Era nuvolo

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- “Era nuvolo.
Dentro la testa una battaglia strana. Una battaglia fisica e chimica, tra tossine, endorfine, cellule e geni vari, centrifugati dalla pressione. L’ansia deriva da mancanza di ossigeno.
All’aria aperta una possibilità di scelta rimane sempre, nonostante tutto. È come togliersi un tappo.
“Respiro… Respiro…”
Barreiro non era molto contento di questa prima dichiarazione. Uno del Dipartimento Speciale, si aspetta qualcosa di più, con tutto quel macello in giro!
“Sì, faccia pure che le fa bene.” Poi si alzò.
“Corradini, chiama soccorso! Ce n’è uno vivo!”
Si incrociarono. Il primo scendeva la collina, il secondo saliva.
“Tenente, chiedono le condizioni a prima vista.”
“A prima vista? Vieqquà, Corradì!…”
Lo trascinò alcuni metri sotto e fece naso contro naso.
“Non c’ha più braccia, né gambe. Nun farmi incazza’, Corradi’, che non è il caso!…”
Chiamò a raccolta i collaboratori.
“In centrale, appena finito qui. Tutti!”
Salì in macchina e accese la radio. C’era una trasmissione con un professore ateo contro uno credente. Faceva il tifo, naturalmente.

Cinque anni prima.
Era il 1999, si avvicinava la notte di capodanno del terzo millennio. La notte di capomillennio. Potremmo dire tante cose ma non fu una bella notte e neanche quelle poco prima. Non parliamo di quelle dopo.
Gionata, nel suo casello all’uscita Nord, faceva il turno. Ascoltava la televisione. Il suo viso era sempre di quel colore e gli occhiali riflettevano lo schermo. Non guardava. Si era tanto abituato a stare zitto che indicava il costo sul display e non rispondeva alle domande. Parlava solo con la Lupa, una rossa di quelle bene, che veniva in città per stare un po’ in strada. Forse aveva addirittura due figli. Le parlava nel senso che più che altro ascoltava.
“Gionata. Cambia canale.”
Spense la macchina.
“Ti assicuro. Cambia canale…”
Scese e rimasero in due a sentire.
Adesso guardava, Gionata. Come tutti, in tutto il mondo. Tranne quelli che dormivano.
Erano usciti diversi film su questa cosa. “Il cinema come profezia.” Pensò un tuttologo e lo scrisse sul giornale. Altri si ingegnarono. Pensate che Il Corriere arrivò, il secondo giorno, a vendere due milioni di copie. Ci fu un salto anche dell’Unità e il Manifesto titolò: “La fine!”
Ci fu una seduta del Parlamento, in diretta, e venne istituita una commissione di studio. Per la prima volta non sapevano cosa dire. Aumentarono gli incidenti stradali del trenta per cento e si suicidarono quaranta persone, solo a Milano, in meno di ventiquattr’ore. Quasi tutti si recarono al lavoro ma diminuì del quaranta per cento il tasso di produttività per operaio, in tutte le industrie. I manager si sforzavano in riunioni oggettive e pratiche. A Napoli, ai semafori, vendevano una maglietta protettiva, cartoline intestate, pezzi di sasso con scritto “Souvenir dalla terra” e cose così.
Nel mondo, da ogni parte a seconda di usi costumi e così via.
Tutto diventò telegiornale.
Mancavano dieci anni all’impatto. 16 agosto del 2011. Il problema stava nel fatto che spendevano i miliardi di miliardi per i film ma si erano dimenticati di quell’angolo di Spazio. È come una colf che pulisce dappertutto ma in quell’angolo, no. E lì stanno i problemi. Uno scarafone grosso quanto l’America Latina – già questo lo faceva incazzare – l’America Latina è grossa come gli Stati Uniti. Perché non scrivono “grosso quanto gli Stati Uniti”? Come se fossero immuni. Spero che caschi giusto lì, visto che fanno sempre i furbi. Piero studia architettura all’università. Con gli altri, non sapevano cosa fare la sera. Facevano a gara a chi era più carismatico, si trascinavano le gambe e la testa. E avevano ’sto problema che non si sa cosa fare. Adesso finalmente metteva la testa nel giornale e se l’avvolgeva. Adesso c’era una questione planetaria che aveva bisogno dei suoi commenti.
A Napoli si riunirono anche per capire. I filosofi – dopo anni di dissertazioni sulla Verità, su ciò che è Buono e ciò che è Bello – erano muti. La Chiesa in silenzio riflessivo. Oceanico il raduno Cyber dei centri sociali. Il Papa parlò cinque giorni dopo, proprio a Napoli.
A Sidney fecero una Convenzione, e si riunirono a Chicago gli scienziati. Venne istituito il Comitato Internazionale, un Governo Mondiale di emergenza. C’era anche un Dipartimento Speciale delle Polizie per il Controllo dell’Ordine e dell’Immaginario Collettivo.
Casciuolo guardava la cernia che guardava lui, avvolta nel ghiaccio e nel sale. Sembrava dirgli: “Vengo da laggiù, dal profondo, e ti assicuro, non ha senso niente… Goditela, Casciuolo, e usa la testa. Pensa e parla Casciuolo, coltiva la tua dignità, rispetta le donne e cerca di capire. Non limitarti a stare a galla, uagliò, nuota. Poi magari finisci come me, ma il senso è questo.”
Ce n’era uno che faceva l’attore. Cioè, no, aveva un lavoro come un altro ma passava la vita a confrontarsi con le proprie capacità. Gli piaceva pensare ai colpi di scena, alle polemiche, alle situazioni che vanno avanti all’infinito con lui protagonista. Muto, anche lui.
Il calcio non aveva più senso. Chiusero le sale giochi e le multisale della Warner Bros. Alla borsa di Tokyo crollò tutto e a Piazza Affari si scatenò un conflitto a fuoco tra gli operatori.
Marina accarezzò sua figlia e le diede un bacio sulla fronte. La prese per mano e le raccontò tutte le favole che conosceva, le cantò tutte le canzoni. Uscì a fare la spesa. Salirono sulla piccola macchina e si arrampicò sulla montagna. Si sedettero su un prato e stesero un panno. Mangiarono insieme a Briciola, un cane. Fino a sera.

Cinque anni dopo, in centrale.
“Ma chi cazzo era? Cosa voleva?”
Si accese una sigaretta.
“Perché proprio su quel treno?…”
La stanza era buia. Guardarono il tenente. Corradini si fece avanti.
“Si chiamava Gionata Malvermi, casellante. Aveva confezionato una bomba e dice che andava verso il mare...”

Settembre 1998

Commenti

  1. ..ora sento anche un po' di Camilleri e di Pennac (senza offesa, mi piace soprattutto il secondo)...

    Solo una curiosità: "dice che andava verso il mare", la frase di chiusura, credo di averla già sentita... Mi puoi aiutare?

    Un bacio,

    Misty

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  2. Non mi offendo, per carità. Ai tempi però, a malapena sapevo chi erano.


    Sulla frase di chiusura non posso aiutarti. So che è un concetto che usavo spesso, quando abitavo in pianura!


    :)

    RispondiElimina

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