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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

Il libro delle caricature

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È bastato leggere il primo, "Il libro della caricature", un perfetto meccanismo narrativo sul senso della narrazione tutta per sentire quanto il vuoto del racconto breve, in Italia, sia diventato vuoto culturale.  A   sentire gli oratori del Family Day, oggi, si capi va quanto questo paese sia caduto in basso, in un horror vacui, nel cupio dissolvi. E la colpa non è solo delle classi dirigenti, è degli editori, degli autori, di chi non sa più elaborare righe eterne come queste: “In principio quando il mondo era giovane c’era un gran numero di pensieri ma nessuno era una verità. L’uomo stesso creò le verità, e ogni verità era composta di un gran numero di pensieri vaghi. E in tutto il mondo ci furono verità ed erano tutte bellissime. Il vecchio aveva elencato centinaia di verità nel suo libro. Non cercherò di riportarvele tutte. C’era la verità della verginità e quella della passione, la verità della ricchezza e quella della povertà, della morigeratezza e d

Cinerama

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Bello vedere su schermo normale un vecchio western girato in "cinerama". Il continuo effetto grand'angolo allarga i panorami e rende più teatrali le scene di gruppo e di azione.  Peccato sia su Rete 4, tra infiniti spot in 4:3. Nel film, a episodi, si incappa in un rimando, "Erie Canal" è un fantastico brano folk ripreso mirabilmente da Bruce Springsteen. Bello ritrovarsi, nel viaggio.