Iron ciapét
Immagino la serata dell'amico lontano che non ha potuto salutare sua madre per l'ultima volta. Di là, i cuccioloni ridono chiusi nella loro stanza. Il vip straf atto è anche quello che si è speso di più. Ci sono i deejay che pompano da stanzette al neon. Tutti i propositi erano fuffa. Non ho letto un rigo, fatico a scrivere. Per ora è tutto compresso, troppa l'attesa di mezza parola positiva, da qualche parte. Si parlava tanto della perdita di futuro, era un vezzo. Poi, quando arriva per davvero, raspi la terra per cercarlo, il futuro, come fosse l'oasi di un deserto improvviso. Abbiamo scoperto il potere lisergico delle "Iron Ciapèt" della Hunziker. Due tiri di pallavolo rubati in un angolo di cortile chiuso, nel timore che il pallone cada, perché nessuno senta. Le finestre intorno, i terrazzi arati da lunghe telefonate. Rimpiangere le corti, con il ciacolare tra le ringhiere. Ogni sentimento in clandestinità, tranne quelli fra le mura. Le campane lente, le ...