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Visualizzazione dei post da febbraio, 2006

Immigrant song

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Sto asciugandomi i capelli, dopo la nuotata. Lui passa con una chiave inglese, sorrido e gli dico: "Com'è che si dice? Ecuadoreño no, vero?" Lui mi guarda, ride. "No, es como un insulto!" "Ah, sì, ecuadoriano." "Ecua t oriano." "Con la 't'?!…", gli rispondo perplesso. "Si, la 't' al posto della 'd', intiendes?". Si siede vicino a me, ha voglia di parlare. "Come ti va?", gli dico. "Stamattina è arrivata la foto di mia figlia.". Mi mostra il cellulare, accompagnandolo col suo sguardo dolce e dimesso. Una bella donna tiene in braccio una bella bimba. "Ha due anni e mezzo, ma io non l'ho mai vista." "Mai?!", sbotto. Si spegne il phon. "Da quanto sei in Italia?". "Tre anni a maggio". Ha gli occhi lucidi, mi mostra un'altra foto. Ai primi due soggetti si aggiunge un bimbo, più grande. "Questo l'ho conosciuto, adesso ha cinque ann

Il glossario della guerra dei sogni 1/

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Uno ha mangiato un pollo chiudendo un  telegiornale, poi ha letto i dati della borsa con la bocca piena. Geniale. Infotainment. L'etno-fiction globale. Un odontotecnico di Bergamo può diventare un problema a Teheran, da non crederci. Come scrive Marc Augé : "La finzione è un fatto, prima di essere un'arte" . Come faremmo ormai a nutrire l'ansia senza iper-notizie? La quotidiana parola d'ordine dell' infotainment è: reciprocità .  ' Quelli bruciano chiese e ambasciate, mentre noi li accogliamo qui in massa!'. 'Europa, esci dall' ignavia !'. 'Sono tutti beduini violenti, inutile illudersi!'. 'Buttiamoci nella mischia!'. Reciprocità, geniale. Come i bambini, privi di relazioni causa/effetto. Se tu fai una cosa a me, io poi faccio... L' undici settembre è l'anno zero. Quel che succede è quel che vediamo. Senza storia, contesto, motivi. Manteniamo una pista da sci nel deserto del Nevada. Per  'reciprocità'

Sole, energia, mare mosso

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    I Simpsons . Ieri ho visto la più radicale delle puntate. Parlava della scoperta dello scheletro di un angelo, e di come tutti in città volessero crederci. In nome dell'angelo si stracceranno i libri di testo e si assalteranno i musei dell'evoluzionismo. Si scoprirà, alla fine, che quello scheletro con le ali era un espediente pubblicitario di un nuovo grande magazzino. Nessuno a Springville rimane deluso più di tanto, attratto dalle luci della grande mall . Anche le vetrine risplendono, auree. Il sistema in cui viviamo crea la voglia di angeli e veicola l'indignazione. Margie abbraccia Lisa e torna a casa. ''Sei tu il mio angelo...''     Intanto in edicola c'è una nuova rivista, LEFT . A prima vista sembra bella e interessante, e sono contento.     Leggo sull'Unità un'intervista a Roland Lehoucq , cosmologo e appassionato di fumetti, che si diverte a spiegare con la fisica i poteri dei super eroi. Il volo di Superman va a energia solare. Cla

Corri!

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Che tu possa risalire gli appennini, fino a Trieste, svoltare a oriente. La ex-Yugoslavia, l'Anatolia. Fino a Trebisonda e al Bosforo. Spero che tu possa entrare dappertutto. Ho sentito che laggiù ci sono chiese dell'anno trecentottanta, vicino alle moschee.  Entra nelle case, ruggisci, scivola via. Poi torna indietro. Lasciaci sgomenti, con i nostri narcotici , e la narcolessi . Imbuia 'sta luce falsa, dove tutto declina. Portaci nei boschi, sulle tue tracce. Regalaci un brivido, a consolazione .

Antiretorica (retorica)

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“L’amore non è che un inganno intessuto dalla Natura per spingere l’uomo a procreare”. “La crescente attrazione di due innamorati è propriamente già la volontà di vivere del nuovo individuo che essi vorrebbero generare… In definitiva, ciò che dunque con tanta esclusività e con tanta forza attira l’un verso l’altro due individui di sesso diverso è la volontà di vivere di tutta la specie, che anticipa un’oggettivazione del suo essere corrispondente ai suoi fini ”. (Metafisica dell'amore sessuale, Schopenhauer)

Maggiordomi

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Ogni villa che si rispetti necessita sempre di scrupolosa servitù . Poi, capita l' autista coi denti marci che alza un po' il gomito. Ma il padrone lascia correre .

Quell'attimo prima

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E' una cosa a cui si fa sempre fatica ad abituarsi. La pornografia della violenza. Cuociono il conformismo a fuoco lento - neo-burka, teo-con - ma in edicola ho comprato una rivista intitolata 'Foto Shock' (che NON vi consiglio). Immagini quasi tutte ricavate da siti precisi, sempre zeppi di foto di iracheni uccisi. Presumibilmente scattate e vendute da chi li ha uccisi. Ci avvitiamo intorno a questo panno nero. La morte visiva preme alle nostre porte con assiduità, moltiplicando il fenomeno 'Real Tv'. Guardavo quella trasmissione, tendendo i muscoli, sudando. Un tizio arriva con la pistola, l'altro alza le mani, il tizio spara. L'altro si accascia con uno spasmo. L'attimo, il diaframma tra un secondo prima e il secondo dopo. La suspance suprema, quella del fatto reale. JFK a Dallas, Lee Harvey Hoswald, l'ufficiale vietnamita che spara al prigioniero, Sadat, Rabin . Via via fino alla decapitazione di Nick Berg o al poveraccio investito da un treno

Tra le vignette da difendere...

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anche questa.

Nuvole

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Vanno, vengono ogni tanto si fermano e quando si fermano sono nere come il corvo sembra che ti guardano con malocchio Certe volte sono bianche e corrono e prendono la forma dell'airone o della pecora o di qualche altra bestia ma questo lo vedono meglio i bambini che giocano a corrergli dietro per tanti metri Certe volte ti avvisano con rumore prima di arrivare e la terra si trema e gli animali si stanno zitti certe volte ti avvisano con rumore Vanno, vengono ritornano e magari si fermano tanti giorni che non vedi più il sole e le stelle e ti sembra di non conoscere più il posto dove stai Vanno, vengono per una vera mille sono finte e si mettono li tra noi e il cielo per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.

Julia 89, in edicola

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                                             UN MONDO DI PUGNI