L'errore del salmone
























“Essere di sinistra significa sentirsi toccati dai problemi che uno non ha, tener conto delle grandi ingiustizie senza viverle”…
“Figo, chi l’ha detto?”
“Carla Bruni.”
Figa, allora. Ma evitai di dirlo. Chissà perché, Kerpov, nonostante i suoi costumi lascivi, incute un certo timore reverenziale. Chiamava da un’area di sosta nei pressi di Camden, Maine. Andavano verso New York. La storia della rissa all’Ikea di Baltimora Avenue, Washington DC, non me l’aveva chiarita.
“Uscivamo dalla pagina di storia scritta da Obama, abbiamo incontrato gente di tutti i tipi. Il vecchio compagno di bevute Pete Seeger ha sempre gustosi aneddoti da raccontare. Ma, tra me e Mr. Wiggles la tensione era già nell’aria.”
“Cos’è successo, precisamente?”
“Cercava una mensolina portasapone a ventosa da attaccare alla cabina del camion, per questo ha raggiunto un’Ikea. Ovviamente, dopo mezz’ora avevamo il carrello pieno di roba, e ci siamo pure fermati a pranzo.”
“Non avrà commesso l’errore del salmone crudo?”
“No, l’ho preso cotto, con la marmellata di mele.”
“E poi?”
“Passi la sparata sui pedofili: dice che ci vuole la pena di morte, perché lui conosce bene il problema e sa che non è risolvibile…”
“Accidenti.”
“Poi è d’accordo sulla messa in latino col prete girato, perché dice che è più facile rubare le offerte…”
“Beh, un punto di vista.”
“Mi ha anche confessato di aver stuprato un marines in licenza, una volta, solo per minare le sue certezze.”
“Di Mr. Wiggles?”
“No, del marines.”
“Insomma, il compagno di viaggio che tutti sognano. Ma cos’ha fatto di tanto grave all’Ikea?”
“Non tornava più dal bagno, sono andato a controllare.”
“Gesù, non me lo dica…”
“Ho visto un tizio che usciva con le mani nei capelli.”
“Non oso immaginare!”
“Peggio, figliolo, peggio. Hai presente come sono gli sciacquoni nei bagni dell’Ikea?”
“No…”
“C’è il pulsante grosso, per lo scarico grosso, e uno più piccolo per le esigenze più modeste. Con tanto di cartello sul rispetto dell’ambiente, e la necessità di dare tutti una mano e bla bla…”
“E lui?”
“L’ho trovato con la mano premuta sullo sciacquone grosso. Probabilmente ci stava dando dentro da mezz’ora! Tac! tac!”
“Curioso.”
“Gli ho chiesto cosa facesse. Lui si è voltato con lo sguardo da torturatore di lucertole, stile Jack Nicholson in Shining!…”
“Capisco cosa intende. Una particolare forma di teppismo ambientale. Il cartello l’ha spinto a…”
“Mi sono avvicinato di più e ho notato qualcosa nello scarico.”
“Stava provando a liberarsene. Cos’era?”
“Un peluche, di quelli in vendita nel reparto bimbi.”
“E come l’ha spiegato?”
“Il delitto perfetto, ha detto.”
Stetti un attimo a riflettere, perché c’è un limite alle possibilità di comprensione dell’animo umano, o bestiale, o dei peluche.
“Spero che l’abbia scaricato!” protestai.
“Il peluche?
“No, lui, Mr. Wiggles. Si cerchi un altro passaggio, prof!”
“Per adesso gli ho comprato il cd di Carla Bruni. Mi sembra già più rilassato.”
“Cioè, s’è messo in testa di… redimerlo?!”
“Lo sai che ho sempre adorato la posizione del missionario!”

Scoppiai a ridere, mentre cadeva la linea.


Bo Bartlett, "The Good Old Days"

Commenti

  1. Grandissima anche la puntata di oggi da Cuperlo!

    P.S: Hai visto "beket" di davide Manuli?

    Silvia Del Guercio

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Vanessa

Has Fidanken!

Stagecoach