I film gemelli
"Questa terra è mia", di Jean Renoir (1943). Visto dopo "Anche i boia
muoiono", di Fritz Lang, dello stesso anno, sullo stesso argomento:
l'occupazione nazista. In Lang si trattava di Praga, qui di un villaggio
della Francia. In entrambi i film, scritti da Dio (nel secondo film incarnatosi in Bertold Brecht), la
figura del nazista abile, scaltro, colto, capace di insinuarsi nelle
menti, di utilizzare il ricatto soprattutto psicologico per fiaccare
ogni resistenza. Libertà, resistenza e
ribellione sono incarnate nella figura femminile, qui una Maureen O'Hara
mozzafiato. Charles Laughton è il professore pusillanime, che alla fine
si riscatta, con un epico discorso dal banco degli imputati, fino al
finale in cui legge ai suoi studenti la Dichiarazione Universale dei
Diritti dell'Uomo, prima di essere portato via. Smuove tutto, a un
livello tale che spenta la tivù ho comprato il DVD. Voglio che i miei
figli lo vedano subito.
Il titolo, tra l'altro, è tratto da una canzone di Woody Guthrie.
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