Ora di basta!


Io preoccupato.
Umberto Galimberti, QUI, dice cose molto bella. Tutto parte da bimbi, vero. Ma no serve più spiegazioni sociologiche. E' ora di finire, dare taglio. Il problema è razza di gente cattiva. Stop gommoni, stop immigrazione. Furti, assassini, stupri. Ora di basta.
Però io leggo cronaca, che dice: la strage di Erba, donna di Bangladesh precipitata con sua bimba. Danno foco. Danno foco a campi nomadi. No vogliono moschee, non vogliono bimbi mischiati. Guardano male su autobus. Sempre più sgarbati. Donne in pelliccia che insultano me, e mio bimbo. E ora uccidono. Nella campagne di salento, per raccolta pomodori. Negli appartamenti affittati a prezzi da urlo a tanta gente insieme. A donna bianca vicina di casa, che si è convertita e ha mischiato razza. Gliel'hanno giurata. E' questo il motivo, professor Galimberti. E il tunisino era lui l'assassino, per l'indulto. Capito, professore? Nel paese con meno percentuale immigrazione di tutta Europa. Cosa succederà dopo? No, è ora di basta. Di ribellarsi. Basta gommoni, rischiare vita. Chiudiamo frontiere, sì. Ma da fuori. Che nei viali con la folla, il senegalese laureato implora un euro a cretino ignorante che lo guarda pure male.
Crede di raccogliere tutto coltivando nulla, il cretino ignorante. Non meritano, lasciamoli soli quella razza brutta.

Che per non diventare bastarda si fa assassina.



Bo Bartlett, "Magical Thinking"




Commenti

  1. Daccordo su tutto Lorenzo. Aggiungo al dibattito un elemento in piu, partendo dalla Moschea di Colle Val D'Elsa, paese a 20 km da casa mia. Zona tra le piu rosse d'Italia, con percentuali del centrosinistra che sfiorano e spesso superano il 70 %. 4000 firme su 14.000 abitanti contro il progetto del Comune? Tutti di destra? Non credo.

    E a Siena? La città dove si vive meglio, dove il centrosinistra ha preso piu voti alle politiche? Venite a Siena e vi accorgerete che non "esistono" extracomunitari a parte quelli super regolari, non esistono lavavetri, non esistono senegalesi fuori dai supermercati o dalle Chiese, non esistono persone che chiedono l'elemosina.

    "La città deve mantenere il suo decoro" si dice, ed è per questo che si vive bene perchè alla sera si può andare in giro tranquilli." Questo pensa il senese medio di sinistra, questo affermano le istituzioni locali.

    E Cofferati che ha sgomberato le baracche dalla sera alla mattina mettendosi contro la caritas locale?

    Chi sono i cretini ignoranti? Sono poi cosi lontani? O forse sono piu vicini di quel che pensiamo.

    La battaglia è durissima anche per questo.




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  2. Invece io credo che Cofferati abbia fatto proprio bene.

    La legalità non è forma ma sostanza, ed è un valore importante per la democrazia.

    E' un vero paradosso che tu ti lamenti della sicurezza che c'è nella città dove abiti, forse preferiresti abitare alla Bovisa?

    Quanto alla Moschea l'opposizione locale sta nelle cose. A nessuno piace la discarica vicino a casa; si è tutti daccordo quando è vicino a casa degli altri.

    Vorrei vedere se invece che a 20 km fosse a 50 metri da casa tua. Poi ne riparliamo.

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  3. Non voglio ovviamente rispondere abbassandomi ai toni del nostro anonimo amico per evitare di sprofondare in argomentazioni da Buona Domenica....

    Però un punto è decisivo per spiegare meglio.

    La questione della Moschea di Colle Val D'Elsa è importante proprio perchè il clima di ostilità non nasce in una zona come la citata Bovisa, dove esistono problemi di criminalità legati all'immigrazione. In questa zona queste problematiche sono quasi completamente assenti. Gli immigrati lavorano, hanno quasi sempre una casa e quasi sempre sono nuclei famigliari completi. Le donne lavorano al servizio di moltissime famiglie della zona, i figli vanno agli asili, gli uomini in cantiere. Tutto va bene, fino a quandoi essi chiedono di ritrovarsi a pregare?

    Proprio per questo la campagna di odio nei confronti della Moschea e drammaticamente significativa, perchè non poggia su un reale disagio ma solo sul presunto sentito dire. E solo per la paura di qualcosa che non si sa, visto che questa gente già fa parte della comunità.

    Se invece di una moschea il comune di Colle avesse deciso di fare una chiesa Greco-ortodossa, ho ragione di credere che nessuno avrebbe fatto obiezione.

    Dobbiamo certamente ringraziare la micidiale campagna mediatica che da qualche anno a questa parte associa ogni evento criminale italiano agli extracomunitari, meglio ancora se musulmani.

    I fatti degli ultimi giorni sono solo l'ultima conferma.

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  4. Su Cofferati, Bado, sono d'accordo in parte. Chi conosce Bologna sa che c'era un vero problema. La città veniva troppo malinterpretata, sembrava più la terra di nessuno che la terra di qualcosa che sapesse di libertà. C'erano strade devastate da orde impazzite. Vomito ovunque, bottiglie, siringhe, spaccio, gente che si sparava in vena seduta sul marciapiede. Ho visto passare una tedesca cicciona, nuda, in bicicletta, a notte fonda, insultata con cori da stadio. A rischio. Apprezzo la suadenza del mito di Sodoma, ma Gomorra no, è troppo.

    Non era molto di sinistra qualla roba lì. Sullo sgombero notturno so poco, so però che gli sgombrati sono stati ricollocati in situazioni più decenti. Non faccio il tifo per gli sgomberi degli abusivi nella Valle dei Templi per poi difendere gli abusivi di altre valli o litorali, o lungofiume. Mi interessa la cultura che sottende un'azione. E la cultura di Cofferati non è quella di uno sceriffo del west, dài. Dirlo, è farna una caricatura sterile.


    Mai sterile come l'opinione di chi paragona una moschea a una discarica. Meglio che resti anonimo, sì.

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  5. Se posso inserirmi nel dibattito, da bolognese, darei volentieri il mio contributo. Le baracche sgomberate, se si parla di quelle dell'anno scorso, erano a ridosso del fiume reno. Se per una pioggia in più ci fossero stati degli incidenti, si sarebbe comunque gridato allo scandalo. Le persone sgombrate, in regola con i permessi (minima percentuale) sono state alloggiate in una struttura più che dignitosa (ex clinica privata), praticamente distrutta nel giro di qualche mese. Ora, io Cofferati l'ho votato e probabilmente lo rifarei, seppure non ne condivida appieno le linee di comportamento (specie nella mancanza di dialogo con i cittadini). Bologna resta una città di vocazione tollerante e accogliente, ma oggettivamente affogata da problemi tangibili (viabilità, alloggi, microcriminalità) difficilmente risolvibili sia a destra che a sinistra. Certo che si parla sempre di ciò che non va, e si tralascia quel che funziona. E, da cittadina, a me pare non sia poco.

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  6. vivo in un paese di provincia e le persone di origine straniera sono abbastanza ben inserite, forse è più facile in una piccola comunità, ma per i loro figli non è facile sentire salde le loro radici, sono disorientati...

    mi è piaciuto moltissimo il tuo post, Lorenzo

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  7. Non credo affatto che Cofferati sia un cretino o tutto di un colpo sia passato dall'altra parte.

    Penso che abbia sbagliato, tutto qui.

    Sulla decisione della Giunta Cofferati nel caso dell sgombero notturno delle baracche, continuo ad essere in netto dissenso.

    Perchè anche il modo di fare le cose è importante.

    Era ovvio che dopo uno sgombero fatto in quel modo, e in piu da Cofferati proprio perchè è Cofferati, i mezzi di comunicazione avrebbero evidenziato solo la prima parte dell'operazione.

    Penso che si poteva fare diversamente.

    Se la più importante istituzione cittadina arriva con le ruspe alle baracche, può anche succedere che parecchi piani piu giù ( anche culturalmente) qualche idiota prepari le molotov.

    In questa fase cosi delicata, ogni azione va valutata con estrema attenzione.

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  8. Ben "inserita" Median. Grazie per la tua precisa testimonianza bolugnèisa. Solo tu puoi sapere quanto Cofferati sia stato deludente sul fronte "cittadinanza attiva". Per il resto, mi sembra si sia sintonizzato bene con la bolognesità profonda, che è tollerante ma anche conservatrice, sperimentatrice, ma poco propensa ad una libertarietà scriteriata. E molto, molto curiale. Come il vecchio PCI, d'altronde. ;)


    Purtroppo, Yzma, anche Erba è un paese di provincia dove le cose appaiono tranquille. Ma, sotto sotto.

    Se poi Mentana confeziona un putridume mediatico come quello di ieri sera con Azouz, buonanotte… :(


    Bado. Le baraccopoli sono più bersagliabili da molotov rispetto a moderni complessi abitativi. Se si può provvedere…

    Davvero, a volte, il fine giustifica i mezzi. Comunque, sui mezzi e le procedure di quello sgombero so poco. Per cui mi taccio.

    Dico solo che "legge e ordine" sono declinabili anche a sinistra. Certo, solo se accompagnati da partecipazione e cultura della responsabilità. In questo senso mi piacerebbe capire meglio il "cofferatismo".

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  9. Erba, Novi Ligure...e vi ricordate Pietro Maso che fece fuori i genitori per l'eredità? Abitava in un paesino in provincia di Verona.

    E' proprio nella piccola provincia italiana dove tutti si conoscono che sono esplosi i drammi più grossi.

    Ricordo "qualcuno" in televisione da Santoro che provava a segnalare questa cosa all'allora ministro padano, Pagliarini.

    Sono passati un po di anni ma il fenomeno si è ulteriormente allargato.

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  10. Ti ricordi come mi minacciarono, durante la pubblicità? "Stai attento. Guarda che ti mandiamo le camice verdi!"


    Bei tempi! ;)

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  11. Comunque scusa, l'idea di chiudere le frontiere è fantastica...

    erika

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  12. Condivido il tuo approccio alla povertà, Erika e stimo il tuo impegno sul campo. Ti sei persa qualcosa, negli anni, ma anch'io mi sono sporcato le mani qualche volta.


    Non ho fatto un discorso sui nomadi e sugli sgomberi in generis. Ma su un fatto specifico.


    Non sono sicuro che a Bologna abbiano sgombrato dei "nomadi" convenzionalmente intesi. Ma non c'entra.

    Da quello che ho letto, lì sono state migliorate le condizioni di quelli che vivevano a 2 metri dall'acqua, in mezzo ai topi.


    E' un modo di agire diessino? Allora, sì, lo sono.

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  13. Da quel che ho capito dobbiamo smettere di pensare che certi gesti li compiono dei soggetti "deviati" o "disturbati mentalmente". Sono persone normali, come noi, che agiscono razionalmente. La strage di Erba è stata premeditata, non è stato un momento di follia, mettiamocelo in testa. I discorsi dei due assassini si sentono in giro. La distanza tra il dire e il fare può essere più breve di quanto si creda...

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  14. Ahi ahi ahi, te sei scocciato....

    Guarda che lo so che stiamo dalla stessa parte, si fa per discutere, aggiungere carne al fuoco... un po' di cose che conosco di persona fanno bene, no? o bisogna solo elucubrare? lo so che non sei un borghese perbenista come mia madre... mi faceva ridere la consonanza di espressioni... e poi il baffetto ieri sera a ballarò è piaciuto anche a me.. come gode sadicamente adesso che ha la sua poltronissima... è bravino anche lui... sempre meglio lui cofferati e veltroni che il millantatore, certo... e pure Fassino, soprattutto nell'imitazione di Marcoré a Parla con me, che mi ha fatto davvero morire... e poi mica parlo solo di nomadi, i baraccati sono tutti, i rumeni nelle baracche si pensa che sono tutti zingari, ma non è così sono tutti mischiati, tutti insieme, x questo dico che dalla Romania c'è una emorragia di gente disperata... Dai su, nun te scoccià, che se non ti eri sporcato le mani certo non avevi la sensibilità di fare questo blog... e di avere amici come me... che sugli zingari stanno sempre a rompere le palle, xchè da destra a sinistra sono tutti rassegnati...

    e poi ricordati don Milani a Pipetta: "quel giorno io ti tradirò". Un testo che mi riecheggia in testa vedendoti così piccato... Cofferati l'ha fatta grossa, non credere a quel che ti dicono, li sgomberano da una parte per far vedere che hanno fatto qualcosa, li hanno anche salvati dal fiume, poi posto che non vengono soppressi, risbucano da un'altra parte... o ne arrivano altri... e non si può ributtare a mare la gente, nè far finta di non sapere che chi sta qui dall'africa ne ha lasciati 100 nel deserto, e 50 in fondo al mare... Non posso stare dalla parte di nessuno che non mi faccia i campi o le case x chi è meno uguale degli altri... Non è facile... ma è dolorosamente così... Erika

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  15. Radiofax. Evocativo il titolo di un bellissimo saggio: "I buoni lo sognano, i cattivi lo fanno".


    Nun me so scocciato, Erika. Per niente. E' un periodo che non metto faccine, tutto qui. E, sì, penso che in fondo tu abbia ragione.

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  16. Matrix ieri notte:

    Il "buon" chicco e alcuni dei suoi fedeli collaboratori si aggirano per Erba a chiedere alla "solita" gente le "solite" domande ottenendo le "solite" risposte... "si ma qualcosa c'entra anche lui".. e blah e blah.. se il problema e' la poverta' perche' non prendersela con chi sarebbe in grado di "micro-risolverla", ovvero: quanti di quei ben pensanti sono piccoli padroni? Professionisti e altro che possono offrire lavori (anche quelli che noi Italiani non facciamo piu' da tempo, dio che orrore!!!).

    Maio mi chiedo se noi ricchi non possiamo aiutare loro poveri chi puo' farlo? Sembra una questione infantile e rozza ma trovo che sia uno dei noccioli!!! Finche il padrone non si fida dello schiavo non lo comprera' mai!!!!!!!!

    Giacomo

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  17. Slavoj Zizek è un pensatore immenso. Non dice mai niente di banale. Prova a leggere 'sto estratto:


    "Domanda: Nel saggio "Ein Plädoyer für die Intoleranz" lei parla di falsa tolleranza del multiculturalismo. Meglio allora essere apertamente intolleranti?


    Risposta: No. Il mio problema con la tolleranza attiene a quel che lascia fuori. Il topico della tolleranza multiculturalista esclude una serie di domande che non vengono più poste. Il multiculturalismo cambia impercettibilmente le questioni, le depoliticizza, trasforma le lotte politiche in problemi di tolleranza culturale. Come dire: siamo razzisti perché non riusciamo a tollerare la diversità degli altri e li odiamo perché non sappiamo confrontarci con la diversità che è dentro di noi. La soluzione multiculturale è quella di intraprendere un "self discovery voyage": questa è depoliticizzazione. Oggi tolleranza equivale al diritto di narrazione. E' una sorta di darwinismo sociale, ogni minoranza - gay, lesbiche... - ha il diritto di raccontare la propria storia, ma la questione della verità resta sospesa. Se reclami il diritto di dire la verità sei accusato di logocentrismo. Mi oppongo a certa etica tollerante e liberale, basata sulla depoliticizzazione. Deploro che il multiculturalismo non riesca ad essere più radicale. Quando capisco se ho buone relazioni con un membro di un altro gruppo etnico? Quando si rompono le barriere. Certo non quando tratto l'altro con rispetto, ma quando iniziamo a raccontarci storielle sporche. La versione standard della tolleranza multiculturalista è segretamente razzista."

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  18. Faccio l'ultimo intervento poi la pianto, giuro. Per mia esperienza posso testimoniare che a Bologna si può andare in giro tranquillamente (io ci vado da quarant'anni - e tutte le persone che conosco ci vanno, per dire - e sono ancora viva :)) E per giunta abito al Pilastro, tristemente noto per altri fatti. Certo, come in tutte le città medio/grandi, magari è meglio evitare di girare da soli, di sera, con pellicce o oggetti di valore in vista, in (poche, devo dire) zone a rischio. Sulla vicenda baracche/Cofferati temo non ci sia da dire nulla di più, tanto penso che chi ha le sue convinzioni se le tenga, in merito alla legittimità e al modalità dell'intervento (ho sentito diverse campane, ma come tanti io non ho assistito personalmente e quindi non posso dire con certezza come sia avvenuta). Ribadisco comunque che ho seguito da vicino la vicenda "sbaraccati", poichè la struttura in cui sono stati trasferiti gli immigrati è di fronte a casa di mia madre. Se in zona "baracche" c'era l'esasperazione (civile o incivile) dei residenti per questioni di convivenza, intolleranza e ordine pubblico, con il trasferimento coatto si è semplicemente trasferito anche il problema, nel senso che, nonostante il quartiere si sia adoperato per tutta una serie di servizi pro-sfollati, (scuola bus per i bambini, imprese di pulizie per la manutenzione, tutto gratis eh) nel giro di un paio di mesi la struttura è stata semi distrutta, a scuola non s'è mai visto un bambino, e i furtarelli sono aumentati pare dell'80%. Non è questione di Cofferati, Guazzaloca, VItali o Padreterno. CI son culture profondamente diverse, spesso incompatibili, ed emergenze sociali contingenti. E devo ancora vedere chi ha la bacchetta magica per risolverle, ds o altri.

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