Per quanto mi riguarda, la teoria dell'evoluzione può andarsene affanculo. Noi
siamo un errore madornale. Abbiamo ferito a morte questo bel pianeta - l'unico in tutta la Via Lattea capace di sostentare la vita - con un secolo di folle frenesia del trasporto. Il nostro governo sta conducendo una guerra contro la droga, giusto? Allora perché non se la prende con il petrolio? Lì, altro che ebbrezza distruttiva! Uno ne ficca un po' dentro l'automobile e può andarsene in giro a duecento all'ora, investire il cane dei vicini e fare a brandelli l'atmosfera. Be', finché ci tocca essere degli homo sapiens, perché prendersi la briga di stare al mondo? Facciamo a pezzi tutto quanto. C'è qualcuno che ha sottomano una bomba atomica? E chi non ce l'ha, oggi?
Però c'è una cosa che devo dire, in difesa dell'umanità: in qualunque epoca della storia, dal Paradiso Terrestre in poi, gli uomini si sono semplicemente ritrovati sulla terra di punto in bianco. E, tranne che nel Paradiso Terrestre, esisteva già tutta una serie di giochetti che potevano far dare di matto a una persona anche se non era matto di suo. Fra i giochetti di questo tipo al giorno d'oggi ci sono l'odio e l'amore, il progressismo e il conservatorismo, le automobili e le carte di credito, il golf e la pallacanestro femminile.
Kurt Vonnegut 2005 © minimum fax 2006
più sopra, Tristan Schane, "End in Fire"
qui sopra, Peter Helck, "Alcoa's road 1951"
perseveriamo nel ferire a morte il pianeta...
RispondiEliminaforse la logica (della natura) è quella di distruggere per poi ricostruire...
RispondiEliminaConoscendo il vecchio Kurt, secondo me l'ha presa lunga, ma voleva sostanzialmente parlare di "pallacanestro femminile"! ;)
RispondiEliminaDal suo ultimo libro:
"In caso non l'aveste notato, adesso gli Stati Uniti si presentano al resto del mondo come una massa di spietati guerrafondai dalla mascella quadrata, superbi e ghignanti, dotati di un arsenale mostruosamente potente e privi di oppositori.
In caso non l'aveste notato, oggi noi americani siamo temuti e odiati in tutto il mondo proprio come lo erano un tempo i nazisti.
E a ragione.
Perciò io sono un uomo senza patria."
Kurt Vonnegut
UN UOMO SENZA PATRIA
Edizioni Minimum Fax
Vabbé, ho capito, mò mi compro un libro de 'sto Vunnegut... da quale mi consigli di cominciare?
RispondiEliminaBacioni,
Erika
"Mattatoio N°5" o "Ghiaccio nove". In libreria li trovi, lo stanno ristampando tutto.
RispondiEliminaOppure puoi cominciare da quest'ultimo, "Un uomo senza paura". Così lo leggiamo in contemporanea!
Tanto, Vonnegut è sempre una garanzia!
grazie capellone!
RispondiEliminaChe ne pensi del nuovo governo?
E
Meglio del vecchio lo è!
RispondiEliminaIn ogni caso, esprime una cultura politica e del rispetto civile ben diversa da quella che ha dimostrato la Cdl oggi.
Una vergogna.