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Visualizzazione dei post da aprile, 2008

Austrialopiteco

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Quindi, dopo il Belgio come patria dei pedofili, il Lichtenstein come rifugio fiscale, la Spagna come covo di pervertiti, la Svizzera col cioccolato e gli orologi a cucù, abbiamo il nuovo luogo comune: l'Austria come paese dove vengono segregate donne da usare come schiave. Qui , ne parlammo già. Un luogo comunissimo, l'Austria. Cosa sappiamo dell'Austria? Cose storiche, asburgiche, prussiane, naziste. Cose marxiste. Cose di calcio. La Carinzia, Heider, il para-leghismo ultraconservatore. C'è molto testosterone in Austria, mi pare che venga da lì anche il governatore della California. C'è freddo, in Austria. Si sta chiusi. Sabato guardavo un cartone animato. Si parlava delle termiti, della loro società perfettamente organizzata, se una si ferisce o è in pericolo, le altre intervengono subito. Uno chiedeva: "com'è possibile, visto che non hanno il cervello?". L'altro rispondeva in modo scientifico. C'è un funzionalismo innato. Si comportano un p

Giovani suoni

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A un certo punto, su quel foglio a sinistra c'era scritto: - "Piacenza" - "nuvoloso" - "scuola" - "cavallo" - "notte" - "quello che mi permette di risolvere i problemi" - "quello che mi permette di tenere lontani i problemi" - "transessuale" - "Andrea" - "un bullo" - "un'amica" - "un ciccione" - "discoteca". Alla ricreazione pensavo di morire: triplo salto mortale con avvitamento, senza rete. Poi, la magia. Le storie sono scritte lassù, da qualche parte, basta trovarle. Basta crederci, basta vedere quegli occhi pieni di vita e di curiosità. Se ne dicono tante, sembra sempre tutto perduto. Ma la scuola, oggi, è una cosa stupenda. E questa generazione, pure. Punto. Due punti.

Feel like a

Ieri mi ha telefonato il professor Kerkov, per commentare insieme la disfatta. Mi ha detto: "scommetto che mediti di lasciare l'Italia". Gli ho risposto: "No, sono stranamente sereno." "Come un condannato prima dell'esecuzione?", chiede lui. "Sa qual è il punto, prof. Abbiamo capito di avere ragione, ma che la ragione non basta. Forse perchè gli altri non hanno tutti i torti." "Che vuol dire, che apri al federalismo?" "Me lo gioco sul piatto, col governo mondiale e lo scudetto all'Inter!" "Sei pazzo." "Sì." "Infatti, pensavi di vincere." "Non razionalmente, di cuore. Però sono successe cose inquietanti, nel week-end." "Tipo?" "Il mio cucciolo dice poche cose. Per scherzo lo tormentavo, lanciandolo in aria e imitando Gene Wilder col suo: 'Si-PUò-FAREEEEE'! Lui, atterrando, chiudeva con un 'na'. Io gli grattavo il pancino, 'Allora tu hai i son

Domani, in terra natale

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A fare questo . Chi fosse in zona...

Tanta mahna

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Tutte le sere, tutte le sante sere. Un tempo c'erano le favole, questi vogliono Youtube. Siccome internet è l'interfaccia col nostro passato, ecco che vado a pescare cose antiche. E mi accorgo che le migliori animazioni degli anni settanta erano italiane. Grazie alla poesia di Francesco Misseri. " Mio e Mao ", e la loro curiosità naturalistica. " Quaq quao ", con il suo  straordinario messaggio di contaminazione linguistica e culturale. L 'ippopotamo impostato al bel canto, figlio della moderna effettistica superficiale. Comunque, sfido chiunque a reggere la titanica sfida. Essere costretto a guardare questo e riuscire a ridere, sempre. Tutte le sere. Io ci riesco. Jacopo visto da Isabella De Filippo