De paura!
Una donna siede in casa, sola. Sa di essere l'ultima
persona viva al mondo: tutti gli altri sono morti.
Suona il campanello.

Il racconto perfetto. Non una parola in più del dovuto.
È un pezzo di Thomas Bailey Aldrich, segnalato dal grande Dashiell Hammett nell'introduzione a "Red Brain", una bella antologia dell'Urania. Poi Hammett scrive "Il punto culminante di questo tipo di storie è quando il 'non può' diventa 'non deve'...''
Convincere che ciò che non può essere è. Ma anche nel nuovo piano di lettura irrompe il "No, non deve succedere questo, no!..."
“Latherface” si agita nel tramonto, urlando, con la sua motosega dimenata a caso.
È la fine di "Non aprite quella porta". Forse l'ultimo grido della generazione dei Settanta.
La fobia della provincia americana, i boschi, il deserto. “Un tranquillo Week-end di paura”, “L’ultima casa a sinistra”, “Le colline hanno gli occhi”. Un modo cittadino di spaventarsi. Come se la natura conservasse in sé una deformità intollerabile per chi è inserito nel tessuto urbano. Certo, il diavolo può nascere a Manhattan, dal ventre di Rosemary.
Il diavolo era in Vietnam. Squartamenti e corpi bruciati in tv. I testimoni lo spiegano bene. Gli zombi assediano la casa, con il nero asserragliato dentro. Alla fine verrà ucciso dai poliziotti bianchi, che lo scambiano per uno dei ‘risvegliati’. E poi lo yuppismo, Jason in campeggio. Freddy, che lo andavamo a vedere il sabato pomeriggio con la classe. C’era quel motel vicino alla palude e la bambola del triangolo delle bermude. C’erano i piraña di Dante (Joe). E miliardi di altri, con tutti gli scenari possibili. La bidonville, la casa degli Addams, il rifugio della famiglia felice.

Allora si procedette con lo smembramento dei corpi, vedere metaforicamente com’eravamo fatti dentro e quanto è fragile l’adolescenza, la società. American Psyco, la villa degli yuppies in cui il rampatismo diventa un ammasso putrescente di sangue.
Catarsi splatter.
Dov’è finita quella roba lì? Dov’è quella libertà di espressione?
Quanto è crollato con le due torri?
Chi ci ha rubato la paura?
Flanders è diventato un cristiano rinato perché i suoi genitori non lo sgridavano, perché facevano i pacifisti-pacificatori dell’animo. E lui, da bambino, voleva spaccare tutto. Finchè un medico non gli ha riportato tutto dentro la pentola. Poi ci ha costruito sopra la sua chiesa. E in quella chiesa c’è il suo sarcofago, sigillato, come la botola della casa.
Cos’è, un progetto consapevole?
Come quello di smussare i diritti, di eliminare Darwin, di introdurre il burqua occidentale, l'autorevolezza al posto della consapevolezza. Restringere spazi vitali per vendere quelli virtuali. E la provincia torna a dominare. Quella fisica, il Texas del pensiero. Ciò che si può, ciò che si deve.
Lo decidono loro. Hanno aperto il sarcofago a modo loro. Lo splatter delle decapitazioni, Falluja, la morbosità Real Tv. Chi sta gestendo la nostra paura? Era un processo formativo, artistico, cazzo, non un videogioco.
Era un antidoto alla depressione, a questo continuo spavento inespresso, questo sottopelle.
Che puzza di non-futuro. Di gente chiusa in casa, col computer, a costruirsi il proprio perimetro, passo dopo passo.
Ci basta?
Cos’è la nostra paura oggi?, quella vera. Qui.
Forse restare soli.
Che non arrivi l’sms, che non commentino il post.
E’ piccola, fa tenerezza.
Le manca qualcuno che suoni il campanello.

Io ho paura che se non mi deciderò ad imparare bene l'inglese non potrò mai cimentarmi nella lettura degli allegati al tuo post.
RispondiEliminaEd il terrore più terroristico nell'immaginare che un giorno possa non esistere più la nutella!!!
L'ignoto, l'inspiegabile, ciò che sfugge al raziocinio e all'umano controllo...
RispondiEliminaIn qualunque epoca, società, civiltà, le paure, quelle profonde, restano immutabilmente le stesse.....
Chè forse la paura di esser soli non è paura di affrontare l'ignoto che è dentro di noi?
P.S. Messer l'O, noto che ultimamente si è un po' incupito, con una virata decisamente horror-ghotic... Possiamo fare qualcosa per farle ritrovare una parte della "leggerezza" perduta?:-)
Madamigella Misty
...eheh...sei proprio un "fumetto"...
RispondiEliminaAh Ah!
Grazie per la risata...."imprevisto", questo sì, rassicurante...
Bacio,
Misty
io ho tantissime paure! troppe!
RispondiEliminaTri
che problema di copyright? :P
RispondiEliminaA parte le facezie, qualcuno ha un horror degno di questo nome da segnalare? A parte il grande 'Cabin Fever'e 'La casa dei 1000 corpi', ovvio.
RispondiEliminaCome mai non vedo l'immagine nel terzo commento?
RispondiEliminaUn bell'horror degli ultimi anni: Dagon di Stuart Gordon. Tratto da Lovecraft. Bello.
A volte restare soli con se stessi puo' essere molto piacevole. L'importante è non restare soli troppo a lungo.
RispondiEliminaHo visto che tieni all'Inter, come me.
solare
Seaweeds. Problema tecnico nel settore tre. Dagon è quello ambientato nel villaggio di pescatori, solo in inglese che non lascia tregua dall'inizio alla fine? Mai visto.
RispondiEliminaSantamargherita. La prima parte non c'entra molto con l'horror. L'Inter sì, invece! ;
Ho letto questo post con entusiasmo e ammirazione :come sempre la tua è una "critica" eclettica e raffinata
RispondiEliminaper quanto riguarda i films horror personalemente ho sempre detestato la corrente "splatter",e apprezzato oltremodo quell'horror narrativo che incute "terrore" nella semplice scelta di inquadrature,luci e atmosfere
tra gli horror che ho apprezzato particolarmente c'è un bell'horror anni '70 :"alla 39esima eclisse" (di newell,titolo orig.-the awakening-)
p.s. per i fumetti chi ricorda le trasposizioni dei grandi racconti gotici (e non) della collana "zio tibia" (uncle creepy)??
Ricciolo. Dal dio 'dipende' siamo passati al demone 'oltremodo'! ;)
RispondiEliminaSullo splatter, capisco. Il Grand Guignol mal si addice al gentil sesso, forse più abituato ad avere un rapporto 'complesso' col proprio corpo. I maschietti sono in cerca di sbudellamenti forse per 'capirsi' meglio, in un certo senso... Poco certo e poco senso...
Il film che segnali non l'ho mai visto e NON ne ho mai sentito parlare. Ovviamente, m'incuriosisce.
Vogliamo parlare di horror? va bene, allora la vera "paura" è Bela Lugosi in "Dracula" del 1931...non c'è splatter che tenga di fronte alla suspance di questo film in bianco e nero con zoomata sulla "follia" che c'era nei suoi occhi...
RispondiEliminaUn bacio,
Misty
P.S. sai come ha condotto la sua vita Bela Lugosi? chiuso in una bara, come il personaggio al quale ha dato tanto lustro...se non è horror questo...
'Il bacio della pantera' (Jacques Tourneur), la scena nella piscina.
RispondiElimina'L'uomo leopardo' (Jaques Tourneur), le frasche si agitano, non per il vento.
'Entity', la mamma si china a guardare nello scantinato.
'L'inquilino del terzo piano' (Polansky), la mano che entra dalla finestra.
..e allora l'occhio che fissa tra i rami dell'albero ne "la scala a chiocciola"?!?
RispondiEliminacmq per me il piu' terrorifico resta sempre "rosemary's baby"
mentre come lettura "la casa sull'abisso" di Hodgson non la batte nessuno e non mi par neppure che abbian tentato i portare i maiali bianchicci sul grande schermo..
Hai letto 'Rosemary's Baby' di Ira Levine?
RispondiEliminaMi saprai dire...
Aggiungo Latherface che spalanca la porta all'improvviso!
Io rilancio con la sequenza di carte indovinata, e la matita nel tallone de La Casa.
RispondiEliminaIo calo il poker. Sadoku che esce dal pozzo. Paurissima anche nella brughiera del lupo mannaro americano a Londra. Di notte, tremenda anche la scaletta che da piazzetta Ferreira porta a piazza Principe. La facevo con un cacciavite in mano!
RispondiEliminaCasomai Sadako.
RispondiEliminaSadoku è il mostro che spaventa tutti con i rompicapi matematici. :)
Quello è il sudoku. Sadoku è una trappola per polli! ;)
RispondiEliminaOttimo post "de paura" ... ;-)
RispondiEliminaHorror della psiche
Suspense (The Innocents), di Jack
Clayton, tratto da Giro di vite di Henry James - in bilico tra realtà ed immaginazione
Gli Invasati (The Haunting), di Robert Wise.
Una storia di schizofrenia infantile raccontata da un poeta (misconosciuto)della mdp
Chi è l'altro? (The Other), di Robert Mulligam.
Paura e desiderio
Noferatu di Murnau, naturalmente
Il paurismo metafisico
Wampir di Dreyer
E da quel giorno... "Death to Pigs"...
Tutto Polanski (un genio: ne L'inquilino del terzo piano inventa la paura con un pacchetto di Marlboro)
Amo molto il gotico "padano" di Pupi Avati: La casa dalle finestre che ridono, Zeder, L'Arcano incantatore.
L'ambientazione nella bassa padana, ovvero nel luogo (forse) meno adatto in cui ambientare un horror, è invece il luogo delle momerie "ancestrali", di un imagginario rurale, contadino, di una tradizione favolistica popolare (sparita), in cui albergava il senso del mistero, del fantasmifico, del sordido/orrido, del demoniaco, delle forze del bene e del male in lotta tra loro, tra paganesimo e religiosità.
Dovrebbe uscire Il Mistero di Lovecraft, di Federico Greco e Roberto Leggio che ho visto in anteprima. Da un manoscritto del grande Lovecraft ritrovato presso un antiquario di Montecatini, che dimostrerebbe il suo passaggio in Italia, una piccola troupe cinematografica si reca nel Polesine, in posti sperduti dove lo scrittore americano si sarebbe trovato coinvolto in terribili storie horror (desritte nel suddetto manoscritto) di sette segrete e piccole comunità di pescatori/contadini adoratrici di divinità mostruose e crudeli, metà pesci, metà umani.., che si risvegliano dagli abissi delle acque dei canali, e che avrebbero ispirato allo scrittore il famoso "mito del Cthulhu". Insomma, tra realtà finzione, dove però non si capisce bene dive inizi l'una e termini l'altra.., siamo nei luoghi dove si narrano le storie del "Filò", dei "Fradei".., dell'orrore e del macabro. Un film insolito e particolare nel panorama cinematografico italiano che ha dimenticato la dimensione poetico-fantastica. Ed anche quella più prosaica.., per sposare la causa del pecoreccio (mica sempre)
Ops! L'anonimo di cui sopra, un po' dislessico e che scrive imagginario, ero io.
RispondiEliminaUn saluto firmato!
Il Mistero di Lovecraft
RispondiEliminail sito, con trailer
http://www.federicogreco.com/roadtol.htm
Grazie, Giuseppe, bel post e ottime segnalazioni. Chiaramente, rattristato per l'esito 'ministeriale' e lustrinato del crepuscolare Avati, sono incuriosito dal film di Greco di cui vedo in questo momento l'adattamento a fumetti.
RispondiEliminaNon leggendo fumetti (;), aspetterò questo Blair Witch Project italiano!
Il punto è, perchè l'horror stenta a raccontare questo passaggio storico e sociale?
In Italia si sa, ad Arcore si aggira il fantasma della Casati-Stampa e quindi bisogna buttarla tutta in veline!
;)
Avati si è da tempo perso dietro le piccole nostalgie e i sentimentalismi di un'Italietta provinciale e negletta... Con la "divina" Katia recentemente ha fatto il pieno. ;-)
RispondiEliminaNon ho visionato il fumetto tratto dal mistero di Lovecraft. Come ti è sembrato?
Poteri anticipare che la differenza tra questo film e TBWP risiede principalmente nel fatto che nel primo l'approccio è anche, forse soprattutto, di carattere culturale, di ricerca, tra realtà e finzione, mentre nel secondo è esclusivamente di "ludico", se così si può dire... dove si sa in partenza che è tutto finto, oppure tutto vero, se è vero che, come disse Andrè Breton "ciò che vi è di più meraviglioso nel fantastico è che il fantastico non esiste, tutto è reale"
E' un vero peccato che le nostre tradizioni pauristiche, da "provincia italiana", siano state sacrificate per favorire l'importazione dello splatter da "frontiera" americana. Parlo di quella Hollywood fabbrica di consensi...
Però lo splatter non viene da Hollywood, viene dai campus, dal cinema indipendente e dalle culture più radicali. Anche in Italia esisteva un cinema così, estremo (Lucio Fulci, Deodato, Lenzi). Non esiste più niente.
RispondiEliminaPerchè?
Abbiamo uno straordinario regista visionario come Soavi costretto alle fiction mediaset.
Perchè?
Quel cinema faceva un po' schifo ma era sinonimo di libertà.
Ah.
Ecco perchè.
Hai ragione, ma parlavo della industrializzazione dello splatter, esemplificando con Hollywood (noto caprio espiatorio..) ;-)
RispondiEliminaPensare che i registi da te citati, e che noi non volevamo (al monsignore e all'onorevole piaceva più il formaggio con le pere), li esportavamo come zucchine, mentre all'estero diventavano cult. A Tokyo c'è una sala dedicata al grande Fulci.
Oh, Gesù... passano tutto il giorno 'L'Aldilà, e vivrai nel terrore' e 'Un gatto nel cervello'! Un popolo che si sollazza con Mirabella divorato dai ragni non può che essere uno strano popolo!
RispondiEliminaBeh.., l'intellighentia critico-cinefila procede con la rivalutazione. Meglio Mirabella divorato dai ragni che Baudo che divora lo strano popolo... ;-)
RispondiEliminaSì, Beppe, io mi riferivo ai giapponesi! Sulla rivalutazione del trash 'de noatri' io ho un opinione anticonformista. Quella roba faceva schifo, un affascinante schifo. ;)
RispondiEliminaIo ho molta paura..............dell'ignoranza!!!
RispondiEliminasolare
Non solo i giapponesi, anche i francesi, inglesi, amerikani... ;-) Poi ci sarebbero anche Mario Bava, Freda, Margheriti (Argento: qualche volta si, parecchie altre no). Concordo con lo schifo creativo e delle volte affascinante...
RispondiEliminaZombi 2 di Fulci è in capolavoro! hehe!
Però il vero capolavoro italico è il misconosciuto 'L'ultimo uomo della terra' (1963) di Ubaldo Ragona. Con Vincent Price, girato all'Eur, in un clima spettrale e ansiogeno.
RispondiEliminaTratto peraltro dall'inarrivato capolavoro 'I'm a legend', di Richard Matheson.
Che film. I vampiri, la solitudine, il contagio, la sopravvivenza. Gli inutili soldi che svolazzano ovunque... Uhu.
Verissimo, gran film, grande girato prima della Notte dei morti viventi di Romero. Ne ho parlato qui http://f4fake.splinder.com/post/5341198, in uno scritto su Land of Dead, l'ultimo film(etto) di Romero.
RispondiEliminaAllora citiamo anche il mai più trasmesso (se non da rete4, iper-tagliato) 'La notte dei demoni', di Ferroni. Tratto dai Wudalack di Tolstoi, con Garko senior e Agostina Belli. Impagabile. (Infatti in Dvd non si trova!)
RispondiEliminaRoba buonissima anche quella. Lo vidi, lo registrai, lo prestai a chi non ricordo... e fu così che è andato perso. ;-) In DVD si trova tanto ma anche poco...
RispondiEliminaRimanere in buona salute con la buona salute si può ottenere con una dieta a basso contenuto di grassi con l'esercizio e farmaci antibiotici, antidolorifici bene per tutti i problemi principali si possono trovare questi prodotti molto facile l'entrata solo Canadian Pharmacy
RispondiElimina