La pena di vita
Islamabad. Erano in nove. Sono entrati in una scuola imbottiti di armi e
tritolo per ammazzare il più possibile e farsi ammazzare. Hanno
trucidato decine e decine di bambini, a freddo. Cosa vuoi che gliene
freghi, a questi, se ripristini la pena di morte. Davvero pensi che sia
un deterrente? Che per loro la vita conti davvero? La vera rivoluzione
sarebbe RIPRISTINARE LA PENA DI VITA. Costringere il fondamentalista a
vivere nel mondo, insieme alle donne libere, costringerlo a lavorare,
studiare, sedersi insieme ai bambini, in classi miste, guardarli
disegnare, dovergli insegnare qualcosa che non sia il Corano.
Costringerlo a leggere un libro a settimana, in una biblioteca ricca e
variopinta, costringerlo al cinema, alla musica. Sei pronto, Pakistan,
mondo islamico tutto? Avete questi anticorpi laici belli sani e vivi?
No? Allora, ragazzi, sarà dura. Assassinando assassini si creano solo
altri assassinii, come ovunque, nel mondo.
(con adeguato CORREDO, QUI.)
(con adeguato CORREDO, QUI.)
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