A caccia di stelle

Ieri ho visto un bel documentario.
Ormai è certo: invaderemo Marte. E per renderlo abitabile dovremo surriscaldarlo. E per surriscaldarlo dovremo sparare con immense ciminiere tonnellate di clorofluorocarburi nella sua atmosfera creando effetto serra.
Mistero dell'ingegno umano. Inquinare un pianeta a milioni e milioni di chilometri, per salvarci da questo, che sarà invivibile per l'inquinamento.
Una speranza c'è. Il riscaldamento marziano scioglierà gli oceani congelati e sveglierà microrganismi inerti e sconosciuti. Selezionando forme di vita più razionali, spero.

N
el frattempo, leggo Slavoj Zizek, che parla di noi.

"L'inerzia della vita reale sparisce magicamente nella navigazione senza attrito del ciberspazio. Il mercato offre oggi un'infinità di prodotti che sono stati privati delle loro componenti nocive: caffè senza caffeina, panna senza grasso, birra senz'alcol… La realtà virtuale del ciberspazio non fa che generalizzare questo meccanismo, fornisce una realtà privata della sua sostanza: come il caffè decaffeinato che non è vero caffè ma ha il suo stesso aroma e sapore, così la mia persona "online", il "te" che vedo sullo schermo, è sempre un sè decaffeinato."
(estratto da un articolo pubblicato su The Guardian)

Solo un marxista-lacaniano sloveno può indicarci il marziano che stiamo diventando!




Teun Hocks, "Starhunter"
in foto, Slavoj Zizek





Commenti

  1. è molto interessante questo post.

    pare davvero che internet sia un luogo pieno di gente soprannaturale, più che virtuale, un luogo in cui tutti mettiamo non appena la faccia migliore, ma addirittura la migliore di tutte quelle che avremmo voluto avere e che ovviamente non abbiamo.

    un posto, insomma, che con la realtà, con la carne, col sangue, con gli occhi, c'entra poco o nulla...

    un saluto

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  2. Beh nulla di nuovo sotto il sole!!!!

    Sulla conquista di Marte e colonialismo spaziale vario vi raccomando un lavoro del grande Herzog, che grazie alla sua classica terza via (nulla di pornografico) parla dell'attitudine umana alla conquista dello spazio. Decrivendo come il prodotto finale non sara' altro che un'enorme centro commerciale; visto che non sappiamo costruire niente di cosi' grande che non abbia altro che tale scopo.

    Insomma da WAll Mart a Wall Mars!!!!

    Non vedo l'ora!!!!

    L'importante e' che il Governator non ci metta le mani!!!! (non so se vi ricordate)

    Giacomo

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  3. ..il sè decaffeinato è sconvolgente..

    e quelli come me che hanno in sè il sapore vero della "amatriciana" e si sono sentiti da sempre degli alieni?


    l'ho sempre saputo di essere su una sponda non identificabile..

    :-) ..mi piace pure


    io spero nell'autocombustinone delle ciminiere..


    baci belli utopici di buon fine settimana :-)

    Elisa

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  4. una realtà privata della sua sostanza

    così che non si senta nemmeno l'urgenza di prendersene cura

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  5. Benvenuto, Giorgetto2rock. Simpatico il nickname e simpatica la "faccia" con cui ti presenti! ;)


    QJ. Bello il Wall Mars. Come è incisivo l'ultimo romanzo di Ballard, a proposito di grandi magazzini. Forse te ne ho già accennato. Ci tornerò, qui.


    Elisasempre. Però, occhio, on line si rischia di gustare un'amatriciana senza soffritto, senza pancetta, senza vero gusto, con solo l'idea del gusto. Attenzione all'autocombustione dell'amatriciana, ci avverte Zizek! ;)

    Ribacibbelli utopici!


    Yzma. L'articolo continua invitando a "fare i conti con un'idea opposta e molto più destabilizzante: il dominio della persona online sul mio 'vero' sè."

    E' molto interessante. S'intitola "I bit, il rospo e la birra", e lo trovi su Internazionale della settimana scorsa.

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  6. Oddio... Niente di nuovo sotto il sole, appunto. Però a leggere sto post mi viene voglia di spegnere il pc.

    Sai che faccio? Lo spengo proprio!

    sì... almeno fino a domani! :-|

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  7. grazie lorenzo

    il nick mi è stato affibbiato da un prete con le palle grandi così (www.lospillo.it)

    la faccia invece è opera di Leo Fender (!!!)

    E' un blog complesso e interessante, che non ci si può limitare a leggere di fretta. Tornerò di sicuro.

    e complimenti a tutti e due per la creatura!!!!!

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  8. Brava, Rugiada. E passa a mac! ;)



    Giorgetto, devo ammettere che i links del tuo amico prete mi hanno un po' sgonfiato l'immagine da splendori orchici che gli attribuisci.

    Comunque cita l'Abbé Pierre, che invece di due ne aveva quattro, e grandi come la Francia. R.I.P.


    Grazie per i complimenti e ripassa quando vuoi!

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