Sole, energia, mare mosso


    I Simpsons. Ieri ho visto la più radicale delle puntate.
Parlava della scoperta dello scheletro di un angelo, e di come tutti in città volessero crederci. In nome dell'angelo si stracceranno i libri di testo e si assalteranno i musei dell'evoluzionismo. Si scoprirà, alla fine, che quello scheletro con le ali era un espediente pubblicitario di un nuovo grande magazzino. Nessuno a Springville rimane deluso più di tanto, attratto dalle luci della grande mall. Anche le vetrine risplendono, auree.
Il sistema in cui viviamo crea la voglia di angeli e veicola l'indignazione.
Margie abbraccia Lisa e torna a casa. ''Sei tu il mio angelo...''
    Intanto in edicola c'è una nuova rivista, LEFT.
A prima vista sembra bella e interessante, e sono contento.

    Leggo sull'Unità un'intervista a Roland Lehoucq, cosmologo e appassionato di fumetti, che si diverte a spiegare con la fisica i poteri dei super eroi.
Il volo di Superman va a energia solare. Clark Kent assorbe neutrini, anche di notte. Il problema è che non gli bastano. Dovrebbe mangiare almeno un milione di hamburger al giorno. Ma per farlo dovrebbe ingurgitarli a super velocità. E come fa a sviluppare la super velocità se non mangia il milione di hamburger? Dalla fisica alla teologia!
    Da giorni ascolto una musica struggente, bellissima. E rifletto su questo tema dei timbri della nuova generazione. Coldplay, Radiohead, Sigur Ros... Fragilità, malinconia. L'amore sottotraccia, lo sguardo di sottecchi. E poi l'esplosione improvvisa, ''Creep'', il bisogno di sgusciarsi. Una ricerca estrema di affetto, tenerezza. Come contrappasso, il sesso anaffettivo. Spesso, uno sballo senza rete, ciondolante. Ecco perchè si tesse quell'altra rete, il web appunto.
I linguaggi della nuova generazione. Tanti strumenti, una pioggia di parole poco ascoltata. Parole, tasti, cuccioli precari e potentissimi. Eminem, la canzone sulla figlia.
Quante domande per chi, come me, è a metà in tutto. E vede i suoi coetanei spesso già stanchi e delusi. Ho appena finito una bella discussione sul futuro: i padri, i figli, le donne, i gruppi dirigenti - colpa loro? In che percentuale?
In fondo, stiamo vivendo un merdoso momento magico. Sgusciarsi, esplodere. Succederà.
A Genova, durante il g8, li vidi naufragare in una trappola antica.
Non vedo l'ora di vederli davvero all'opera...
Promessa elettorale?

UN MILIONE DI HAMBURGER AL GIORNO!

Commenti

  1. Hai scordato che sentendo la voce dell'angelo, anche se fasulla, la certezza vacilla. E si cerca la mano rassicurante della mamma.

    Può essere l'istinto animale, la paura, oppure una religiosità repressa, inconscia.

    Ma non so la risposta.

    RispondiElimina
  2. La puntata dei simpson non è niente male, e come sempre quel genio di Matt Groening riesce a creare un cartone animato che va su due piani di lettura, il primo, quello delle avventure cazzute di una famiglia fuori dalla norma, il secondo, quello di una feroce e caustica satira che punta dritta alle ipocrisie della nostra società dei consumi e delle filosofie preconfezionate.

    Creep è uno dei miei pezzi preferiti in assoluto, proprio per questa sua contraddizione interna tra la dolcezza della melodia, la ferocia della chitarra sul ritornello, la tristezza sconsolata del testo. Un capolavoro. E pensa che si narra che il ritornello con la chitarra distorta sia venuto fuori così perché il pezzo al chitarrista Johnny Greenwood proprio non piaceva, e allora aveva cercato di rovinarlo in tutti i modi.. Vero o non vero, resta il fatto che ben pochi brani sanno dare tutte queste sensazioni, TUTTE INSIEME.


    A presto,


    -Doc

    RispondiElimina
  3. Tu sei molto, molto intelligente!

    E.

    RispondiElimina
  4. Seaweeds. Forse io sono più interessato a quella domanda che a quella risposta.


    Doc, vero. E' uno dei pezzi che 'specchia' gli anni novanta. In qualche modo figlio di 'Smell like teen Spirit'. Una cosa interessante è come oggi, nel pop-rock, non si scrivano MAI pezzi legati a eventi.

    Penso a 'Chicago' di Still, Nash & Young, scritto dopo gli scontri davanti alla convention democratica o alle varie 'isole' che generarono deine di canzoni. Eppure gli eventi ci sono. C'è stata Genova, Davos, le due torri, Kyoto, la guerra in Iraq. Molte allusioni, ma a parte il Boss, poca voglia di raccontARE, al di là di raccontaRSI.

    Non a caso, anche i blog hanno questa impronta. Interessante e significativa.


    Erikotta. Grazie, veniamo da una buona scuola! ;)

    RispondiElimina
  5. "Il sistema in cui viviamo crea la voglia di angeli e veicola l'indignazione."


    Poi arriva un giorno come questo, in cui muore Luca Coscioni, e qualcuno si ricorda che di certe malattie alla fine si muore davvero.

    La mia indignazione di oggi, di ieri e di domani, è che in questa campagna elettorale, a parte il continuo ping pong di accuse e contro accuse fra i due Poli, con noi sempre nell'angolo, di tutto si parla fuorchè delle cose che segnano davvero la vita delle persone.


    L'unico diritto alla vita di cui si parla, ancora una volta messi tutti( noi e loro) nell'angolo dal Vaticano, è quello dell'embrione; mentre invece tutti zitti sul diritto alla vita di chi alla vita c'è già arrivato.


    Poi c'è anche una curva di uno stadio, sempre paragonata alla stregua di quelle fasciste, che durante una partita di campionato di serie a espone uno striscione per segnalare il licenziamento di 400 persone da parte una delle piu importanti aziende italiane. 400 famiglie in ginocchio.

    E a Striscia la Notizia, i nuovi dei della satira nazionale, che ogni lunedi fanno vedere gli striscioni degli stadi, di questo neppure l'ombra.

    E nessuno, a due mesi dalle elezioni dice nulla.


    Scusa lo sfogo, ma del merdoso momento magico, non riesco a vedere il magico.


    RispondiElimina
  6. Forse c'è di buono che tutte le cose che elenchi sono in discussione. Una discussione artefatta, asfittica, nauseante finchè vuoi.

    Ma prima non c'era.


    Oggi il mondo sembra in fiamme, ma per la prima volta è mondo. Uno, one.

    Di solito si cita la storiella dell'ideogramma giapponese 'crisi' che si può leggere al contempo come 'opportunità'.


    Non credo sia il momento di scoraggiarsi, senese!


    Zenese

    RispondiElimina
  7. ...Vieni un po' a vedere come te la cavi col karaoke... Potresti diventare il mio mito! Mica roba da nulla eh.


    :-)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Vanessa

Has Fidanken!