Cresce di peso


Seguo l'evoluzione di quest'uomo.

Fino a qualche anno fa sembrava un onesto mestierante da film medi, dotato al più di due espressioni: una con sopracciglio abbassato, una con sopracciglio alzato.

A parte che è cresciuto professionalmente, tanto da rendere un titolo più godibile con la sua stessa partecipazione, sempre ricca di humor e presenza scenica. Come regista ha girato due film strani, intriganti, complessi, che mi sono piaciuti parecchio.

Dice cose interessanti, in modo interessante. Per certi aspetti è speculare, da ottica liberal, alla parabola del suo antesignano: l'ex-sindaco di Carmel.

Sarà che è poco avvezzo allo star-system, sarà che vive con un maialino sul lago di Como. Poi, dicono che sta perdendo la memoria breve, come il protagonista di 'Memento'.
Insomma, mi è davvero simpatico e degno di essere archiviato nella memoria-lunga.

Restando in tema Hollywood/medio-oriente, una notizia sfuggita ai più, rielaborata qui da un blog amico.
C'è la prima parte, con presentazione della scena e suspance. E un finale a sorpresa, tragico come ai bei tempi.

A dimostrazione che siamo tutti adolescenti in gita, vittime di un pessimo slasher.

Wes Craven saprebbe fare di meglio.

Commenti

  1. mmmmm, anche a me garba George Clooney... e l'ultimo film da regista devo dire non è niente niente male.

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  2. Visto che riconosco l'indirizzo, faccio io le presentazioni, Lorenzo, lei è Silvia, ha un blog molto interessante, ma ha commesso l'errore di promettermi una recensione di un disco di Melissa Etheridge che, con gli interessi che stanno maturando per il ritardo, è divenuta la recensione della sua discografia completa, e lentamente si sta allargando anche a Tori Amos, Suzanne Vega e Ani Difranco..


    Su George Clooney, mi trovi d'accordo. E non dimentichiamo il suo ruolo fondamentale nella pubblicità "no martini? no party". Vorrà dire che dovrò vedermi i suoi film impegnati, prima o poi..


    Buona giornata!


    -Doc

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  3. Scusa Silvia... Son bischero, bastava cliccare sulla 'casetta'!


    Dottore, meno tv, più sano collettivismo cinematografico (lo dico a me stesso!). ''Good night and Good Luck'' affronta un periodo storico che mi ha sempre affascinato: il maccartismo e la caccia alle streghe. Erano anni in cui giornalisti, scrittori e sceneggiatori dovevano aggirarsi nell'ombra, distillare concetti sotto pseudonimo e rischiavano la carriera di brutto.

    Un po' come adesso, insomma.


    Guardando il film non ho potuto fare a meno di pensare a 'Il sudario non ha tasche', uno dei più bei romanzi di Horace McCoy. Lo editò la Bompiani, procuratelo!

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  4. "forse è un caso di "corpo non riesce a contenere l'interiorità" che si sviluppa"... ;-))

    Si sta candidando a diventare uno dei registri più interessanti di questi anni (se hai visto "Good Night and Good Luck" non potrai non aver notato le evidenti analogie con i grandi registi americani del decennio trenta/quaranta, Welles in testa...)...sul suo altalenante talento attoriale si potrebbe discutere...

    Quanto alla seconda vicenda...restando in metafora...beh, da quando la vita ci riserva l'"happy end"? il bello/brutto è tutto lì: una trama che non esiste, si recita a braccio e noi, poveri piccoli attorucoli, che quasi mai riusciamo a capire dove, se e quando ci sarà il "colpo di scena"...

    Un bacio,

    Misty"


    P.S.il commento è invariato...per il ritardo, si ringrazia Splinder...

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