Qualcuno ricordi

Ennò, basta. Qualcuno ricordi a Salvini che quando siamo entrati in Europa l'euroconvertitore blu ce lo spedì a casa un certo Silvio Berlusconi, e nella stessa nefasta mattina del primo gennaio 2002, il creativo Tremonti batté la puntata del Lotto dalle mille lire a un euro, dimezzando d'incanto il potere d'acquisto degli italiani. Nel frattempo, il governo di cui la Lega faceva parte aveva smantellato tutte le commissioni di controllo del doppio prezzo volute da Prodi, perché qualcuno, quella mattina, doveva fare affari speculando sul magico raddoppio dei prezzi, possedendo supermercati, assicurazioni, cinema, attività commerciali di ogni tipo in pieno conlitto d'interessi. La Slovenia, anni dopo, è entrata nell'Euro imponendo l'esposizione del doppio prezzo per legge, nessun commerciante sloveno ha potuto beneficiare di una speculazione, nessun consumatore sloveno si è visto derubato del suo portafoglio. Gli italiani di allora erano innamorati dei loro carnefici, e tutti zitti. Oggi, con le pezze al sedere derivanti anche da quella disastrosa gestione, tutti incendiari, e a dare credito agli antieuropeisti di 'sta cippa.
L'ingresso dell'Italia in nella moneta unica, in quel criminale modo, è stato condotto dalla Lega di Salvini, rappresentata dall'amico di sempre Tremonti, più che da chiunque altro. Hai voglia, adesso, a riscrivere tutta la storia, puntando il dito sull'Europa stessa, sugli immigrati e sugli zingari come armi di distrazione di massa. Ma nessuno è in grado di replicargli niente, al Salvini, nelle mille ore al giorno di sua presenza in tutte le tivù. Perché professionisti della comunicazione e della verità non ce ne sono più. Solo giovinastri del PD, creativi come il Tremonti, con altre armi di distrazione di massa tipo l'articolo 18, inchiodati al Patto del Nazareno e magari parte di quei magici 101 che proprio Prodi immolarono, sulla soglia del Quirinale.

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