Vanessa, l'ultimo nome, l'ultima vita stroncata. Sì, il solito dibattito del dopo: dove stavano le istituzioni, le forze dell'ordine, perché nessuno ha fatto niente, eccetera. Però, smettiamola di essere ipocriti. Ognuno di noi ha sentito di persona almeno un paio di casi che potenzialmente potevano sfociare in dramma - alla nostra età in relazione alle famiglie che si sfasciano - ma a volte ci capita di incrociare una lite tra coppie di ragazzini, in cui lui urla esasperato e sembra pronto alla violenza, lei subisce rassegnata. Quante volte ci è capitato di sfiorare il tema, di sentirne il vento nero. Ma non possiamo dirci "dov'eravamo noi, quando". Certo, va fatto il possibile, sempre, ma non c'è istituzione che tenga, legge risolutiva, né forza dell'ordine, né la possibilità di intervento perenne, collettivo o personale. Il mostro maschile nasce all'interno di una cultura, di un'epoca. Dilaga una violenza strisciante, insita nei rapporti s
Io a memoria non mi ricordo una cosa del genere.
RispondiEliminaIn tv, fatti precisi, nomi , cognomi, quadro locale e internazionale.
Con una coincisione da far venire i brividi.
Non il fanfaronismo alla DiPietro, non la demagogia della Lega o della destra, non un grido superficiale alla "legalita". Tavole rotonde, dibattiti, militari, polizia.
I fatti, la cultura, il coraggio di dire che a Casal di principe scritte sui muri solo contro di lui e non contro i boss.
Il coraggio di dire, in splendida solitudine, che in quel territorio la prima rivolta verso il sistema è stata degli africani e non degli italiani.
Quel che c'e' stato dopo con la meloni e l'altra è stato per certi versi insopportabile.
Significativo e bellissimo post, intenso nella sua proclamata sinteticità. Foto magnifiche. E stima, ammirazione per te che lo hai scritto e per Saviano assolutamente senza confini. Mi coccolo il suo libro e, dopo tanto tempo, mi son venute le lacrime agli occhi all'annuncio di qualche giorno fa che ha avuto una genesi tutta da scoprire. Però terribilmente agghiacciante. Ma questo non è un Paese per coloro che sono coerenti, limpidi, rigorosi, ma accetta i fanfaroni, i falsi moarlisti, il dolciastro e lo stucchevole paternalismo. Gli italiani lobotromizzati dalla tv non meritano Saviano, le sciampiste che sogano di divenatre veline non meritano Saviano e non lo meritano neppure quegli adolescenti di Casal di Principe intervistati per Repubblica Tv.
RispondiEliminaMa interessante anche ciò che ha scritto badodasiena cogliendo quell'aspetto che in questo Paese, ormai quietamente declinante verso intolleranza e razzismo, nessuno ha detto apertamente e cioè che la rivolta degli neri è stata la prima rivolta verso l'antisistema cancerogeno che è la camorra. Gli italiani tutti casa, chiesa e famiglia predicano l'intolleranza zero, ma verso chi è marginale e non ha potere come i clan camorristici.
Amaramente saluto.
...Gli italiani lobotomizzati dalla tv non meritano Saviano, le sciampiste che sognano di diventare veline ...
RispondiEliminaMi scuso per gli errori di battitura, ma l'indignazione mi ha preso la mano.
Lancio una proposta.
RispondiEliminaMa perchè la Sinistra ( intesa in senso largo senza i piccoli quartieri nei quali ci siamo rinchiusi negli ultimi anni) non organizza una grande manifestazione ( passatemi il termine arcaico) "di popolo" a casal di principe?
Il vecchio e mal usato I CARE. Slogan astratto e mal utilizzato di uno degli utlimi congressi dei DS.
Mi preme, me ne occupo, mi riguarda.
Una "marcia della dignità" da Castel Volturno a Casal di Principe.
Mi preme me ne occupo, mi riguarda.
Una volta la sinistra aveva il coraggio di farle queste manifestazioni.
Come nel 72 il grande corteo antifascista a Reggio Calabria nonostante le bombe che esplodevano dappertutto.
Io ci andrei a questa marcia della dignità.
Ricordando le parole di Saviano. Che la loro paura è che di questo argomento si cominci a parlare fuori dal solito giro, che la gente cominci a sentire proprio quel ,problema anche se abita a 500 km da la.
tornare a essere utili, importanti, sintetici, decisi.
RispondiEliminaimportanti, mica noti
un saluto affettuoso