e la citazione di Voltaire "...io non sono d'accordo con quello che dici tu ma darei la vita affinchè tu la possa dire".....chissà se chi doveva capire ha capito....
..e Socrate raccontato ai comuni mortali? io ero qui, e parlavo su msn con alcuni amici, ci siamo raccontati le nostre emozioni in diretta... A volte non ci sono parole per descrivere le emozioni che l'arte può dare: Roberto è uno di questi casi...
Un bacio Lorenzo, e buon ponte di Ognissanti..!
Ci ritroviamo alla fine della prossima settimana..
Vanessa, l'ultimo nome, l'ultima vita stroncata. Sì, il solito dibattito del dopo: dove stavano le istituzioni, le forze dell'ordine, perché nessuno ha fatto niente, eccetera. Però, smettiamola di essere ipocriti. Ognuno di noi ha sentito di persona almeno un paio di casi che potenzialmente potevano sfociare in dramma - alla nostra età in relazione alle famiglie che si sfasciano - ma a volte ci capita di incrociare una lite tra coppie di ragazzini, in cui lui urla esasperato e sembra pronto alla violenza, lei subisce rassegnata. Quante volte ci è capitato di sfiorare il tema, di sentirne il vento nero. Ma non possiamo dirci "dov'eravamo noi, quando". Certo, va fatto il possibile, sempre, ma non c'è istituzione che tenga, legge risolutiva, né forza dell'ordine, né la possibilità di intervento perenne, collettivo o personale. Il mostro maschile nasce all'interno di una cultura, di un'epoca. Dilaga una violenza strisciante, insita nei rapporti s
La lingua è psiche profonda. Il rapporto tra l'italiano e l'inglese, fin dai tempi della "perfida albione", è segno di una altern a nza tra senso di superiorità storica e sudditanza psicologica, ché neanche gli arbitri con la Juve… Lo si coglie dall'italianizzazione ridicola e forzata, quando ce la tiravamo da Impero e Superman diventava "Nembo Kid". Come è noto, "kid" è termine italianissimo! Mai stati capaci di essere autarchici, da soli combiniamo niente, non avendo cultura amministrativa e materie prime. Tranne una, presente proprio nella ricchezza semantica della nostra lingua, che è ricchezza psicologica, volendo. L'italiano lavora meglio, inteso come lingua, e guarda caso anche inteso come persona. È sessualizzato, avverbiale, indaga quel che esprime nelle pieghe stesse della sintassi. Non è rigido, è duttile, apre scenari inediti, parte da lontanissimo, dalla notte dei tempi, e cerca sempre territori nuovi del suo esprimersi.
Verissimo! Semplicemente spettacolare!
RispondiEliminaUn mito!
più di così non poteva splendere.....
RispondiEliminadovrebbe andare a illuminare più trasmissioni però!
miticoooooooooo e irripetibile!!!!!!!!
e la citazione di Voltaire "...io non sono d'accordo con quello che dici tu ma darei la vita affinchè tu la possa dire".....chissà se chi doveva capire ha capito....
RispondiEliminama che genio....
ah ovviamente è uno scorpioncino!
..e Socrate raccontato ai comuni mortali? io ero qui, e parlavo su msn con alcuni amici, ci siamo raccontati le nostre emozioni in diretta... A volte non ci sono parole per descrivere le emozioni che l'arte può dare: Roberto è uno di questi casi...
RispondiEliminaUn bacio Lorenzo, e buon ponte di Ognissanti..!
Ci ritroviamo alla fine della prossima settimana..
Misty
fantastico!
RispondiEliminaTANTI AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminahA PURE VINTO L'iNTER...
bACIONI!!
erika
Già, mi ha fatto proprio un bel regalo di compleanno quella sera....
RispondiEliminaE auguri a te! (in piccolo ritardo)
Rigiro (in ritardo) gli auguri, giovin scorpione!
RispondiEliminaScorpione e vendoliano (dell'ultim'ora) pure....;)
RispondiEliminaTanxalot