Faine

Nei commenti, la vita umana vale sempre meno. È in atto un processo di 'spersonalizzazione' già visto nella storia. Il termine "displaced persons", indica i migranti, lo stesso che si usava per le masse di ebrei prima dei pogrom, «privati di ogni diritto fino a diventare un niente, nei lager. Questo processo di 'anonimizzazione' dell’altro è un’ombra che si proietta anche sul nostro presente» avverte la filosofa Laura Boella. Provate a leggere come si commentano le manifestazioni di questi giorni, i reciproci sciami. Cosa si scrive delle 'zecche' comuniste che vanno schiacciate, estirpate, eliminate dalla faccia della terra. E, badate bene, compagni, stesso rischio dall'altra parte. Le parole sono sempre un'avanguardia dei fatti. Io il fascismo lo voglio spazzare via con la forza delle idee e della cultura, separando l'ideologia dalla persona. Il lavoro non può che essere quello. La persona la affronto a tutto tondo, amando la sua esistenza e lottando contro la sua perversione. Ci ho pensato l'altro giorno, quando ci sfidavamo tra le vie di Genova, e vedevo quei ragazzi neri, lontani, sgusciare come faine, e nel gioco dei ruoli la città era una trincea, e noi insetti. A me non sta bene esserlo, e non mi fa bene pensarmi sotto la lente di un entomologo.
La strage di Parkland alla prossima puntata…

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