SORCIAL



"La storia che indigna i social"… Sempre la solita. Quante tigri saranno state uccise a bastonate da comunità umane, per difendersi? Quanti coccodrilli, leoni, cinghiali? Quanti topi? Quante zanzare uccidete voi, nelle serate estive? Chi si arroga di stabilire il livello di sacralità della vita in natura? I social, ovviamente, nella relatività dello sguardo collettivo. Salvo poi invertire tutto il senso di fronte ai video della sofferenza umana sui barconi. Quelli diventano per magia "effettacci buonisti". Perché tutto questo è un'IDEOLOGIA.
Non si dice, per esempio, che la tigre del video che "indigna i social" aveva ucciso due uomini, feriti tanti altri. Non davanti a una telecamera, però. Non lo si dice per lasciare svolgere al video la sua funzione ideologica.
Ieri ho visto un topo sulla balaustra del terrazzo, oggi abbiamo messo l'esca. Spero che nessuno filmi il possibile scempio, o sono un essere umano finito, un essere disumano. Anzi, lo sono già, tra l'altro ipocrita, in quanto buonista rispetto al tema migranti. Bisogna essere fatti in un certo modo, per essere buoni sudditi del tribunale totalitario dei social. I social scandagliano perfino i miei ricordi. Lo confesso: sono diventato una brutta persona a Bocito, quarantacinque anni fa, quando vidi la mia comunità che ammazzava un topo, a bastonate. Mi faceva pena, la bestiola, ma non mossi un dito. Avevo quattro anni, ora sono al suo posto. Un sorcio social, un SORCIAL.

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