Molle

Un tempo, aprivi un fumetto, di qualsiasi parte del mondo, e io forse sapevo riconoscerti il disegnatore. Sapevo come inquadrava dal basso Gene Colan, la plasticità di Steve Ditko, il crepitio di energia di Jack Kirby, l'espressività cinematografica di Milazzo, come disegnava i carri Callegari, la neve di Pratt, e le macchine west di Rodolfo Cimino, la fantasia di Bottaro, tutti i valvolinici italiani, i mondi onirici francesi. Era ben prima che una manciata di "moderni" piallassero lo stile di quasi tutti. Era prima delle tavolette grafiche, di Quentin Tarantino al cinema. Anche le automobili avevano ognuna il suo stile, e un suo particolare "molleggio". Mi piaceva testare le sospensioni a balestra, quelle elicoidali, quelle idropneumatiche. Adoravo le Citroën. La Diane, la 2Cv, la Ami8, sembravano un'altalena, la GS, la DS, la CX le accendevi e si alzavano come per magia. Ieri con i bambini abbiamo provato a schiacciare il cofano delle auto moderne posteggiate. Non hanno più il cofano, né differenze, non hanno più molleggi. Non sono più auto. Uno ci ha guardati male. Ho detto: "Bimbi, trovatevi un altro passatempo, qui ci arrestano!…"

Commenti

Post popolari in questo blog

Vanessa

Has Fidanken!

Stagecoach