S'avvicina

1

- “Hallo!... Mi sentite da studio? Hallo, qui è Lopez!...”
- “Vai pure, Lopez, ti sentiamo!”
I rumori di fondo sembravano mandrie al galoppo. Barreiro girò la manopola della radio, ma non era un problema di frequenza.
- “Mai visto niente di simile!... Città del Messico sembra un deserto invaso dalle cavallette!…”
- “Cosa intendi?”
- “Ci saranno quaranta gradi, persone che corrono da tutte le parti!… È difficile lavorare in queste condizioni!… Hanno messo delle transenne intorno alla Cittadella, ma ormai è impossibile trattenere la gente!… Tutti vogliono sapere qualcosa di più. È una situazione inverosimile!...”
- “Cerca di raccogliere informazioni su quello succede all’interno!”
La sigaretta brillò nella penombra.
- “Ho sentito colpi d’arma da fuoco provenire dall’altro lato! Probabilmente la polizia spara in aria per disperdere la folla!…”
Barreiro si mise a sedere sul letto, a fianco dello sciatto comodino che sosteneva la radio.
- “Per adesso... E non spingere!... Per adesso non si sa ancora nulla. Sembra che una troika di scienziati stia esponendo all’assemblea il punto della situazione.”
- “Qual è il punto della situazione, Lopez?”
Barreiro prese a tastare nervosamente il vestito nero, perfettamente piegato sull’appendino, agganciato alla maniglia dell’armadio.
- “Be’, una cosa ormai è certa… Quello che si temeva accadrà!”
- “Cioé…? Sei sicuro, Lopez?… Questa notizia può cambiare la storia!… Ne devi essere certo!”
Il volto rugoso di Barreiro si rabbuiò.
- “Sono trent’anni che faccio questo mestiere… Stai indietro!… Credo di aver imparato a conoscere le facce della gente. E ti assicuro che le facce di quelli che escono da là dentro non dicono nulla di buono… Ho il tesserino, per la miseria! Sono autorizzato a stare qui!…”
Click.
Spense la radio. Tirò una profonda boccata dalla sigaretta.
Barreiro era un bravo poliziotto. Ora però era un uomo colpito nel profondo da quello che aveva sentito, come tanti altri in quel momento. Teneva una mano sopra la radio e la guardava fisso, con gli occhi sbarrati. Sentiva il desiderio di tornare indietro nel tempo. Per non sentirle più, quelle cose.
Il tempo. Era la cosa che al momento gli appariva più strana. Non ci volle molto a percorrere la piccola stanza, ma a lui sembrò un'eternità.
A causa della poca luce incespicò in una sedia carica di vestiti. Nemmeno se ne accorse. Arrivato alla porta del terrazzo tirò un’altra boccata, e uscì.
La città si apriva alla sua visuale come un quadro, che vedeva per la prima volta. Le luci, i grattacieli, i fumi che si scaricavano nel cielo. Le pubblicità luminose disegnavano un mosaico che lui amava districare prima di addormentarsi, come volesse sentirsi sicuro di dov’era e di appartenervi. Laggiù in fondo passavano milioni di automobili e storie di persone.
Era il suo mestiere. Una buona parte di tutto questo aveva avuto a che fare con lui. Un poliziotto, di quelli che non amano starsene in ufficio, conosce molto di una città.
Era un trionfo di giallo, di nero e di rumori diversi.
Gli era famigliare come niente al mondo, ma ora gli appariva, chissà perché, ostile.
Si appoggiò alla ringhiera, lasciandosi accarezzare dal vento. Levò una nuvoletta di fumo e la seguì con lo sguardo disperdersi nel buio. Guardò di nuovo giù. Sembrava tutto a posto. In cuor suo sapeva che non lo sarebbe più stato. Mai più.

(1993)

Commenti

  1. Bello! Cos'è?

    Scusa l'ignoranza.

    Erika

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  2. Un incipit? O finisce così?

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  3. ...la vita è tutta un incipit: come per ogni storia, come si inizia è fondamentale...

    Sento un vago sapore di Ellroy, non credi, Lorenzo?

    Faccio due domande: 1. ma siamo soltanto noi tre qui?

    2. riguardo al vicolo...è vicolo corto o vicolo stretto? ;-))eheheh

    Besos, scorpioncino...

    Misty

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  4. Ai tempi prediligevo Ed McBain, alias Evan Hunter, alias Richard Marsten, alias Salvatore Lombino...


    1.'I tre amigos!'


    2. Boh!


    Mancano poche ore all'inizio della tragedia zodiacale!

    RispondiElimina
  5. E gli altri alias? ;-)

    Caro Lorenzo, se sei in un vicolo (che non è cieco) potrebbe trattarsi di "vicolo corto" o "vicolo stretto" (Monopoli, ricordi?): consiglio di guardare la targa posta a inizio strada, possibilmente...senza passare dal via...;-)

    Per quanto riguarda la tragedia zodiacale, sai che ti dico? ce ne fossero di più di tragedie così (mi perdoni l'immodestia?)!

    Bacio,

    Misty

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