Due lucidi profeti

Quello che riporto qui sotto è stupefacente. La trascrizione (non sempre perfetta) di un dialogo tra due immensi protagonisti del pensiero contemporaneo, avvenuto quindici anni fa in televisione.


Stampatevelo, contestualizzatelo, leggetevelo, rifletteteci. Vi prego, fate questa fatica, ne vale la pena. Perdete tempo, per guadagnarne.
Dal mio punto di vista, in Ripensare la Politica c'è dentro tutto.


In qualche misura anche il servizio che ho intercettato su una satellitare, un paio di settimane fa. La manifestazione al Billionaire, la rivolta dei vip contro la tassa sul lusso di Soru. Con Simona Ventura che esce dalla limousine, in lustrini e pailettes e sentenzia: "Se c'è da lottare per una giusta causa, io ci sono!"

Per prepararmi all'autunno più intenso della mia vita, riprendo il concetto di Holderlin: "Là dove cresce il pericolo cresce anche ciò che salva".

Bentornati.






in apertura: Bo Bartlett, "Destin"




Commenti

  1. bentornato scorpione e complimenti ancora per la sequenza e per la nuova foto tessera.

    grosrat

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  2. Grazie, rattone. Sto valutando se metterne un'altra, con Mythos e gyros pita.


    Stampati il documento del post, un vero tap-in sulla riga di porta.

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  3. Sì, parole profetiche.

    Brain

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  4. Bentornato Lorenzone.

    Me lo son stampato e lo leggo a pranzo.

    Un augurio al grande vecchio Trentin no?


    Magari quel tap-in lo paravi anche, eh?


    Achab


    PS Sei l'unico Interista a cui voglio bene.

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  5. Caro capitano, è sempre talmente discreto ciò che circonda Bruno Trentin, che preferisco sentirlo nel cuore in silenzio.


    Sul tap-in, parata d'istinto con la punta del piede, ovvio!


    Sulla beneamata. Secondo me continui a rivolgere i tuoi strali e i neuroni sportivi contro l'avversario sbagliato, quello più semplice da colpire. Pensa alla parabola milanista degli ultini tempi. Serie B, ripescaggio, Champions, sorteggi. Poi dài un'occhiata alla pubblicità di Mediaset premium, i diritti televisivi, Matarrese… Nessun retropensiero?


    Fammi sapere cosa ne pensi della lettura dei tue titani. C'è qualche refuso nella trascrizione, ma i concetti sono lava fusa.


    Ps: Sei uno dei tanti Juventini a cui voglio bene.

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  6. Caro Lorenzone,


    il pranzo si e' fatto diverso grazie allo scritto. Un respiro diverso rispetto all'ansimare del tran tran di tutti i giorni. Me lo porto a casina per il weekend. Merita attenzione. Profetico e lungimirante al tempo stesso.


    Per le basse questioni calcistiche: il Milan lo odio da sempre e chi lo gestisce non e' meglio di Moggi e Giraudo. L'Inter e' una cosa recente. Tronchetti. I paladini degli onesti. Politically correct. Moratti. Mancini. Vieira. Ibra. Un sacco di buoni motivi.


    Bella parata, informero' Panpot.


    Con immutati stima e affetto

    Achab

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  7. Di quegli anni ricordo che cercavo sui giornali (in particolare il settimanale Avvenimenti, che ora mi piace un po' meno) gli articoli di Balducci. E poi gli interventi televisivi nelle trasmissioni di Andrea Barbato. In quegli anni se ne andava anche don Antonio Bello, vescovo di Molfetta. Troppe voci illuminate della Chiesa si sono spente ed il fondamentalismo sembra trionfare in tutte le chiese, a dispetto di quanto auspicato nel documento che ci hai proposto. Tristemente profetico.

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  8. Ce l'ho fatta, letto tutto or ora. Notevole, e già mi sembra che tu stia contribuendo a questo:

    "Questa ricomposizione della memoria non la facciamo per scandalizzare i numi tutelari della nostra cultura ma per costruire una memoria planetaria, perché se non rendiamo giustizia nella memoria abbiamo la coscienza come rattrappita dentro delle inibizioni che, come ci insegna la psicoanalisi, diventano poi spinte e deviazioni irrazionali. Una memoria ricomposta: problema immenso!" :-)

    Sono contenta di averti ritrovato... e sono emozionata per le grandi novità della tua vita!!!

    Infine, sono lieta pure del fatto che uno dei tuoi lettori abbia come nick quello del protagonista del più bel libro di sempre... ciao Achab! ;-)

    E un bacio a te, Lo!

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  9. Radiofax. Oltre al profilo mitico dei due oratori, è il contenuto a illuminare. Il tema del GOVERNO MONDIALE. E' l'unica cosa in cui credo, fermamente, da quindici anni. Anche Morin si sofferma - profeticamente - sul senso di questa crisi permanente, che contiene in sè -però- anche i germi del futuro. Deve contenerli. E il futuro profuma di interdipendenza, comunicazione, glocalismo. Oggi stiamo vivendo il passaggio, le spinte al rifiuto, le scosse passatiste, la battaglia finale per le materie prime. E' come se il fiore di rattrappisse e si chiudesse in sè, prima di tornare ad aprirsi verso il sole, con nuovi petali e una nuova corolla. La storia ci insegna che i petali si nutrono di diritti e che la corolla non può che essere la fonte di quel diritto.

    Come dimostra la vicenda di questi giorni, il mondo ha bisogno di una giurisprupedenza, di regole condivise. Il diritto non può che avere una fonte centrale, nata da tutti i compromessi possibili e autorevole, con un qualche tipo di base elettiva. Spingere sull'affermazione dell'Europa è fondamentale. Significherebbe dimostrare che l'utopia dei padri fondatori è divenuta realtà. Che la via giusta per il pianeta è organizzarsi per distretti omogenei, nati dalla confederazione di interessi e necessità, anzichè da processi bellici. Pensiamo all'Africa, al medio oriente. Bisognerà partire dalla regolamentazione del commercio e dei diritti umani. Per questo la riforma del WTO e il tribunale dell'Aja sono così importanti, e così avversati da chi vede l'inesorabile ma lo rifiuta.

    Per quanto riguarda le religioni, Radiofax, a volte segnano spinte retrograde, ma in alcuni casi possono farsi avanguardia di grandi novità. Dipende anche molto da cosa si muove al di fuori di esse. A Nairobi, in gennaio, ci sarà tutto questo in gioco. E io sogno di andarci. Anche per uscire dalla sindrome di Genova, dove quel sogno è inciampato.


    E gli altri ne hanno approfittato per spezzargli le reni.

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  10. Gaia (sei Gaia, vero?), hai rimarcato un passaggio incredibile.

    Come quest'altro.

    "Credo che "ripensare la politica" sia rompere un pensiero unidimensionale, un pensiero specializzato, un pensiero che allontana sempre il contesto … Un pensiero politico normale prende i problemi isolatamente gli uni dagli altri. E' disgraziatamente Cartesio ad avere detto che il modo di risolvere una difficoltà consiste nel separare il problema 'in pezzettini' e di risolverli uno dopo l'altro. Facendo così, non si risolve niente!

    Al contrario, un altro francese contemporaneo di Cartesio, Pascal, diceva in modo profondo: tutte le cose sono causate e causanti, sono tutte unite da un legame che unisce impercettibilmente le più lontane le une dalle altre. Ed è per questo che considero impossibile conoscere le parti se non conosco il tutto e considero impossibile conoscere il tutto senza conoscere bene le parti."


    Non so se ti capita, ma quando qualcuno da un corpo culturale a un pensiero che magari hai sviluppato solo intuitivamente, lo senti un po' fratello.


    Bentornata, Gaie'!


    Ah, il capitano Achab non è un semplice lettore, è un fratello. Sbaglia le analisi calcistiche, ma pazienza. ;

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  11. bentornato a te :)

    (lo leggerò sicuramente stasera con calma)

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  12. bentornato a te, (lo leggerò sicuramente stasera con calma)

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  13. sì sì, ero io!

    Mi sono letta avidamente tutto il tuo blog in lungo e in largo, è davvero bello e, quel che più importa, ha molto da dire...

    Felice davvero che ci siamo nuovamente incrociati!

    Un abbraccio

    gaia

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  14. Grazie fratello del "fratello" ;-))

    Beh sulle analisi calcistiche sbagliate che dire? Come direbbe panpot meglio avere qualche divergenza, altrimenti la relazione scivola nella noia.


    Per Gaia: ciao! Condivido. Il piu bel libro di sempre. E cio' spiega il nick. Adesso devo proprio andare, zoppicando. Moby Dick mi aspetta.

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  15. Wow! Bentornato Lò. Oddio... io arrivo dopo di te, ma fa niente.

    Comunque... Anche io mi stamperò il tutto e leggerò a pranzo, per rendere più interessante il mio yocca ed insalata post-vacanze-stile-maiale-all'ingrasso! :-)

    Io detesto l'autunno, ma fossi adesso nei tuoi panni, non vedrei l'ora del suo arrivo.

    Che storia Lò! Scalpito un po' anch'io per te! :-)

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  16. Yocca e insalata? No, Rugiada. "Pranzo abbondante, tre litri d'acqua al giorno e frutta a cena"...


    ;)


    Grazie per la sim-patia (in senso etimologico)!

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