La foto



Butto la plastica. Intanto un'auto urta con la ruota il bidone della spazzatura e si ferma. Alla guida, un anziano con gli occhiali. L'avverto di stare attento, lui scende. Cercava il camion dei rifiuti speciali. Glielo indico, è dall'altra parte della piazza.
«Le dò una mano…» mi propongo, temendo più le manovre al volante di eventuali pesi nel baule. «Grazie…» fa lui, e sfila il portafoglio dai pantaloni. Resto basito. «No, aspetti… Non ha capito!…».
Il portafoglio è vuoto, tranne una foto. Me la mostra, è in bianco e nero, sgualcita. Riconosco la scalinata della chiesa, con un gruppo di bimbi in posa nel sole, indossano il grembiule. Mi indica il primo: «Questo sono io…» lo sguardo tra il commosso e l'orgoglioso. «Conosco questo piazzale…»
Sorride, con occhi belli.
Mi sono sentito il mondo dentro, ottant'anni interi, da quel suo settembre.
C'è così tanta emozione, in giro. Così tante storie da vivere.

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