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Visualizzazione dei post da luglio, 2009

Deep Impact (Simone)

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Il Campanellino d'allarme (al telefono con Kerpov)

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“Manca così poco, prof…” ero davvero agitato stanotte. “E poi c’era questo vento forte.” “Hai letto Bernard-Henri Lévy su Michael Jackson?” “Sì, l’ho conservato. Una disamina straordinaria. Lo descrive come l’ultimo dandy della storia. Vivere la vita come un batterio da eliminare, fino ad eliminare se stessi. La fisionomia, il volto. Mi ha ricordato l’episodio di un film horror, col tizio che aveva paura degli scarafaggi e viveva in una casa asettica, isolata…” “Cazzate.” “E te pareva” ormai sono rassegnato a queste risposte. “Cosa non l’ha convinta, Kerpov?” “L’ebreo Lévy vuole impastare il Golem, il mostro abnorme fatto di fango, ma non ha capito che Jackson non è un fenomeno a parte. È il cuore, l’epos, l’epifenomeno.” “Cioè, siamo tutti Peter Pan senza volto?” “E sogniamo il nostro Campanellino. Una bella figa microscopica, innamorata e gelosa, che ci risolve tutto con la polvere magica. Palazzo Grazioli, Neverland, L’Isola che non c’è, il letto grande…” “E la polvere magica…” “Si