Duel

Leggere ai ragazzini i racconti di Matheson, esperienza indicativa. Alcuni, faticano a capirli, bisogna tornarci su. Poi si illuminano, vogliono sapere, cercano il film che ci hanno ricavato. Ma all'inizio si impatta con la perdita di sense of wonder nelle giovani generazioni. Tutto è risucchiato dai dispositivi, dalle mille app, dai games, che però esercitano il cervello a pratiche immaginifiche molto passivizzanti.
Scegliere l'avatar, cantare la canzone in playback, con i passi di danza codificati, giocare al calcio privato, irreale. La dopamina che appaga rilasciata dagli score, dai like.
Parlare poi con l'edicolante, col gestore del cinema. Percepire la desertificazione di un immaginario, di un'economia, di vite e famiglie. La fine dei giornali, della carta, del racconto. Chiude tutto. Riviste, edicole, cinema. Interi settori vanno a sbattere.
"L'unico rimedio è chiudere internet" ringhia l'edicolante: "se uno fa l'abbonamento ai giornali on line, poi diffonde i pdf ad altri, che si trovano intere rassegne stampa gratis!" Che razza di sistema è? Nelle multisala, durante la settimana, ormai, un solo operatore ti fa il biglietto e poi va al bar per darti i popocorn di cartongesso. Lui solo, tu anche. Ti accomodi da solo in una sala deserta, dove parte un film che arriva da un'industria passata e magari costa qualche milione di dollari, quasi tutto realizzato in computer grafica, con il crollo delle maestranze tradizionali. E così via per chissà quanti altri settori.
Alla fine di questo triste bagnetto di consapevolezza, riannodando i fili, sentire la massa che punta l'indice per attribuire colpe irreali diventa straniante. È colpa dell'Europa, è colpa dei migranti.
Siamo tutti completamente pazzi, solo un continente (da rifondare in questa luce di consapevolezza) ci può salvare dalla Silicon Valley. Al netto della caduta dei meccanismi della creatività, del livellamento verso il basso di quel che resta, la perdita di competenza a professionalità, il quadro è di sistema.
Lo scrittore, l'attore, il calzolaio, l'operaio, l'artigiano, il concessionario, l'intermediario, chiunque non capisca cosa ci sta succedendo per davvero ha perso ogni base di azione e pensiero, ogni contatto con la realtà. Chi pensa che la piccola patria coi muri chiusi agli esseri umani salva, e intanto si fa invadere dalla più globale e sregolata rivoluzione economica della storia, è un suddito guidato da un joystick.
Altroché radical chic, buonisti e piedistalli. Siete completamente fuori strada, con i vostri strali fuori mira, e ci mandate a sbattere tutti.

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