Un tanto al chilo
"Il kilogrammo ufficiale (unica tra le unità di misura definita in relazione a un manufatto e non a una proprietà fisica), custodito a Parigi al Bureau International des Poids et Mesures di Sèvres, non è più quello di una volta e pesa 50 microgrammi in meno."
Questa notizia mi diverte tantissimo.
"La massa standard fu creata nel 1875 ed è costituita da un cilindro retto a base circolare di 39 mm di altezza e diametro, composto da una lega di platino e iridio. Esistono altri prototipi nazionali che ogni 10 anni vengono confrontati con l’originale. Tutti gli esemplari sono identici e conservati nelle stesse condizioni, con una scrupolosa prudenza nell’esporli alla luce o a qualsiasi variabile esterna. Eppure le Grand Kilo ufficiale sta perdendo peso e nessuno sa spiegarsi il perché."
Perché non considerare l'ipotesi che abbia "ragione" il prototipo? Destino vuole, forse, che il chilo standard diminuisca. E come l'hanno fatta 'sta misurazione? Equiparando le Grand Kilo a un altro prototipo di chilo? Usando una bilancia tarata su quale dei due? Il secondo? Ma se le Grand Kilo è il primo, non può darsi che sia stato il secondo ad aumentare di peso, anziché il primo a diminuire? Contrazione, espansione, identità. Siamo a livelli di logica aristotelica.
Insomma, cos'è un chilo? Un rapporto, una proporzione, un oggetto, un'idea?
Pensate a quanta roba ruota intorno a questa entità volubile. Dalle frustrazioni dietetiche occidentali, alle diete forzate africane. E poi i bagagli, gli scontrini alle casse, i grandi scambi internazionali.
Proviamo a fiutare il complotto politico. Dall'America arrivano segnali di recessione. Le borse scricchiolano, si riparla di inflazione. Crescono i beni primari: pane, carne. Quelli che si misurano a chili. Non sarà che il mitico "tardo capitalismo decadente" ha studiato un rimedio diabolico? Me li figuro, di notte, tutti vestiti da pinguini, col cilindro, grassi e sudati. Tutti col phon acceso, raccolti intorno a le Grand Kilo. – Dài, dài!… – e giù a riscaldare il cilindro di platino e iridio. Così diminuisce, perde peso, e si da la scossa alla bilancia commerciale. Geniali!
Intanto anche le Grand Kilo della politica italiana perde peso. Altri prototipi lo minacciano da ogni dove. Ieri ho sbirciato "Le Iene". Ormai il politico è visto come una macchietta, un povero idiota miliardario che spende tutta la sua vita ad autoperpetuarsi riempiendosi di privilegi. Qualcuno parla di cancro della democrazia, altri arrivano alle minacce di spaccare denti. Cresce la voglia di assalto al palazzo d'inverno. Le Grand Kilo prova a difendersi, con molte ragioni. Alcune cristalline. Però, leggendo la voci tumultuanti dei nuovi prototipi - o meglio, del tumulto che si stringe intorno ai nuovi prototipi - si coglie una richiesta di fondo. Che non è eludibile. La voglia di felicità, di esserci. Pesare.
Scalfari ne fa una questione di forma talmente sbagliata da svilire il contenuto. Ma scrive l'editoriale talmente male, senza neanche rileggersi, che mi viene da rispondergli "da che pulpito".
Forma/contenuto. Già. Autorevolezza, peso. Ecco qui, peso. Pesare bene le cose.
Dài, le Grand Kilo, mangia, nutriti. Li facciamo fuori 'sti prototipi.
Bastano 50 microgrammi, 50 microgrammi di umiltà, passione e intelligenza.
Dài, vecchio, dài.
Ralph Goings, "One Eleven Dinner"
"Coffee Shop Still Life"
"Creamer Close Up"
Questa notizia mi diverte tantissimo.
"La massa standard fu creata nel 1875 ed è costituita da un cilindro retto a base circolare di 39 mm di altezza e diametro, composto da una lega di platino e iridio. Esistono altri prototipi nazionali che ogni 10 anni vengono confrontati con l’originale. Tutti gli esemplari sono identici e conservati nelle stesse condizioni, con una scrupolosa prudenza nell’esporli alla luce o a qualsiasi variabile esterna. Eppure le Grand Kilo ufficiale sta perdendo peso e nessuno sa spiegarsi il perché."
Perché non considerare l'ipotesi che abbia "ragione" il prototipo? Destino vuole, forse, che il chilo standard diminuisca. E come l'hanno fatta 'sta misurazione? Equiparando le Grand Kilo a un altro prototipo di chilo? Usando una bilancia tarata su quale dei due? Il secondo? Ma se le Grand Kilo è il primo, non può darsi che sia stato il secondo ad aumentare di peso, anziché il primo a diminuire? Contrazione, espansione, identità. Siamo a livelli di logica aristotelica.
Insomma, cos'è un chilo? Un rapporto, una proporzione, un oggetto, un'idea?
Pensate a quanta roba ruota intorno a questa entità volubile. Dalle frustrazioni dietetiche occidentali, alle diete forzate africane. E poi i bagagli, gli scontrini alle casse, i grandi scambi internazionali.
Proviamo a fiutare il complotto politico. Dall'America arrivano segnali di recessione. Le borse scricchiolano, si riparla di inflazione. Crescono i beni primari: pane, carne. Quelli che si misurano a chili. Non sarà che il mitico "tardo capitalismo decadente" ha studiato un rimedio diabolico? Me li figuro, di notte, tutti vestiti da pinguini, col cilindro, grassi e sudati. Tutti col phon acceso, raccolti intorno a le Grand Kilo. – Dài, dài!… – e giù a riscaldare il cilindro di platino e iridio. Così diminuisce, perde peso, e si da la scossa alla bilancia commerciale. Geniali!
Intanto anche le Grand Kilo della politica italiana perde peso. Altri prototipi lo minacciano da ogni dove. Ieri ho sbirciato "Le Iene". Ormai il politico è visto come una macchietta, un povero idiota miliardario che spende tutta la sua vita ad autoperpetuarsi riempiendosi di privilegi. Qualcuno parla di cancro della democrazia, altri arrivano alle minacce di spaccare denti. Cresce la voglia di assalto al palazzo d'inverno. Le Grand Kilo prova a difendersi, con molte ragioni. Alcune cristalline. Però, leggendo la voci tumultuanti dei nuovi prototipi - o meglio, del tumulto che si stringe intorno ai nuovi prototipi - si coglie una richiesta di fondo. Che non è eludibile. La voglia di felicità, di esserci. Pesare.
Scalfari ne fa una questione di forma talmente sbagliata da svilire il contenuto. Ma scrive l'editoriale talmente male, senza neanche rileggersi, che mi viene da rispondergli "da che pulpito".
Forma/contenuto. Già. Autorevolezza, peso. Ecco qui, peso. Pesare bene le cose.
Dài, le Grand Kilo, mangia, nutriti. Li facciamo fuori 'sti prototipi.
Bastano 50 microgrammi, 50 microgrammi di umiltà, passione e intelligenza.
Dài, vecchio, dài.
Ralph Goings, "One Eleven Dinner"
"Coffee Shop Still Life"
"Creamer Close Up"
A furia di perder peso, il Gran Kilo della politica italiana potrebbe divenire un caso per Kilo Ha Visto...
RispondiEliminaScherzi a parte, in realta' si rischia di confondere il Peso con la Massa (in realta' il Kilo del bureau parigino e' una misura di massa).
E se alla fine, dopo aver sfasciato il sistema dei partiti, dovesse essere proprio la Massa (o le Masse) a perdere...?
Non lo so..ma ci penso.
Saluti
Insomma, Parigi val ben una massa. O una messa, col messia, qualunque sia.
RispondiEliminaTipica mente i tali co.
Se è per questo, una delle motivazioni dello sdegno per l'autostop chiesto da Mastella sull'aereo con cui Rutelli è andato al Gran Premio di F1, è che Mastella "pesa" e quindi non è vero che è andato "gratis". Per colpa del suo peso l'aereo ha consumato più carburante.
RispondiEliminaDobbiamo essere sinceri: ci fosse andato Fassino avrebbe fatto meno scandalo.
Ciao Lorenzo,
RispondiEliminavado tre giorni in beauty farm. Spero di perdere un chilo.
Non sono off topic, vero?
Oddio quanto mi diverte sto post.
RispondiEliminaSarà che ci devo per forza ridere, che i miei chili col cavolo che perdono un microgrammo!
Certo, probabilmente se pensassi più spesso che tutto è relativo e che è "solo" colpa della bilancia, avrei pure risparmiato i soldi della parcella della dietologa!
E a parte tutto sì... di fondo c'è un bisogno della massa, delle masse!
Esserci, contare, essere ascoltati, pesare!
Io peso, eccheccavolo!
50 microgrammi di umiltà, passione e intelligenza
RispondiEliminamerce rarissima
(che spunto originale per fare delle riflessioni lucide e provocatorie)
un saluto