Ti ho disegnato, tanti anni fa. Per la copertina di un opuscolo. La pipa, il volto austero, magnetico, con quegli occhi d' azzurro profondo. Eri un uomo bellissimo, forse il più bello che abbia mai visto. Elegantissimo, forse il più elegante che abbia mai conosciuto. Dopo il seminario, ci siamo seduti a tavola. Sembravi schivo. Avevi una tua timidezza, che poi scoprii essere qualcosa di più. Qualcosa che ha a che fare con lo scrupolo, la capacità analitica di scomporre le cose prima di ricostruirle. Bertrand Russell l’avrebbe definita “reverenza”, capacità di essere “lento nel giudizio e rapido nella comprensione”. Ci volle un po' prima che aprissi quel tuo sorriso. Il segno che la sintonia era arrivata. Si parlò di tutto. Di mondo, di sindacato, di libri, di cinema e fumetti. Conoscevi Ken Parker. Avevi la passione per gli argentini. Muñoz e Sampayo, soprattutto. Discutemmo di noir, di John Ford, di Karl Marx. E quando guardavi. Mamma mia, quando i tuoi occhi toccavano la persona oltre che l’argomento. Contenevano luce, carisma, serietà lieve, e quella che Bertrand Russell avrebbe definito “una specie di tenerezza”.
Reperire notizie su di te è stato difficile. Su Google ci sono molte più foto di Fabrizio Corona che tue.
Lancio una proposta. Che chiunque metta sul proprio blog o sito questa foto di apertura. Anche marginalmente, anche senza scriverne. Così, tanto per indicizzare un volto e restituire un po’ di dignità al nostro tempo.
A un certo punto della cena mi bisbigliasti in un orecchio. “Qualunque cosa succeda, qualsiasi viaggio intraprenderemo, qualunque trasformazione accada, io resterò sempre un marxista. Un vecchio comunista italiano”.
La considerai una frase-dono, forse capivi che avrei raccolto.
Ciao, Bruno.

Se volete, da apporre sotto la foto che pubblicherete:
“La riconquista in un rapporto con gli altri di un dominio, parziale finché si vuole, sul proprio lavoro, sul proprio tempo e, quindi, anche sulla propria vita complessiva: questo è il socialismo.”
Da “La Libertà Viene Prima” (Editori Riuniti) di Bruno Trentin
"Quarto Stato", Giuseppe Pelliza da Volpedo
Bentornato Lorenzo
RispondiEliminagrazie per questo post.
Sarebbe stato bene sulla prima pagina dell'Unità o di Repubblica.
Mi era mancato un articolo degno di questo nome su un uomo degno di questo nome.
A presto.
Grazie per aver sottolineato e proposto di evidenziare più marcatamente la figura e le doti di un Uomo vero, onesto, poco amante dei riflettori. Un esempio per tutti. Un esempio che molti politici di ogni livello dovrebbero seguire. Si fa politica per ciò che si pensa e non per arrivismo e personalismo. Bruno Trentin ci lascia in dote molto. Rendergli omaggio adeguatamente è un obbligo morale. Aggiungerò la doto nel mio blog. Grazie ancora.
RispondiEliminaUn saluto. franco
Grazie a voi due, Bado, Franco.
RispondiEliminaE un ringraziamento immenso a Bruno Ugolini che su L'Unità di oggi mi omaggia con questo: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=68353
E' bello vedere che persone come Trentin scorrono in un fiume carsico, che riaffiora nel vuoto pneumatico quand'è il momento. Umidificando a dovere la gente attenta.
risorto dalle ceneri...ciao lorenzo
RispondiEliminaQuando mi è arrivata la notizia della morte di Trentin ho pensato anche a te.
RispondiEliminaAvevo già postato qualcosa in merito sul blog.
Una perdita difficilmente rimpiazzabile.
A presto.
Gianluca
* Ciao, Nicholas, rediviva fenice. Magari lo fosse anche il vecchio Jimy, eh! ;)
RispondiElimina* Grazie del pensiero, Gianluca. Hai una faccia simpaticissima.
lo sai che mi emoziono quando si parla di jimi...comunque lui vive nella sua musica
RispondiEliminaE' bello ritrovare qualcuno che sta lontano nel ricordo di Bruno Trentin...
RispondiEliminaciao compagni
Mauro
E' bello ritrovare qualcuno che s'avvicina nel ricordo di Bruno Trentin.
RispondiEliminaciao compagno Mauro
Bel ricordo, mi complimento, anche per l'intelligente e dotto "presidio" del blog di Cuperlo.
RispondiEliminaUn saluto e a presto, V.
preziosa testimonianza su trentin. grazie.
RispondiElimina(sabato ero a vedere quarto stato a palazzo reale - milano - e pensavo a trentin - vederlo qui, in questo post, mi ha fatto piacere)
un grazie, anche da parte mia, per questo ricordo.
RispondiEliminaperché hai trasmesso quella tenerezza.
(la sintonia è anche questo).
Vorrei chiudere o forse riaprire questo post, con il ricordo per chi l'ha conosciuto di Bruno Montanari.
RispondiEliminaCi rientra perfettamente in questo ambito perchè la sua vita, terminata oggi, appartiene ad una pratica della politica che definerei "d'altri tempi", almeno per chi ha a cuore un certo modo di farla.
Mi permetto , Lorenzo,di abbracciare in un unico e affettuoso saluto entrambi:
ciao Bruno.
i tuoi occhi toccavano la persona oltre che l’argomento
RispondiEliminabellissima testimonianza
* Anche a me ha fatto piacere vederti qui, Douglas.
RispondiElimina*Ben sintonizzata, e.l.e.n.a.
*Bado. Sono veramente giornate dure, fuori, dentro, ai semafori, a casa.
Ciao, Bruni.
*Grazie, Yzma.
Ciao Lorenzo,
RispondiEliminaso che apprezzerai questo post sul tema di cui si discute da Gianni
http://rumoridigente.ilcannocchiale.it/post/1597288.htmlhttp://
Barbara