DP, Dittatura dei Phone (al telefono con Kerpov)

Dopo un mese ho sentito Kerpov. Insieme a tre complici ha fatto precipitare un aereo sull’isola di plastica in mezzo al Pacifico. Un mese di esperimenti e strane pratiche sui poveracci finiti nelle loro grinfie.
“… Organizzazione Libera del Pacific Trash Vortex” scandì con enfasi. “Come ti suona?”
“Benino” risposi imbarazzato.
“L’acronimo è OLPTV” cambiò tono, “non vorrei ci scambiassero per palestinesi!”
“Ma non era una monarchia? Quella storia del sesso, dello scettro, la fondazione di 'New Sodoma'…”
“I triumvirati non funzionano.”
“Mr. Wiggles e Pierre Woodman le mettono bastoni tra le ruote?”
“Sì, chiamiamole ruote” il tono era eloquente.
“Quindi, siete una specie di comune.”
“Un’economia egualitaria basata sullo scambio e il riciclo.”
“Beh, il riciclo, con tutta quella plastica posso capirlo. Ma lo scambio?”
“Chiamalo ‘scambismo’, se preferisci.”
Alzai gli occhi al cielo. “Prof, ma cosa state combinando? Alla fine, cosa volete dimostrare?”
“Per ora nulla, ma verrà il giorno” col tono profetico dei momenti ispirati, interrotto da una specie di peto. Magari ha pestato un contenitore vuoto.
“Sai qual è il problema maggiore che ci troviamo ad affrontare, figliolo?”
“Il cibo… La pioggia…”
“No, internet.”
“Nessuno aveva il computer sull’aereo?
“Sì. È questo il problema, li abbiamo requisiti.”
“Ogni buona dittatura si basa sul controllo dei media. Complimenti!”
“In questi discorsi sei a tuo agio come una tarma sulla naftalina. L’abbiamo fatto per il loro bene. I proprietari rischiavano il linciaggio. Tutti volevano quei maledetti portatili, per aggiornare Twitter, Facebook e quelle stronzate lì…”
“I social network.”
“Più social di qui!? Più net e work di qui!? No, è una malattia!”
“Si chiama IAD, prof. Internet Addiction Disorder.”
“E noi rispondiamo con la NaWaTreRo!”
“Cos’è, roba pellerossa?”
“Cinese. Sull’aereo c’era uno scienziato di Guangzhou. Porta la sua tecnologia in giro per il mondo. Al Baiyun Mental Health Hospital hanno sperimentato la 'Nanometer Wave Treatment Room': macchine a onde nanometriche, che stavano imballate nelle stiva!”
“Nanometriche?…”
“Sissignore, la rieducazione prevede sedute giornaliere di venti minuti. I pazienti infilano la testa in un phon che simula gli stimoli dello schermo di un computer.”
“Quante ce n’erano di quelle macchine?”
“Abbastanza per ficcarci sotto tutti, venti minuti al giorno. Abbiamo anche un generatore.”
“E di computer quanti ce n’erano?”
“Tre…” disse lui, con un filo di titubanza,
“Mhm, giusto per il triumvirato” lo sgamai.
“Beh, le avanguardie non possono perdere il contatto.”
“Mettete gli altri sotto il phon e voi state in contatto!” m’infervorai. "Vergogna!”
“Non dire così, sai che non so usare il computer. Però m'hanno detto che si vede Sanremo in strinning!”…
“In streaming… Sanremo?!… Ma scherza, prof!?”
“Per niente! Ho sempre avuto una passione malsana per le TC!"
"Basta acronimi! Cosa cavolo sono?!"
"Le Tette della Cler…”
Cadde la linea.

E anch’io, sulla poltrona del salotto, spossato.





















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