La guerra dei dati

Eugeny Morozov è uno dei pochi che coglie la situazione. Cinque aziende del web USA, più una cinese (Baidu), stanno dominando i dati del mondo, quindi il mondo stesso, mutandone l'economia e politica, determinando le sorti di stati e continenti. Per la prima volta, in questo articolo, vengono sdoganati due concetti. L'unica possibilità di salvezza è che i dati diventino di proprietà pubblica. Dovrà essere Amazon a pagarci per avere i nostri dati, anziché pagare noi l'azienda per concederglieli pure in esclusiva. Il secondo concetto, che vado dicendo da sempre, è che le aziende stesse della Silicon Valley fanno il tifo per la flessibilità creativa del "reddito di base". Ecco le coordinate di quello che stanno portando avanti strutturalmente le varie destre, da Putin, Trump e l'Ukip - con precise strategie elettorali e referendarie - fino ai nostri della "democrazia diretta" gestita da un'azienda di web marketing. La "destra identitaria e nazionalista" è un travestimento sovrastrutturale. Ed ecco, in controluce, il compito storico della sinistra nel nuovo millennio: una posizione chiara nella guerra dei dati, rendere il web spazio pubblico con regole di accesso per i privati. Tra l'altro, credo che dovrà essere il compito storico anche di altre culture, perché questo tornado invisibile sta spazzando via la concezione stessa della democrazia e dell'economia liberale.

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Vanessa

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