Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2014

L'eterno presente

Immagine
Io non so bene cosa sia la bruttezza assoluta. So che ne vedo tracce, qui. In quei filmati a ciclo continuo dove la gente tortura animali, per esempio. Il gesto del filmato non mi appare tanto più grave del gesto del metterlo. È il mare di replica dell'orribile nel quale navighiamo, ormai assuefatti. Intervallato dalla risata crassa, da gente che cade, vacilla, si fa male senza volere, o fenomeni strabilianti che sbigottiscono gli occhi dei giudici del talent. La coscienza deriva dall'essere sociale, è la vita che ci plasma la coscienza, non viceversa. E quale coscienza sarà mai quella che si nutre solo di indignazione, o dalla fascinazione per un estremo periferico? Per il fenomeno, sia di malvagità che di abilità. Pensare che l'uomo sia malvagio, o che da solo, baciato dal talento, possa tutto, come nei games. Che belle consolazioni conservatrici. La voglia di linciare il torturatore di animali, lo sfogo liberatorio a parole. «Vorrei averti fra le mie mani, bestia, farti

Maneggi

Senti, non so come dirtelo, le scie chimiche non esistono. Centinaia di migliaia di persone lavorano nel settore aereo, e qualcuno avrebbe già confessato, magari in cambio di moneta sonante. Mettiamola così. Idem per le torri gemelle, quel che pensi tu, che se le sono abbattute, avrebbe chiamato in causa così tanta gente che idem come sopra. La stessa cosa sul signoraggio bancario, sulle grandi logge massoniche, il Bilderberg, Aspen, ecc. Sì, la materia che pensi di maneggiar e lavora sul plausibile, come la migliore fantascienza. Ma la realtà ha una sua durezza meno romantica, perché sei un romanticone, in fondo. Pensi che ci siano i cattivoni come nei film, incappucciati, e ti perdi la fatica di capire davvero la struttura della realtà. I cattivoni incappucciati dell'Isis, per esempio, c'entrano poco coi barconi dei migranti e gli islamici che vorrebbero dominarci tutti. Te la raccontano così, ma se approfondisci arrivi ai pozzi del petrolio, al denaro, al poter

Confidenze

Immagine
Uno dei movimenti che fece più paura al "sistema". Li incarceravi e loro si acculturavano in galera, organizzavano gruppi di lettura, teatro, pensavano che la rivoluzione è cultura. Guadagnavano il rispetto del sottoproletariato dando l'ide a che uniti e consapevoli ci si emancipa. Li hanno spazzati via usando soprattutto l'eroina, perché quando un gruppo o una classe sociale si rende coesa, lo sfruttamento, la violazione di diritti, il razzismo diventano più difficili. Da allora hanno capito, ovunque, che il migrante deve sentirsi schiavo, restare nel cono d'ombra degli ultimi, solo uno ogni tanto può emergere, a testa bassa bassa. Poi hanno portato la tecnica nelle strade, nei luoghi di lavoro. Dividi, dividi. Convoglia la tensione giovanile altrove (qui, nelle curve degli stadi), nei fisici anabolizzati, riempila di stimoli del consumo, immergila in fiumi di cocaina, introduci la competizione sfrenata, l'idea che la cultura non sfama, è perd

Tarli

Ieri a tavola bel dialogo serrato con M., un internet-positivista. Cerco di farlo ragionare su come il web sta cambiando il capitalismo, rendendolo totemico, assoluto, distruggendo il lavoro. Non si convince. Subito dopo, guarda caso, assistiamo a un dibattito dove una nota casa editrice presenta la sua rete di blog letterari, che vorrebbe affiancare alla critica tradizionale. «I ragazzi cominciano a ricevere le nuove uscite direttamente dalle case editrici, come i professionisti, e ne sono entusiasti» esulta l'editore. «Gli arriveranno libri per circa trecento euro mensili, libri che sicuramente loro avrebbero acquistato comunque. Quindi, è come se io pagassi i miei blogger trecento euro!» Lancio un'occhiata a M., che secondo me ora un tarlo ce l'ha. «Ovviamente garantiamo serietà. Quei libri-omaggio non influenzano le critiche dei bloggher, sarebbe troppo una marchetta…» un altro relatore mette le mani avanti. Fossimo stati negli anni Settanta, avrei interrotto gridando