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Visualizzazione dei post da giugno, 2006

I can't believe the news today...

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Crolla un pilone, e tutto il ponte. Ci restano sotto dieci operai. Uno muore, si chiamava Antonio Veneziano. Il suo nome non lo ricorderà nessuno, la moglie non riceverà medaglie, né premi, né vedrà strade cittadine intitolate al marito. Lei non è come le mogli dei soldati, che rischiano la vita anche loro ma per decine di migliaia di euro mensili, e che poi diventano gli intoccabili eroi dell' "annichiliscilo" . Se il lavoro è lo scheletro della nostra società dovrebbe essere di adamantio , come quello di Wolverine. Invece, è 'sta roba qui , precaria e in precario equilibrio. Per fortuna ci sono ancora politici che scaldano il cuore! Patricia Chidlaw, "Yellow Taxi" Marcelo Pogolotti, "El capitalismo"

La battaglia sotterranea

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Sperare che finisca qui è troppo. Sperare che finisca lì è troppo. Comunque, non so perchè, mi vien da collegarmi a questo titolo . Forse per una questione di "fondamenta", e di un popolo che riesce sempre comunque a stupire. Grazie, ragazzi. Bel gol! Frank McCarthy, "Thunderball"

Violenza

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Ieri me l'hanno fatta piangere. Eravamo coricati sul divano, per caso volto su "Lucignolo". Mandano in onda un ragazzino, chiuso nella sua stanza da una settimana, sotto shock. Raccontano in flash-back. La sua fidanzatina lo chiama, gli dice: "Ti amo, non è colpa tua". Lui si precipita. Lei si butta dal palazzo, e muore di fronte a lui. Lui scappa, si chiude in camera e non esce più. Poi fanno vedere le lettere di lei. Lui apre il computer, loro gli chiedono di vedere le foto. Lui non ce la fa, si allontana. Loro aprono lo stesso i file con le foto. Le mandano in onda. I due che si baciano, i due che si tengono per mano. Intanto, in sovraimpressione i testi delle lettere di lei, i pensieri intimi. E di sottofondo le musiche più sdolcinate possibili. Dissolvenze incrociate, gli occhi umidi di lui, le foto di lei. Passano due minuti, tre, cinque... In silenzio M. si alza dal divano e sgattaiola via. La seguo. E' in bagno, in un fiume di lacrime. "Sono dei

Vampirette

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Scandalo intercettazioni, si dice. Utilizzo becero. Come se lo scandalo non fossero i contenuti . L'Italia è bella perchè è scontata. Ogni cosa va sempre davvero come te l'immagini. Compreso lo squallore di quelle fanciulle, tutte uguali, indistinguibili. A succhiarsi il pollice e il sangue da sole. Il contesto è fascismo, denominazione d'origine controllata. Basta ascoltare i ragazzini e analizzare i flussi elettorali europei per capire in quanti modi sta rifiorendo. “Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutamente egoista di una società.” (Pier Paolo Pasolini, Vie Nuove, settembre 1962) La nobiltà italiana. La borghesia italiana. Il giornalismo italiano. E sotto, la gente scorre. Con le scommesse e la partita e lo schermo lcd. E quello che si gettava nella fontana di piazza De

Ananke

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Metti che una roba del genere, la prossima volta arrivi. Metti che dal momento in cui la vediamo ci impieghi parecchio, magari un centinaio di anni. Nel frattempo, che si fa (a parte un'altra ventina di Mondiali)? E' un tema che mi ha sempre affascinato. 2005 Kyle M. Stone, "The Big-Word Girl"

Miami

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Inizia a far caldo. Con l' ultimo Charles Willeford , ho finito i suoi romanzi editi da noi. M i spiace, vorrei altro . Dal primo hanno ricavato un bel film . Sono stati un'esperienza, è bello leggerli in sequenza, come un'unica storia. Willeford parla di una città, della polizia che vi opera, della gente che ci vive. E che muore, con una naturalità inedita. Miami, più che altro, è una dimensione . Lenta, sincopata, con esplosioni improvvise, come il pezzo omonimo . Si mangia spesso, tanto. Tutto striscia in superficie: le relazioni umane, i sentimenti, la violenza. C'è caldo, ci s'impiastriccia. Uomini e donne sudaticci, sfuggenti. Il sergente Hoke Moseley porta la dentiera, nonostante sia ancora nei Quaranta. Ha una moglie lontana, scappata con uno sportivo. Convive con la collega cubana Ellita Sanchez, messa incinta da uno sconosciuto. Lei vuole il figlio, che non è di Hoke, e lo avrà. Non c'è niente fra loro. Oltre a decine di pratiche da sbrigare in centr

I conti tornano

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Calcoli del premio Nobel per l'economia 2001, Joseph Stiglitz. Se la guerra continua, il costo potrebbe innalzarsi dai mille ai duemila miliardi di dollari. I paesi ricchi, per gli aiuti allo sviluppo e contro la povertà, ne spendono cinquanta all'anno. La guerra brucerà il corrispettivo di vent'anni di strategie solidali. Finora sono stati rimpatriati diciassettemila feriti; il venti per cento ha lesioni gravi alla testa o al cervello. Non basteranno trenta miliardi di dollari per garantire loro le cure a vita di cui hanno bisogno. Il risarcimento alla famiglia per un soldato morto si aggira sui cinquecentomila dollari. La vita umana negli Stati Uniti - in base ai dati assicurativi sugli incidenti mortali - viene valutata in media sei milioni e mezzo di dollari. Una dozzina di volte in più. I tagli sugli equipaggiamenti portano a un aumento esponenziale di morti e feriti. E relativi costi. "L'economia statunitense vale tredicimila miliardi di dollari. Il punto non