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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Iprite

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Bravo, Pres. Si smonta la fandonia dei fascisti del terzo millennio, sempre intenti a rimescolare le carte della Storia, derubricando le leggi razziali a "incidente", errore, conto da pagare all'alleato tedesco. Neanche i nazisti promulgarono leggi così vergognose; pianificarono il genocidio come operazione militare, in qualche modo esterna alle norme statuali. Mussolini, invece, arrivò alle leggi razziali dopo il Regio Decreto Legge del 19 aprile 1937, n. 880 , nato per norma re la questione delle colonie. Sempre più italiani si accoppiavano con donne etiopi ed eritree, per cui si stabilì l'impossibilità del meticciato, il figlio nato da queste relazioni non veniva riconosciuto, gli era negata la cittadinanza italiana. Su questo si fondò la più generale teoria della razza italica da preservare, brodo di cultura per lo scempio dell'anno successivo. L' Uomo Nuovo fascista si fondava su questo punto, l'autarchia si fece biologica. Il

Cos'è la vita per me

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Non aveva ancora trent’anni il Jack London che scrisse questo appassionato, tremendo, apocalittico e scioccante saggio. Scelse di chiudere così la raccolta di saggi Rivoluzione del 1910: un incontro tra ideali, visione razionale e sociale, desiderio per sé e per tutti di emancipazione. E dolore, molto dolore. London rimane unico perché lanciava sfide a carte scoperte. Aveva detto “trasformerò il giornalismo in letteratura”: e così aveva fatto conquistando il mondo con Il richiamo della foresta.  Erano poi arrivati gli scritti politici, nei quali egli stesso aveva bisogno di credere in qualcosa, e l’ultima cosa – come confesserà nel 1913 nella sua confessione capolavoro John Barleycorn. Memorie di un bevitore – sarebbe stato “il popolo”. London è stato un uomo e un artista che si metteva continuamente alle corde, costringendosi a scrivere ciò che, nella sua immensa lucidità mai intrisa di cattiveria, sapeva descrivere senza risparmiare nulla. Neppure (a) se stesso. https://sott