(T)anti corpi


Oggi ho sentito un brav'uomo affermare: "Cinquantamila morti, un milione di senza tetto. Un regime militare. E non ne parla nessuno. Siamo diventati bestie, peggio di bestie."
"
È il capitalismo" risponde mia madre. "Con la precarietà ci hanno diviso. Hanno reso tutti più soli, e quel che è peggio, ci mettono uno contro l'altro."
"È sempre stato così" riprende il brav'uomo "arriva un punto in cui gli imperi cadono, la saturazione. Ci si crede padreterni. Si perde lucidità, raziocinio. Ci si dimentica che nel vestito di legno si va soli, che la vita è questo tratto breve, che va riempito di senso, di dignità."
"E nessuno dice" interviene un altro "che sta arrivando, oltre a quella del petrolio, la crisi del riso. Milioni di persone dipendono ogni giorno da un pugno di riso. Cosa comporterà la crisi del riso? Che genocidio silenzioso ci aspetta?"

Mi sono rincuorato, per dio.
Un residuo di pragmatismo esiste ancora.



Bo Bartlett, "Habeas Corpus"


Commenti

  1. questo qui è un gran bel posto, lascia dentro delle tracce significative


    un saluto

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  2. Sì...rincuorata anch'io.

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  3. evvai,tre persone con un minimo di buon senso..non è che mi faccia stare molto meglio ma meglio che niente...

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