Per Grazia (e) Ricevuta

Immaginavo che l’avrei visto da Ferrara, prima o poi. Ha fatto il libro.
Il volto scheletrico buca lo schermo e cala improvvido sulla mia cena.
Per un pischello emiliano degli anni Ottanta, non paninaro, era facile incappare in un concerto dei CCCP. Potentissimo punk “glocal”, con impianto teatrale. Sul palco un mimo, Fatur, e quella miscellanea di creste, messainscena filosovietica e decadentismo industriale. Produci-consuma-crepa, Emilia paranoica, dammi una mano ad incendiare il piano padano. Punk-islam, islam-punk. Noia, curami, affinità e divergenze col compagno Togliatti. Ortodossia. E tutti a pogare. Un pogo quasi insostenibile, tra creste, chiodi e bestioni proprio incazzati. C’era sangue. Anche se già s’intravedeva una vena sufi, derviscica, da litania salmodiante. Con il crollo dell’URSS i CCCP diventano CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti), chiamandosi come la nuova confederazione russa di Eltsin. Geniali, e con un gran suono. Dai Litfiba arriva Gianni Maroccolo al basso. L’Emilia era quella “sazia e disperata” del cardinale Biffi, e il misticismo cresce.
Ora Giovanni Lindo Ferretti è il monaco devoto. Il dolore l'ha riportato a Dio, Ambrogio Sparagna gli ha affinato l’impianto liturgico, ed ecco pronto il perfetto ospite di Ferrara. Sono arcaico, detesto la scienza anche se mi ha salvato la vita. Della mia storia non rimpiango nulla, è la storia della mia gente. Faccio parte di una catena, e se non c’è la vita ultraterrena io non ho valore. Conservo il gusto per il disgusto, da bravo punkettone. Ma amo la liturgia, non sono cantante, sono cantore. Arrivo al divino tramite i miscredenti, e non grazie ai preti, purtroppo. Disdegno il conformismo, i benpensanti. Giuliano guarda Ritanna. Contro i benpensanti, come papa Ratzinger. Uh, come mi piace tutto ciò, e i cavalli, ci dica dei cavalli. Cavalca a pelo, no? Sì, per essere in rapporto energetico con l’animale. L’uomo mette l’intelligenza e l’animale l’energia. Mi commuove il tramonto. L’altra sera, sulla collina, mi fumavo una sigaretta contemplando il cielo, vicino a me tre cavalli si
rotolavano nell’erba con il vapore trasudante che usciva dai loro corpi. Erano delle centrali energetiche potenti, nell’erba, nel sole. Ecco Dio. Ritanna gli chiede della nonna, citata nel libro. Questo ideale di donna emiliana, molto presente. La donna è tutto, dice lui, nella società patriarcale sosteneva la famiglia, con la sua forza. La famiglia, la forza. Ferrara deve intervenire. Guarda che non pensa alla donna moderna che dici tu, Ritanna. È la dignità della donna arcaica. Sì, sono arcaico, ribadisce Giovanni Lindo. Sono sostenuto da una dimensione verticale della vita.

Il vino emiliano mi scalda, insieme al fascino ammirato per questa verticalità. Quasi invidio il coraggio, la vivacità, il vitalismo di tutti questi che tornano indietro, perché l’avanti non lo capiscono o lo trovano superbo. Sono estremi ma potenti, da sempre avanguardie. E ora si sentono retroguardia, visto che dobbiamo tornare indietro. Sono rinati. Cavolo, è una cosa grossa. La trasmissione, ovviamente, ha la sua chiosa politica. Sì, alle ultime elezioni ho votato centro-destra, sorride Giovanni Lindo. Ferrara trasuda gioia, come i cavalli al tramonto. Per me è stato un ritorno a casa. Perché la mia famiglia è di antica impronta cattolica, antifascista e anticomunista, e fu quasi costretta dal conformismo emiliano a votare PCI. Il compimento del percorso, il ritorno a casa. Già. Freud, la vendetta contro il padre-padrone metaforico. Il partito era ortodossia. Per rimuoverlo ci vuole un'altra ortodossia, che aiuti a ritornare alla madre-terra, madre Emilia. Il principio di libertà passa attraverso l'emancipazione dal padre. Ferrara ne sa qualcosa. Very interesting.
Mi verso un altro bicchiere.
Cambio canale. Sull’ammiraglia Mediaset c’è “Paparazzi”. In prima serata. Mi sovviene che è la rete di quello per cui ha votato Giovanni Lindo, nel suo “ritorno a casa”.
Milioni di persone non hanno potuto contemplare il tramonto coi cavalli
, ieri sera. Niente Papa Ratzinger, gli tocca “Paparazzi”.

Dimensione verticale della vita, già.
Però, mi tengo un po’ di sana orizzontalità emiliana. A me, mia nonna e mia madre hanno passato altre cose. Compreso un grumo di ideali non soggetto al morphing.

Finisco il vino e lavo i piatti.






Illustrazione d'apertura: Bo Bartlett, "Dreamland"

Commenti

  1. Quelli che... tu non sarai mai a sinistra quanto me... e poi ti scavalcano a destra! Mi viene in mente un personaggio di Ovosodo, il film di Paolo Virzì dove il ragazzetto protagonista ha un amico "scafato" che sembra saperne sempre più di lui e lo sfotte per il suo ingenuo comunismo, mentre lui – anarchico – è più avanti. Alla fine "l'anarchico" si iscriverà ad una scuola per manager rampanti, seguendo le "sane" orme paterne. Mah!

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  2. mah ognuno evolve e si trasforma come vuole. certo che il grumo di valori e anche di ideali tramandato dalle donne emiliane dovrebbe impedire certi salti mortali. e' cibo per la trasformazione ma in continuita' con le radici e i valori di questa terra. per te, come per me.


    achab

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  3. Bado. Anche perchè, stranamente, mai che queste scelte cavalchino la sconfitta o nuotino controcorrente. Così sarebbero, sì, meno insopportabili.


    Radiofax. Però, bisogna ammetterlo, l'anarchia è meno soggetta a certe capriole. Quando è sincera e non stirneriana.


    Achab. Yez, brotha, yez.

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  4. ... così vanno le cose... così devono andare....


    ;)

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  5. Naturalmente il mio commento non era contro gli anarchici e nemmeno "contro". Era solo un tantinello critico verso chi sembra sempre oltre, rispetto a chi si posiziona su punti di vista più miti, e poi al momento giusto... Paf! Salta sul carro più ganzo del momento, come fa notare Achab. Poi, magari, Ferretti ha fatto chissà quale percorso ed è sincero...

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  6. Truth. A ben vedere in effetti, andavano così.

    " E' stato un tempo il mondo giovane e forte,

    odorante di sangue fertile,

    rigoglioso di lotte, moltitudini,

    splendeva pretendeva molto...

    Famiglie donne incinte, sfregamenti,

    facce gambe pance braccia...


    Dimora della carne, riserva di calore,

    sapore e familiare odore...

    E' cavità di donna che crea il mondo,

    veglia sul tempo lo protegge...

    Contiene membro d'uomo che s'alza e spinge,

    insoddisfatto poi distrugge...


    Il nostro mondo è adesso debole e vecchio,

    puzza il sangue versato è infetto..."


    Radiofax. Sì, sì, avevo capito. E' stato Virzì che più che un anarchico poteva beccare uno di Lotta Continua o Potere Operaio. Gente tipo Liguori, Mughini, o il mitico "uomo-punto" Lanfranco Pace.

    Cmq, quel film è bello davvero. Scritto benissimo.

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  7. Ognuno di noi evolve a suo modo

    Solo i coglioni restano fermi nel punto dove sono partiti.

    Cambiano le età, cambia la società, cambia il mondo e insieme ad queste cose cambiamo anche noi, che non siamo più certo quelli di quando avevamo vent'anni.

    Si smussa un po col passare del tempo.

    Però io penso che una persona coerente, rimane coerente fino alla fine.

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  8. Dopo aver cantato le gesta eroiche dei partigiani della sua splendida terra, mi domando se GLF non avverta un po' di imbarazzo ad aver votato per chi da sempre il 25 Aprile trova qualcosa di "meglio" da fare...

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  9. Imbarazzo neanche un po'. Sereno, serenissimo. Si sveglia contento e va a dormire contento dice.


    Contento lui.

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  10. seguo il ferretti musicista da sempre. Tento anche di seguire il percorso del ferretti-pensiero. E' lo stesso uomo che guadagnava una pagina entusiasta su Famiglia Cristiana quando nel 1988 scriveva la bellissima canzone "Madre": "Madre dei padri e delle madri / Madre, oh Madre o Madre mia / l'anima mia si rivolge a te". Il suo ritorno a casa lo comprendo, la sua necessità di "verticalismo" la comprendo e, in parte, mi sento di condividerla. Il problema sta nell'uomo-ferretti, che essendo uomo come tutti noi uomini, non riesce a conciliare la sua tensione "arcaica", "liturgica", da anacoreta, con quella immanente, carnale. Così succede che scivoli nella trappola, quella della connotazione politica: "sì, ho votato a destra". Lui sa che questa destra non è la destra della "verticalità", lo sa bene. Ma è anche un vanesio, un provocatore, un "estremista". Il suo è un gioco. Lasciamolo giocare, lui e Ferrara, che ha scoperto un nuovo figlioccio intellettuale

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  11. Bentornata, Silvia! Spero che dal post si sia capito che, comunque, il Ferretti pensiero un po' mi affascina.

    Meno affascinante quando si fece bagnare il naso da Jovanotti, che rifiutò i soldini di un incarico della giunta Guazzaloca, a Bologna. Soldini che l'anacoreta s'intascò molto volentieri. Qualche dubbio che l'argomento filigranato lo intrighi tanto quanto i monaci trappisti m'è venuto!


    Voto Lorenzo.

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  12. hai ragione, la filigrana conta eccome per il nostro anacoreta... Sai cosa mi da più fastidio? Questo suo percorso da "de andré del punk" De André scrisse da laico e ateo "La buona novella" e poco dopo il suo disco più politico "Storia di un impiegato" (quello de "Il bombarolo"), ma non ha mai sentito la necessità di andare dai Ferrara di turno (è anche vero che quella dell'ex Lotta Continua che diviene feroce anticomunista è una figura nuova della barzelletta italiana). De André si è preso le botte e si è fatto i cazzi suoi. E da ateo è stato un grande, immenso, cristiano. Ferretti è un cristiano piccolo piccolo. Certo io che mi metto a parlere di cristianità faccio ridere. Meglio che vada a farmi una birra. Baci. silvia

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  13. MA PERCHE' TUTTI DOVETE PARLARE, MICA SIETE OBBLIGATI.

    NON PENSATE A FERRETTI PENSATE ALLE VOSTRE VITE.


    E IMPARATE AD ASCOLTARE CON L'ORECCHIE E CON IL CUORE

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  14. Le orecchie si tende a tapparsele, se gridi così.

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