L'erba dei vicini

Giorgio John Squarcia suona inquietante, nel contesto. Ieri ho seguito la docufiction sul caso di Erba, con tutti i pregiudizi possibili. Giorgio John Squarcia, però, ha confezionato un ottimo prodotto. La novelization da lui scritta e diretta mi è piaciuta, anche tanto. Chiaramente ha suscitato un vespaio. Potete leggerne qui.
La ridda dei commenti squarcia più di Giorgio John...

Ne trovate anche tre miei, tra cui questo:

"Sono arrivati i dati auditel.


La docufiction al 17, flop.
Matrix (con Azouz in studio) al 27, successone.


Il che significa che la professionalità della fiction non ha premiato. Il voyeur preferisce sempre l’originale.


Questo sì, dovrebbe farci riflettere.


Insieme alla “compressione” sociale a cui ci ha relegato questo tardo capitalismo decadente. Con chicche psicotiche come un commento sotto, sulla pena di morte. Stiamo entrando in quella fase in cui la collettività viene vissuta come infida nemica, e l’individuo vuole stare solo. Senza tasse, senza amici, senza futuro.


Solo, con la morte."





Helen Verhoven, "Carcrash"


 




Commenti

  1. Anch'io l'ho guardato con un pizzico di pregiudizio anche perchè nei giorni precedenti c'erano andati forte con la pubblicità dell'evento.

    E invece con favorevole sorpresa,finalmente un fatto ricostruito basandosi esclusivamente sugli atti processuali, senza decadere in rivoli da telenovela.

    E non mi stupiscono i dati auditel.

    Perchè all'italiano medio dei giorni nostri piace piu la Vespizzazione della tv, i salotti dei tutti contro tutti, delle interviste al bar sport del paese, del parlare dell'indulto e che insomma comunque quell'azouz li non era certo uno stinco di santo.

    Cosi anche il Calderoli di turno può dire la sua.

    Non è certo un caso del resto, che Augias ha un programma di dieci minuti all'ora di pranzo e Blu Notte va in terza serata quando oramai i più dormono.

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  2. Vatti a leggere quel tizio che sproloquia sulla pena di morte.

    Sono convinto che sia sempre più montante il consenso alla pena estrema. Fa parte del tunnel in cui ci siamo infilati. Si capisce anche dall'interesse NULLO che sta accompagnando lo sforzo di moratoria internazionale.


    Poi dicono che la società civile è così avanti rispetto a quella politica.


    I più dormono!

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  3. Solo e ... per evitare i ribaltoni dell'ultimo, con l'apposita "norma Suazo" sviscerata (termine che si attanaglia (e rafforza)) dal teorema Mentana. ;-)

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  4. Ho dimenticato tante cose, ma mi ricordo di Achille che piange tutta la notte sul cadavere di Patroclo e mi ricordo di Astianatte buttato giù dalle mura e mi ricordo di Ettore trascinato nella polvere e mi ricordo delle foto di Abu Grahib. Non so perchè, ma è sempre davanti al dolore e al vizio che ho scoperto qualcosa.

    Ognuno ha il suo sistema di valori e i suoi giudizi di valore. Due tizi hanno ucciso i vicini di casa, parliamone pure. La violenza trasferita all'esterno, mantenuta all'esterno della nostra vita come una minaccia che incombe, è una specie di medicina. La comunità la teme.Se la violenza viene rappresentata, espulsa in qualche modo, produce grande adesione alle procedure di ordine necessarie a scongiurarne il ritorno. Lo spettacolo della violenza, ritualizzata, mantiene la memoria della minaccia che incombe. La tragedia che è catarsi, sbocco e approdo delle passioni compresse, e la prospettiva è l'ordine che contribuisce a mantenere.

    Non guardo quasi mai la televisione, e di solito cerco i cartoni.

    Ciao Lorenzo, ci fai un'altra supercazzola con scappellamento a destra come se fosse antani?

    Anto

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  5. Valtergallo. Io ho letto e riletto il tuo commento svariate volte. Giuro, è un limite mio, non ho capito cosa volevi dire! ;)



    Anto, perfettamente d'accordo. Perchè la tragedia sia catarsi dev'essere scritta bene. Altrimenti diventa mimesi, con tutte le volgari conseguenze del caso. Tra i cartoni animati ti consiglio di recuperare "American Dad" e "Cowbooy be-bop".

    Okay per la supercazzola, ma scappelleremo a sinistra!


    ;)

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  6. Hai ragione, t'ho fatto girare a vuoto i neuroni per una cosa senza senso.

    La notte scorsa, in preda all'alcool, volevo legare la tua splendida intuizione della "norma Suazo" con il teorema Mentana, a mo' delle "Leggi di Murphy".

    Rileggendo ora il risultato noto che ho scritto una gran bella cazzata.

    Sorry, V.

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  7. ti dirò io capisco che sia andata male.

    può essere fatta quanto bene vuoi, ma alla fine a chi interessa davvero?questi hanno ucciso perchè sono schizzati da un momento all'ltro, compurtroppo può succedere, siamo ancora animali.è una tragedia ma un film di tarantino è più divertente da vedere, non importa se sia finto.

    azouz in studio ci credo l'abbiano guardato: dal funerale a lele mora una certa impressione la fa..

    bel post. 1saluto

    JS

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  8. Non girano mai a vuoto, Valter. E anche a Suazo non gli girano a vuoto. Mi sa che resterete a bocca asciutta, con figuraccia. ;)


    John Soda. Un film di Tarantino sarà divertente, come il tuo nick name, ma non si vive di solo divertimento. Quei due non sono "schizzati" da un momento all'altro. L'escalation della situazione di vicinato litigioso è durata sei anni. I Romano provarono già due volte a compiere il raid omicida. E quello che è stato messo in scena, ognuno di noi lo vive quotidianamente. Il cane cha abbaia, il bambino che piange, la maniaca delle pulizie, le litigate dal ballatoio.

    Poi c'è quel meraviglioso titolo di un libro di criminologia: "I buoni lo sognano, i cattivi lo fanno".


    Ecco, i Romano sono misteriosamente diventati cattivi, compiendo il gesto che ognuno di noi, prima o poi, sogna.

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  9. O.T. Lorenzo, leggi l'email di Splinder. Stiamo preparando un post pre "annunciazione" veltroniana. ;-)

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  10. Stiamo entrando in quella fase in cui la collettività viene vissuta come infida nemica

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