Il genio della lampada

La cosa strana è che tenevo la sua faccia in archivio, aspettando il momento giusto. Non questo però.
Ai più il nome non dice molto, a "Studio Aperto" non ne parleranno.

Alex Toth aveva una sofisticata lampada magica impiantata nel cervello. Gli permetteva di scomporre la realtà in luci ed ombre, innovandola sempre. Non era un grande, era il più grande del mio mestiere. La narrativa popolare non è fatta di artisti, ma di artigiani.
Ci sono artigiani che arrivano all'essenza. Decidono com'è fatto il cielo, le nuvole, gli occhi, le labbra, i capelli, il primo piano, il bacio, il cavallo, l'acqua, il fiume, lo sfondo, le onde, l'aereo, la pioggia, la suspence, l'eroe, l'amore, l'arma, lo stupore, la velocità...

Ritagliatevi un po' di tempo e date un occhio. I dettagli, le pieghe, i materiali.
Disdegno gli epitaffi. Ma ieri se n'è andato il migliore del mio mestiere, non posso tacerlo.

Commenti

  1. Decidono com'è fatto il cielo, le nuvole, gli occhi, le labbra, i capelli, il primo piano, il bacio, il cavallo, l'acqua, il fiume, lo sfondo, le onde, l'aereo, la pioggia, la suspence, l'eroe, l'amore, l'arma, lo stupore, la velocità..


    :-)

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  2. sto dando un'occhiata, veramente fantastico...

    sono un modesto appassionato di fumetto, in dosi omeopatiche....

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  3. @lorenzo: è troppo anche per oggi....))))

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  4. Sermau, ti meriti la stoccata finale della giornata! Alex Toth è morto sul tavolo da disegno.

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  5. Che tristezza... e che modo cinematografico di andarsene, alla Calvero, tutto sommato non ci si può lamentar troppo (più del dovuto, intendo)

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  6. Todomodo. Se muore Calvi indago. Se muore Calvero mi lamento. Più del dovuto!


    ;)

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