Ciao, Darwin!

A volte vedo stralci di "School in Action", su MTV. Mi vengono in mente le feste del mio liceo. Al massimo, un paio che ballucchiavano un po', altri che strimpellavano, qualcuno s'improvvisava imitatore. Ma qui, sta succedendo qualcosa di antropologicamente rilevante. Decine di super ballerini, piccoli X-men che camminano sulle mani, fanno il salto mortale. Smutandati, simpatici, organizzati, a loro agio. Con basi tecniche nuove, evolute. Che diventano anche basi fisiche. Giorni fa mi sono beccato questo video, che mi ha allibito.

Joseph riesce a sostenere tre linee musicali in contemporanea. Una ritmica e due melodiche. E scopro che esiste una corrente artistica, il Beatbox, probabilmente derivante dal vocalismo ritmico del jazz, passando per Bobby McFerrin e sfociando nella cultura techno-dance e hip-hop. In molti casi ci troviamo di fronte a fenomeni. Un paio di link ed ecco un altro fenomeno.


E un piccolo batterista da urlo.

Come mi stupiscono gli skaters e i breakers di P.zza della Vittoria, a Genova. Che sotto il portico piroettano per interi pomeriggi. E così in tutte le città del mondo. E' incredibile come il fremito hip-hop stia percorrendo il pianeta. Da L.A. a Mosca, dalle favelas brasiliane alle case dei "grandi fratelli" televisivi, dalle sparatorie in Colombia alla tribuna di San Siro, dai ghetti ai vippaioli rampanti. I ragazzi sono percorsi da una moda comune, da un linguaggio decodificabile ovunque. Fisico, prima di tutto.
In molti casi si crea una contaminatio emozionante, anche adulta, anche oltre l'hip-hop. Come l' "Orchestra di P.zza Vittorio", appunto.
Poi leggo Scalfari, sul penultimo Espresso. Le sue preoccupazioni per il diffondersi del Globenglish, 'sta nuova lingua del mondo che sta scaturendo dal network. A suo dire, segno di una progressiva perdita di facoltà analitiche, intellettuali e meditative. Si collega un po' alla campagna "linguistica" di Repubblica per salvare i termini italiani caduti in desuetudine. Tra cui il termine "desueto", appunto.
Ora, però, mi chiedo. Non era forse la Babele linguistica, anche per l'intellettuale laico, uno dei segni della crisi umana? Biblicamente la torre simboleggiava la punizione dell'incomunicabilità. Non risiedeva nella creazione dell'Esperanto, la più grande utopia del razionalismo illuminista?
Insomma, Scalfari, se una nuova forma simbolica unisce progressivamente il mondo, qual è il problema?
C'è una rete, una lingua, una forma.
E' tutto molto superficiale? Bene, attrezziamoci per riempire la forma di  sostanza. Il contenitore di contenuto. Si può fare solo capendo, però. Nuotando in questo mare, non solo giudicandone l'inquinamento.
Alla faccia dei passatisti, dei pessimisti degli apocalittici e degli antidarwiniani.
Oltre al livello tecnologico, la razza umana si sta fisicamente, artisticamente e linguisticamente evolvendo. Lavoriamo per il livello mentale, filosofico, politico. Okay, tutto questo a partire dai classici. Okay, mancano quelle che Platone definiva "Tà Timiotera", le cose di maggior valore.
Ma non perdiamoci in un bicchiere d'acqua, Euge'. Siamo in una fase.

Salviamola con nome.



Bo Bartlett, "Dowser"




Commenti

  1. I agree bro'. Scalfari is an old man who stays in his penthouse in Rome. The world is somewhere else.


    ;)

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  2. siamo in una fase esplosiva dal punto di vista creativo e prestazionale. questo è. se a volte il virtuosismo va a scapito del contenuto, io credo che ciò non possa portare che a qualcosa di migliore. il contenuto non è sparito, prende fiato. sta solo, meravigliato a guardare. per un po'.

    post straordinario. complimenti vivi. ti linko. posso?

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  3. Jez, Bro'. Anche se il bisogno di riannodare alcuni fili di questa espansione continua, si sente. Leggo adesso che nasce un blog ogni 1,4 secondi. 100.000 al giorno. Il trenta per cento viene abbandonato dopo pochi mesi. Insomma, cos'è? Comunicazione, identità, moda, o semplice affermazione di una presenza. Una commistione tra le varie componenti, certo. Come tutto quello che ci circonda oggi. Virtuoso, e nel contempo malato.

    A volte interessante, spesso deludente, il blog è uno specchio. Ma di quelli delle sale interrogatori. Che gli inquirenti usano per nascondersi, più che per riflettere.


    Giosannino, la tua facoltà di linkaggio è assoluta. Chi s'incarta il cuore riscuote la mia indiscussa simpatia!

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  4. lo imbusto. così intanto resta in un cassetto ;)

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  5. Il linguaggio comune di cui parli prevede quella molteplicità di sottolinguaggi corrispondenti ad altrettante sottoculture che vedo io? Un numero spaventosamente alto, peraltro.


    The Cow

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  6. attrezziamoci per riempire la forma di sostanza. Il contenitore di contenuto. Si può fare solo capendo.


    :)

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  7. e lo scopriremo solo vivendo

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  8. Già, cowANDoz.

    Gli "Human Beatbox Contest", per esempio, sono una sottocultura che io non conoscevo. Nel marasma c'è un po' di tentativo postmoderno e trashaiolo di considerare tutto cultura o sottocultura. Diffiderei un po'. Secondo me il parametro è emozionale.


    Per restare in tema musicale, l'esibizione di ieri sera, Carmen Consoli con i Lautari, gruppo folk siciliano. Hanno ringhiato "Malarazza", un traditional siciliano che inizia così:


    Un servo tempu fa rinta 'na chiazza,

    pregava Cristu in cruce e ci ricia:

    "Cristu, lu me patrune mi strapazza,

    mi tratta comu un cane pi la via,

    si pigghia tuttu cu la so' manazza,

    mancu la vita mia rici ch'è mia...

    Distruggila, Gesù, sta Malarazza!

    Distruggila, Gesù, fallo pi mmia! Sì, fallo pi mmia!"


    (rit.) Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...


    Ecco la sottocultura che diventa cultura. Emozionando fino ai brividi.

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  9. Io non chiamo la tradizione sottocultura...


    E detesto Carmen Consoli.


    Ciauz


    The Cow

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  10. Infatti intendevo il pop (sottocultura) che si fa cultura attingendo alla tradizione.

    Ma, a lungo andare, diventa uno stucchevole gioco di definizioni.


    Piuttosto, recupera quel filmato, quel brano. Ti assicuro che ti emozionerà.

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  11. Anche Dio il settimo giorno s'è riposato. Ben venga dunque la fase di riposo ed osservazione. Purchè si riparta con nuova linfa ed energia.

    Io ci credo!

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  12. Rugiada. Io, da non credente, ci ho sempre creduto! ;)

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