Recentemente ho parlato della Playstation . Di un codice interno, facilmente sgamabile, che ha ragioni commerciali, ma spinge ad un'assuefazione alla violenza gratuita, un gioco a distruggere fine a se stesso, senza neppure finalità premiali. Chiaramente, chi ha una psiche strutturata è immune, gioca e basta, esorcizza la violenza proprio in una pratica sublimata della medesima . Da sempre è successo, con armi giocattolo e soldatini. Crescendo, è lo stesso meccanismo dei fruitori dell' horror . Nel mio piccolo, ne sono stato e sono un vorace divoratore. L'adolescenza chiede la sperimentazione dell'estremo come processo formativo. La maturità ricerca i brividi dell'adolescenza. Circa i miei dubbi, ora sperimentali, sulla Playstation, qualcuno s'è sentito toccato nel vivo, mi ha tacciato di moralismo, sono stato paragonato a Fredric Wertham , il censore maccartista dei comics. Ma io non voglio censurare nulla, anzi, il contrario: abbiamo appena regalato la co...