Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2015

Al Count Basie

Immagine
"Tradire, in senso etimologico, significa consegnarsi al nemico. Nell'antica retorica guerresca, la più grave delle infamie. L'altro giorno mi è tornato in mano uno dei più bei racconti che abbia mai letto: "Due amici", di Maupassant. Parla di due uomini, Morissot e Sauvage che per anni s'incontrano la domenica, in un laghetto fuori Parigi, dove vanno a pescare. Un'amicizia superficiale, basata su frasi convenzionali: buongiorno, buonasera come va il tempo. Poi scoppia la gue rra, quella franco-prussiana, passano gli anni, la città finisce sotto assedio. Un giorno, ormai anziani, Morissot e Sauvage si incontrano in un bistrò in centro. Decidono di compiere una mezza follia, una mattana, in ricordo dei bei tempi che furono. Morissot si è iscritto alla guardia nazionale, riesce a farsi passare la parola d'ordine da un suo collega che presidia il confine e partono. Arrivano al laghetto in periferia, mentre le

Carnage.

Immagine
Colpiti al cuore, ancora. E quando succede, il pensiero di tutti, anche il mio, corre alla guerra indispensabile, nel nome dei figli, dei tuoi cari, dei luoghi dove sei stato e dove andrai. Sospendi ogni ragione, idea, opinione, pensi ad un massacro del nemico ormai necessario, allo sterminio definitivo, che non ne resti nemmeno uno. Ma di chi? E dove? Ti fermi un attimo. Ci pensi. Si veste al mattino, si imbottisce di armi ed esplosivo. Inizia a correre in una città , sa che morirà, colpisce i luoghi simbolo, lo stadio, il rock, la movida. C'è una missione, in questo. Quale? La guerra, appunto. La dichiara lui, forse s'è mosso di sua sponte, giusto con un invisibile gruppo a lui prossimo. Un gruppo tanto invisibile in quanto pulviscolare, sfuggente ad ogni controllo. Il resto, tutte pedine inanimate della sua missione. Ma tu dove la vai a fare, poi, la guerra? A chi? A uno stato? A tutti gli stati possibili? Casa per casa? A villaggi finiti sotto il controllo dei