Immigrant song

Sto asciugandomi i capelli, dopo la nuotata. Lui passa con una chiave inglese, sorrido e gli dico: "Com'è che si dice? Ecuadoreño no, vero?"
Lui mi guarda, ride. "No, es como un insulto!"
"Ah, sì, ecuadoriano."
"Ecuatoriano."
"Con la 't'?!…", gli rispondo perplesso.
"Si, la 't' al posto della 'd', intiendes?". Si siede vicino a me, ha voglia di parlare. "Come ti va?", gli dico. "Stamattina è arrivata la foto di mia figlia.". Mi mostra il cellulare, accompagnandolo col suo sguardo dolce e dimesso. Una bella donna tiene in braccio una bella bimba. "Ha due anni e mezzo, ma io non l'ho mai vista."
"Mai?!", sbotto. Si spegne il phon. "Da quanto sei in Italia?". "Tre anni a maggio". Ha gli occhi lucidi, mi mostra un'altra foto. Ai primi due soggetti si aggiunge un bimbo, più grande. "Questo l'ho conosciuto, adesso ha cinque anni…".
Mi guarda e mi dice, "Tu cosa voti?". Rispondo e gli si illuminano gli occhi. "Forse, se vince, la mia situazione può cambiare".
Basta poco per riappassionarsi a cose che sembrano squallide e lontane, tipo la campagna elettorale.
Basta un esempio in carne e ossa, e sguardo dolce.
Usciamo, mi faccio raccontare. Classica
storia. Ventisette anni, senza documenti, senza permesso di soggiorno, lavoro in nero sottopagato. Il suo datore non lo regolarizza, ma forse c'ha messo una buona parola coi carabinieri del posto. "Sanno che sono un bravo ragazzo, mi lasciano stare."
Gli consiglio un mio amico sindacalista di Piacenza, ma lui non può viaggiare, ha paura. "Per i controlli?"
"Sì, mio fratello l'hanno già espulso."
Non gli chiedo dove, come e quando. "Mi sveglio alle cinque, per essere qui alle sei". Abita dall'altra parte della città, ma dovrà sloggiare, trecento d'affitto per lui è troppo. "Prendo la metropolitana e il treno. A quell'ora non controllano…"
Poi telefoniamo al mio amico, che gli da un po' di dritte.
Alla fine gli consiglio di farsi coraggio, di farsi valere. Se ha bisogno, io sono in giro.
Poco dopo, ripensandoci, il panino mi va per traverso. Cosa penserei io, se fossi solo, braccato, sradicato. Ti spacchi la schiena, tiri la cinghia, non conosci tua figlia. E uno viene a dirti di farti valere?
Mah…

La prossima volta ti lascio il mio numero, non quello del sindacalista.
Te lo devo, e
cuatoriano.




Patricia Chidlaw, “Interior at Phillipe’s,” 2004, 28 x 28”






 

Commenti

  1. ho paura che sia un illusione quella della salvezza rappresentata dal risultato elettorale, specialmente dopo aver sentito il bolognese lanciarsi in una "silviata" come quella dei soldi alle famiglie con bambini... dopo aver sfottuto il nanetto pelato per i 500 euro dell'anno scorso ha pensato bene di rilanciare e di offrirne quanti? 1.500 2.000? boh... mi sa che siamo fottuti in ogni modo, male minore solo male minore. speri che un governo differente abbia il coraggio di dire cosa sono davvero i carabinieri o la polizia? pensi che non ci rifileranno ancora il serial con l'appuntato di turno? dov'era montalbano a genova nel 2001? o peggio a napoli? faranno pagare l'ici anche ai preti? o anche loro cavalcheranno la fola della sicurezza e continueranno ad aizzarci contro chi ha meno diritti? guarda che tutte le volte che vado a votare mi tremano le vene dei polsi e mi riprometto che basta è l'ultima volta e poi si fottano non mi avranno come complice, ma tutte le volte ci ricasco... acc... dannazz... malediz...

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  2. beh e perchè mi fa anonimo 'sto canchero? non bisogna infilare il nome nella finestrella li per aria? boh! mi comprerò "blog for dummies"

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  3. Beh, intanto comincia col firmarti nel commento, mio disgustatuccio amico!


    Sui programmi politici (che non era ASSOLUTAMENTE l'oggetto del mio post), però, permettimi, un pochino pochettino di confusionuccia la fai. Leggi bene… :)


    Flanders

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  4. ah ah hai ragione, solo che mi si è chiusa la vena quando ho visto il link del pestaggio e ho vomitato tutto quello che mi stava sullo stomaco in quel momento, beh almeno ho avuto la lucidità di non lamentarmi per il maltempo ;)


    mutations

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  5. Anche io ho fatto la stessa riflessione quando ho conosciuto la badante rumena 24enne della mia nonna. Paese e lingua sconosciuti, sdradicata dalla sua famiglia, con il permesso di soggiorno scaduto, sempre in allerta quando esce di casa... Va beh, zii stronzi che per non spendere 2 lire in più, la tengono in nero. Farsi valere... una parola!

    Il video del pestaggio è, come sempre, agghiacciante. A prescindere dalle colpe di quell'uomo, trovo ignobili certi comportamenti adottati dalle forze... dell'ORDINE.

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  6. Il racconto è molto bello, soprattutto perché è vero. Comunque è sempre meglio il tuo "fatti valere", rispetto ad altri atteggiamenti più o meno apertamente razzisti. Il pestaggio del video è solo un eccesso ma io temo, forse, di più i livelli "intermedi".

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  7. Rugiada, radiofax. Siamo appena stati denunciati da Amnesty perchè 'deteniamo' dei minorenni nei Cpt. Per la strada, in casa, negli stadi stiamo diventando come i cittadini bianchi di 'Missisipi Burning', anche il linguaggio di molti nostri politici sta acquistando la viscida doppiezza di quei Ku-Klux-Klan in doppiopetto. Tutto un coro di ''io non sono razzista, ma...''

    Italiani, ex-brava gente. Ieri una guardia giurata ha sparato a un altro marocchino che stava rientrando in casa.

    Grazie all'islamofobia dilagante e sapientemente indotta, il clima si fa teso.


    Ma quello che più preoccupa è l'atteggiamento dei media. Se non ci fosse stato internet, quel pestaggio in tivù non lo vedevamo. Com'è possibile, per la miseria? Quello subito da Rodney King in Usa l'hanno visto, ed è anche costato caro.


    Il prezzo della libertà.

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  8. già pensavo anch'io al fatto che, nonostante tutto, gli americani hanno trasmesso il pestaggio di rodney king. è anche vero che probabilmente hanno pensato che uno scoop è comunque redditizio e perchè farsi scappare la possibilità di aumentare lo share? però meglio di niente, giacchè da noi non si riesce ad ottenere un po' di verità nemmeno a scopo di lucro.

    comunque un inciso: italiani mai stati brava gente... rispetto a quelli che abbiamo internati, sterminati nei campi di concentramento (e non ci si stupisca se i libici hanno l'incazzatura facile con noi a prescindere dalle t-shirt padane) ed ipritati nel secolo scorso i nostri sventurati contemporanei di carnagione scura possono ancora ritenersi fortunati in quanto non ci siamo ancora mostrati al meglio delle nostre capacità repressive... sob...

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  9. A me è bastato leggere sul piu importante quotidiano nazionale i commenti sul caso Calderoli. Da Galli della Loggia su su ( o giu giu) fino a Magdi Allam, sul principale quotidiano italiano fioccavano i distinguo e appunto le doppiezze. "Eccesso di scuse" titolo del commento a firma Magdi Allam.

    Non ci si deve stupire poi che certi fatti passano sotto una coltre di cosidetta normalità.

    L'unico commento veramente centrato sul caso Calderoli e su tutta la questione delle vignette e di quello che sta succedendo, l'ho letto udite udite su Famiglia Cristiana.

    Un articolo perfetto, che sottolinea con precisione responsabilità e vie di uscita da questa fase.

    E che , finalmente, evidenzia a chiare lettere le banalità dei dirigenti della Lega ( e dei loro alleati) che da una parte rivendicano l'orgoglio cristiano e dall'altro si sposano con riti celtici ( robe da matti) in assoluto contrasto con la dottrina cattolica.

    Nel quadro attuale delle esternazioni della Chiesa e del suo principale portavoce, questo articolo della piu letta rivista cattolica, restituisce un po di verità. Grazie.

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  10. Vicenda davvero triste, la sua, che dovrebbe fungere da insegnamento, vista la sua dignità (e l'indegnità di alcuni). Una volta eravamo così anche noi, poi col tempo ci siamo dati una verniciata di benessere e ora abbiamo al governo gentaglia della peggior specie che non ricorda più nemmeno le basi minime dell'accoglienza dell'ospite.

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  11. Mutation. Ho avuto la fortuna di conoscere Angelo del Boca. I somali ricordano bene il nostro gas.


    Bado. Anche Andreotti all'Infedele ha dato prova di grande laicità ed equilibrio. Io non cederò mai al 'si stava meglio quando si stava peggio'. Però, la tentazione... ;)


    Todomodo. Il film (o libro) a cui hai ispirato il tuo nickname parlava di una strana epidemia tra la gente. E il potere si ritirava in convento, per difendersi, per decidere...


    Stamattina Pannella citava 'La Peste' di Camus e Vladimir Luxuria 'Cuore di Tenebra' di Conrad. In mezzo a loro, spaesata, la Santanchè, che non vedeva l'ora che arrivasse l'estate per fare quattro salti al 'Billionaire'.


    Tra parentesi, ho scoperto una cosa allucinante, che forse merita un post...

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  12. Una volta, ormai una decina di anni fa, mi arrabbiai con un poliziotto che strattonava e trascinava in un angolo una ragazzetta zingara, accusata evidentemente di qualche furto o tentato furto. Mentre dicevo al poliziotto “guardi che è una bambina, non la può picchiare!” una passante (donna) ha pensato di dover mettere bocca dicendomi, “Ma lascia perdere, quelli non sono bambini!”

    Mi è sempre rimasto impresso: con certe persone si può negare l’evidente appartenenza alla mia stessa razza, la razza umana. Non tutti i bambini sono bambini. non tutti gli uomini sono tali. Cioè alcuni non sono fatti delle mie stesse ossa, le botte non le sentono come le sentirebbe mio fratello, mia nipote, mio padre. Per loro non bisogna sottilizzare con i diritti, con l’idea che esiste una legge per reprimere i crimini, che non deve essere accompagnata da percosse “dissuasive”.

    Nella solidarietà della gente con i carabinieri di Sassuolo vedo lo stesso atteggiamento, e credo sia qualcosa di molto rischioso. Non si può negare l’umanità di una persona, e la disumanità di un gesto repressivo eccessivo e violento, nemmeno di fronte ad un efferato criminale. A tale categoria non mi sembra peraltro appartengano né una dodicenne slava, ma nata a Roma in mezzo all’immondizia di Casilino 700, che non è andata a scuola, che non sa ne l’italiano ne lo slavo, nè un uomo del Marocco, sradicato dalla sua terra, che ha cominciato a bere e si è messo contro i convincimenti religiosi imparati nella sua terra, diventato mezzo matto per la povertà, il freddo, la miseria.

    Trovo tutto questo davvero pericoloso. Sui Diritti Umani mancano parole chiare. Riguardo agli immigrati, né vedo parecchi di diritti violati. A Roma ne abbiamo esempi continui. Ci raccontano storie allucinanti. E il dramma è che la gente si abitua a tutto questo. Perché non si levano che poche voci isolate.

    Lorenzo, non gli hai detto solo una parola. Innanzitutto una parola è un ponte di umanità, è una stretta di mano, è dire io sono uomo come te, è una forma di rispetto. E poi hai anche coinvolto un altro, un sindacalista, per cercare di aiutarlo. Questa è solidarietà, e credo sia un valore supremo, da riscoprire. Insomma, non hai lasciato le cose come stavano prima. Ti sei fermato. Non sei andato per la tua strada. E questo è l’unico modo che conosco per cambiare il mondo.

    Un abbraccio,

    Erika

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  13. Condivido ogni sillaba, Erika.


    Però m'interessa anche il ragionamento ribaltato, che rappresenta un secondo 'vuoto'.

    Quando due come noi vedono un carabiniere di 120 kg saltare a piè pari su un uomo nudo e inerte, psicologicamente tendiamo a escluderlo dal consorzio umano. Per noi, istintivamente, quello diventa un corpo estraneo. Così come i firmatari di Sassuolo, quella vecchietta che citavi e reazioni simili...


    Un'altra versione sottilmente negativa della mitica 'reciprocità'. Forse esiste un altro modo per cambiare il mondo. Non andare per la nostra strada, fermarsi. E parlare con gli stronzi, trovare le giuste parole.


    La 'cura Ludovico' di Arancia Meccanica era un'intuizione parossistica ma geniale. Io credo che la bacchetta magica starebbe nella variazione del concetto sanzionatorio.

    Quel carabiniere dovrebbe essere costretto a portare cibo e conforto a un campo rom per qualche mese, adattandogli una bella roulotte tutta sua. Poi può tornare in servizio. Parossistico ma interessante, no?


    La mia personale concezione del concetto di 'reciprocità' (alla base anche di pene e sanzioni) porterebbe addirittura all'abolizione dell'idea tradizionale delle cerceri. Ma qui si entra nell'utopia. Roba che ti tirano le uova!


    :)

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  14. No, hai ragione, bisogna parlare, e far capire. Non bisogna solo dire che quello è una bestia, e non fare altro. Innanzitutto lo è diventato, e anche perchè non ha sentito un altro discorso. Cioè ci vuole chi parli ad alta voce, e questo magari dovrebbe farlo anche chi ci rappresenta, dico rispetto ai diritti dell'uomo su cui troppo spesso si transige . E poi però noi tutti. E poi far vedere le cose in modo diverso da come le pensa la gente. Per dire: non c'è solo quello che tu vedi o ti fanno vedere.

    Domenica ho sfilato al carnevale del Tiburtino, un nuovo mega evento di Roma, recupero delle tradizioni del Carnevale romano, ecc. ecc... con bambini romani (cioè : italiani, rom, asiatici e africani) del Movimento "Il paese dell'Arcobaleno". C'erano almeno 20.000 persone sulla Tiburtina, quando sono salite sul palco le mie 10 splendide bambine zingare, e hanno fatto balletto bellissimo vestite di tutti i colori su musica di Bregovic, muovendosi come noi non potremmo, e sollevando alla fine un enorme striscione che diceva "aiutiamo l'Africa".

    Poi due bambini, una adolescente italiana e un bambino rom, nato in Ungheria, dialetto romanaccio, 5a elementare, hanno letto qualche brano del nostro manifesto: "siamo ragazzi di tutta la terra, e vogliamo cambiare il mondo. Com'è adesso, non ci piace. (...) Non ci piace vivere in un mondo con la guerra, perchè pure chi ha vinto soffre e ha sempre paura".

    Abbiamo vinto il terzo premio. Ci hanno visto tutti, forse anche quelli che 3 mesi fa, nello stesso quartiere, hanno fatto una manifestazione contro di loro. Forse anche qualcuno che si era trovato dei ragazzini rom dentro casa, e aveva chiamato la polizia. Ma tutti hanno visto una cosa bellissima.

    Stiamo moltiplicando le feste multiculturali, nei quartieri dormitorio. Perchè ci venga il carabiniere di 120 kg, che forse abita li. Ti ricordi Pasolini, quando parlava dei poliziotti e degli studenti di Valle Giulia?

    Il tuo blog va diffuso, insisto.

    E' meglio di Beppe Grillo!

    Erika


    Erika

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  15. fantastica Patricia Chidlaw

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  16. Già. La userò spesso. E anche il vecchio Capa.

    ;)

    RispondiElimina

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