Cantalamessa

Vespa, quando vuole, il suo mestiere lo fa bene.
Ieri si parlava del "Codice da Vinci" di Dan Brown.
Problemi, interpretazione, boicottaggio.
Non l'ho letto, non per snobismo ma perchè proprio la materia non mi attira. Neanche Philippe Daverio
, ieri ospite in studio, è andato oltre pagina ventinove. Dan Brown descrive Parigi e i suoi profumi di ortensie, che in realtà si trovano a Nizza. E poi volitivi tenenti di polizia, mentre la gendarmerie parigina è più ricca di ispettori, semmai.
Insomma, da appassionato dei canoni del giallo, che chiedono rigore, Daverio ha desistito. A naso, io manco mi cimento. Interessantissima anche la discussione commercial-teologica. Perchè questo successo? Perché 50 milioni di copie vendute in tutto il mondo? A quali domande questo romanzo è riuscito a rispondere?
Anche qui, il grande Daverio ha esposto alla grande. Nell'Ottocento c'era fame di scienza e nacque anche la fanta-scienza. Oggi c'è grande fame di misticismo e va per la maggiore il para-misticismo.
Poi il tema dell'antipapismo protestante anglossassone. La dietrologia con la quale da sempre si giudica l'Opus Dei. Maria Maddalena e la sessualità di Gesù (indagata anche da Scorsese ne "L'ultima tentazione di Cristo"). Il dogma  del suprematismo maschile, il ruolo della donna. I templari. I testi apocrifi, il rito dell'eucarestia. Come comunicare Gesù oggi.
Tra gli altri ospiti, il fraticello Cantalamessa spiega di come gran parte delle fonti di Dan Brown sono false. Ma Giorello gli replica che anche gran parte delle fonti ecclesiastiche ufficiali sono un po' taroccate.
Avete letto il Codice?
Intanto leggo che hanno scoperto il linguaggio delle scimmie e che Moggi aveva i soldi in Vaticano.
Insomma, dietrologia no. Ma un bel ultras-club "Leonardo da Vinci", vogliamo farlo?

Quel sano gusto ironico di smontare il dogma.




































Mona Lisa di Botero
                 e di Salvador Dalì 



Commenti

  1. porco cane me lo sono perso!


    Tri

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  2. ...attraverso falsi argomenti.

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  3. Siamo a discutere sulle false visioni del mondo...

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  4. Sermau. Non ho capito molto bene a cosa ti riferisci. Libro o reazioni?

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  5. Peccato non aver visto Vespa (!?)...

    Io appartengo a quei 50 milioni di persone che hanno letto il libro.

    Personalmente credo che il suo successo sia dovuto al fatto di aver saputo mescolare e confondere nozioni date per certe con la pura fantasia.

    Non lo considererei nemmeno un giallo, ma un romanzo.

    Poi si sa che sesso e religione sono sempre argomenti che fanno odiens!

    Avendo letto anche "Angeli e demoni", credo che il successo che ha ottenuto Dan Brown sia quello di voler dare una visione di Gesù e della Chiesa più in linea con i tempi moderni. Insomma, dopo secoli di bacchettonaggio, scoprire che Gesù potesse aver avuto una donna, e che per di più questa fosse una ex prostituta, beh... è trendy, no? :-)

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  6. Un Gesù trendy che ha fruttato al Dan 350 milioni di dollari, solo di diritti dal libro!


    Ho visto anche Ferrara impegnato sull'argomento.


    I "teo-con" de no'antri sostengono che il libro rivela la fragilità della fede cattolica, e che nell'Islam revisionismi simili sarebbero passati a fil di spada. Vecchio copione, l'invidia per il nemico.


    Come il solito, tra mistici, para-mistici e post-templari, latita la voce dei laici. L'esegesi biblica è sempre stata improntata al dato di fede, e il dogma è l'unico vero criterio per la scelta e la certificazione di autenticità delle fonti.

    Peccato, perchè in realtà c'è una grande diversificazione di voci e documenti. D'altronde la Chiesa non può che puntare alla "reductio ad unum"!

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  7. Io penso che la maggior parte dei lettori del famigerato "Codice" abbia avuto la sensazione di trovarsi di fronte a grandi rivelazioni, appagando anche un certo narcisismo nel sentirsi partecipi di un segreto che altri non sanno. Il bello è che questi presunti "segreti" si son sempre saputi, dalle presunte nozze tra Gesù e la Maddalena ai Merovingi, passando per le varie teorie del complotto. Nel "Pendolo di Foucault" Umberto Eco ironizzava su questi presunti "iniziati", ipotizzando che, alla fine, da premesse false si potesse arrivare a conseguenze vere, se c'era qualcuno abbastanza folle da crederci.

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  8. La sfida intellettuale che viene lanciata al Vaticano, però, sta proprio lì.

    Anche loro hanno storicamente ricavato il Vero dal verosimile.


    Ricordo l'interpretazione che Giovanni Reale dava di Platone. Si aveva la sensazione di trovarsi di fronte un profeta pre-cristiano, "piegando a sè" proprio l'interpretazione dei dialoghi platonici...

    Questo è il dogmatismo (che io non critico a priori, per carità).

    In questo senso, il polverone alzato dal Codice è fecondo e interessantissimo.


    La pantomima sui templari e le sette iniziatiche, poi, è tipica degli anglosassoni in genere e dei campi hobbit di rautiana memoria!

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  9. vengo a trovatri per cambiare argomento (mi ha fatto piacere scambiare opinioni con te ma mi sa che abbiamo invaso il blog della povera Rugiada fra l'altro in un post in cui l'argomento non c'entrava nulla).

    Io l'ho letto l'anno scorso e l'ho letto in breve tempo (non trovo sia snobismo il fatto di non leggerlo...un po' si il fatto di interromperlo dopo 30 pagine) è scritto con abilità e lo scopo è di incuriosirti per arrivare alla fine.

    Non mi sono nemmeno posta problemi sugli errori storici e-o botanici e-o artistici di Brown (uno macroscopico è un tragitto in auto da Place Vendome al Louvre che fa sembrare i due luoghi agli estremi della città quando sono vicinissimi).

    L'ho trovato divertente, di quei libri in cui è più importante l'evento descritto del come viene descritto. Curioso ma lettereriamente inutile...tutte le polemiche create sono anche esse inutili e come sempre strumentali.

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  10. Bentrovata. Pacs fatta!


    Sicuramente il meccanismo narrativo funziona, se ha venduto 50 mln di copie. Le incongruenze narrative di cui parli, però, sono davvero poco professionali.

    C'è da sperare che il libro, invogli più gente a leggere.


    Perchè trovi il dibattito inutile e strumentale?

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  11. Guarda guarda... Il dibattito è passato di qui ora. Bene! :-) Di cosa potrei parlare ora per creare scompiglio con un argomento extra-post? Ihihih.

    Riassumendo potremmo quindi dire che Brown è un gran volpone, in quanto ha saputo catturare con una certa abilità un ampissimo consenso popolare, facendo leva sulla fede (o non fede) e sull'ignoranza generale (tra cui mi metto pure io).

    Alla fine alla gente poco importa degli strafalcioni che si è inventato Brown. Ha creato una storia ed un finale avvincenti, creando scompiglio e salvando capra e cavoli in estremis (se non ricordo male...).

    Che alla fine non mi sembra poi così diverso da quello che vediamo fare tutti i giorni su tv e giornali. Ho ancora gli incubi pensando alla trascorsa campagna elettorale!!

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  12. Intendevo dire che la chiesa utilizza il Libro per creare polveroni quando non ne vedo il motivo.

    In fondo è come se la Hack andasse a protestare alla proiezione di Indipendence Day o di ET.

    Brown continua a guadagnarci e la chiesa perde l'ennesima occasione per tacere.

    Credo che Brown ci abbia guadagnato più di tutti, ma attorno al fenomeno da lui creato vi hanno speculato in molti (vedi talk show in cui esperti varii vanno a dire la loro)...Opus Dei compresa.

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  13. Mi rimetto al giudizio della corte ;)

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