LA GRAMMATICA DELLE NUVOLE - per un ritorno al fumetto popolare
Questa è la storia di un bambino che negli anni Settanta trascorre i pomeriggi tra le lavoratrici di una sartoria di Piacenza. Lì, quando i rotoli di stoffa sono finiti, si impossessa delle anime di cartone divenute ormai inutili, le sistema sul tavolo e comincia a disegnare, una dopo l’altra, decine di figure. Centinaia. Migliaia. Quel bambino – che si chiamava Lorenzo Calza e che è oggi uno dei migliori autori del fumetto italiano – non lo sapeva ancora, ma stava dando inizio alla propria storia d’amore con le vignette. E ora che l’amore è diventato mestiere, scrive un libro appassionato per raccontare come questo medium , troppo spesso derubricato a cugino minore del cinema, abbia contribuito a plasmare l’immaginario del Novecento. La grammatica delle nuvole è dunque un viaggio nel tempo, alla scoperta di albi che non solo hanno fatto sognare generazioni di bambini, ma hanno anche favorito l’alfabetizzazione di massa. È inoltre un manuale per chi volesse provare a destreg...
Con il mestiere che faccio mi sento chiamato in causa da questo intervento. Per molto tempo ho odiato la pubblicità, soprattutto quella televisiva, poi mi sono trovato a fare il grafico pubblicitario, ironia della sorte. Credo che anche in un messaggio commerciale sia possibile distaccarsi dai cliché, richiede uno sforzo maggiore, certo, ma non è così che si aprono nuove strade?
RispondiEliminaA.K.A. Radiofax
Assolutamente sì!
RispondiEliminaRacconta Dario Fo nell'Assedio di Bologna che gli assedianti - il popolo - non riuscendo a combinare nulla con le armi in possesso, decise di "bombardare" il castello e i suoi preti e nobili, militari e servi con lanci di merda...alla fine gli smerdati sono usciti sconfitti.
RispondiEliminaE se li bombardassimo di merda? Davanti al Senato, a Palazzo Chigi, a Montecitorio, alle redazioni dei giornali-carta igienica?
Sandamiani@gmail.com