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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

La pena di vita

Islamabad. Erano in nove. Sono entrati in una scuola imbottiti di armi e tritolo per ammazzare il più possibile e farsi ammazzare. Hanno trucidato decine e decine di bambini, a freddo. Cosa vuoi che gliene freghi, a questi, se ripristini la pena di morte. Davvero pensi che sia un deterrente? Che per loro la vita conti davvero? La vera rivoluzione sarebbe RIPRISTINARE LA PENA DI VITA. Costringere il fondamentalista a vivere nel mondo, insieme alle donne libere, costringerlo a lavorare, studiare, sedersi insieme ai bambini, in classi miste, guardarli disegnare, dovergli insegnare qualcosa che non sia il Corano. Costringerlo a leggere un libro a settimana, in una biblioteca ricca e variopinta, costringerlo al cinema, alla musica. Sei pronto, Pakistan, mondo islamico tutto? Avete questi anticorpi laici belli sani e vivi? No? Allora, ragazzi, sarà dura. Assassinando assassini si creano solo altri assassinii, come ovunque, nel mondo. (con adeguato CORREDO, QUI .)

Romanticismo

Senti, non so come dirtelo, le scie chimiche non esistono. Centinaia di migliaia di persone lavorano nel settore aereo, e qualcuno avrebbe già confessato, magari in cambio di moneta sonante. Mettiamola così. Idem per le torri gemelle, quel che pensi tu, che se le sono abbattute, avrebbe chiamato in causa così tanta gente che idem come sopra. La stessa cosa sul signoraggio bancario, sulle grandi logge massoniche, il Bilderberg, Aspen, ecc. Sì, la materia che pensi di maneggiar e lavora sul plausibile, come la migliore fantascienza. Ma la realtà ha una sua durezza meno romantica, perché sei un romanticone, in fondo. Pensi che ci siano i cattivoni come nei film, incappucciati, e ti perdi la fatica di capire davvero la struttura della realtà. I cattivoni incappucciati dell'Isis, per esempio, c'entrano poco coi barconi dei migranti e gli islamici che vorrebbero dominarci tutti. Te la raccontano così, ma se approfondisci arrivi ai pozzi del petrolio, al denaro, al po

Qualcuno ricordi

Ennò, basta. Qualcuno ricordi a Salvini che quando siamo entrati in Europa l'euroconvertitore blu ce lo spedì a casa un certo Silvio Berlusconi, e nella stessa nefasta mattina del primo gennaio 2002, il creativo Tremonti batté la puntata del Lotto dalle mille lire a un euro, dimezzando d'incanto il potere d'acquisto degli italiani. Nel frattempo, il governo di cui la Lega faceva parte aveva smantellato tutte le commissioni di controllo del doppio prezzo volute da Prodi, perch é qualcuno, quella mattina, doveva fare affari speculando sul magico raddoppio dei prezzi, possedendo supermercati, assicurazioni, cinema, attività commerciali di ogni tipo in pieno conlitto d'interessi. La Slovenia, anni dopo, è entrata nell'Euro imponendo l'esposizione del doppio prezzo per legge, nessun commerciante sloveno ha potuto beneficiare di una speculazione, nessun consumatore sloveno si è visto derubato del suo portafoglio. Gli italiani di allora erano innamorati d

Lullaby.

Questa donna canta la ninna nanna al suo bimbo, una melodia dal cuore del mondo. "Siamo rimasti soli, nelle isole dei morti. Gli spiriti ci proteggeranno, resisteranno sopra la nostra testa." Nessuno l'ha protetta dagli spiriti che gli hanno rubato la voce, soffocandola con l'elettronica, spregiandola con il profitto.

La finestra costante

Che fine ha fatto l'Isis? La guerra in Siria? E l'assedio a Kobane? L'ebola, a parte quel medico? Anche i Rom, finito il tour elettorale di Salvini, sono rientrati placidi nell'ombra finché servirà tirarli fuori. Così come i forconi, gli sbarchi a Lampedusa, i vaccini che determinano l'autismo o ammazzano anziani, gli omicidi familiari, le rapine in villa. E la questione palestinese? C'è lo scaffale nero del supermercato sempre pieno di prodotti in offerta, a seconda delle stagioni. Mi piacerebbe un giornale on-line che mantenesse aperta una finestra costante su ognuna delle questioni principali, aggiornandola quotidianamente, finché il giornalista, specializzandosi sul singolo argomento, a sua discrezione, sentendo anche l'opinione dei lettori, la consideri esaurita e passi ad altro. La questione degli zingari, per esempio, è piena di sfaccettature. Attiene alla politica della casa, dell'integrazione, alla sicurezza sociale ma anche alla