Palinsesto















Parto con Medium, su Rai Tre. Cerco di non perdermelo, perché è scritto bene, diretto bene, interpretato bene. Bei personaggi, belle storie senza troppi effettacci di regia, una trama sempre un passo indietro rispetto al banale. Alla fine, in piena poppata, volto.
Cavolo, Gad, ci vuole impudenza a sfidare Sanremo parlando di cancro.
“L’infedele” ha confezionato una puntata memorabile, di vero servizio pubblico. Sdoganando un argomento poco affrontato, e  mai così. Aleggiava Tiziano Terzani e la sua parabola zen, ma anche le quotidiane storie di tanta gente. La psicologia, gli escamotage. Poi solitudine, paura, la percezione del proprio corpo, la terapia.
Discussione leggera sull’argomento più pesante. Questa roba dovrebbe essere al centro del dibattito nazionale. Le percentuali di malati in occidente sono tremende. C’è qualcosa di strutturale che va indagato. Il cibo, l’aria. Una cappa di inquinamento, forse anche mentale, una somatizzazione collettiva. Come se il piccolo cancro del singolo facesse parte di quello più generale. Come se il singolo fosse una metastasi. Con i suoi diritti, i doveri, il senso, il decadimento, la bellezza, il trucco, il sesso, il dialogo. La rinascita. La spada di Damocle. I corsi di Tai-Chi, il bagno turco, la nuova consapevolezza. Il medico.
    Ammalarsi.
Com’è lontano da questo mondo prestazionale. Si può fare del cancro virtù?
Parole di cui avevo bisogno, purtroppo.
Poi volto. Sanremo è bello, quest’anno. C’è vitalità, contaminazione. E un grazie a Concato. Altro argomento sdoganato con classe. Il precariato, il grido gentile di un cinquantenne che esce dal mercato del lavoro. E quindi dal sistema. Quel brivido lungo la schiena che solo un gran testo può dare.

Tivù, per una sera compagna e non puttana.



Guy Johnson, "Watching tv"

Robert Fawcett, "Portrait"
Robert Fawcett, "Asleep"
Wes Magyar, "Oasis"



Commenti

  1. non ho visto nessuno dei due programmi, ma lascio qui alcuni pensieri sul primo argomento


    Dicono che pensare in positivo favorisca la guarigione. Spesso però un atteggiamento forzatamente ottimistico è solamente il comportamento che gli altri si aspettano, in quanto non li fa soffrire e preoccupare.

    Non è facile riuscire a dare lo spazio necessario al dolore, alla paura, all’ascolto delle emozioni che si agitano nel profondo. Però si sa che si deve trovare il modo di farlo, per non rischiare di confinarsi in una situazione di estrema solitudine a cui non dare nemmeno la parola per non spaventare gli altri.


    ciao :)

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  2. Non ho visto l'Infedele, ma mi compiaccio che per una volta questa tematica sia stata trattata nel modo che merita, e non nel soloto modus televisivo della Tv del dolore, delle disgrazie private portate in piazza per alzare gli ascolti.

    Qualche volta poi, per restare in argomento, qualcuno dovrà rendere conto ( ai malati soprattutto) del tam tam mediatico all'epoca del "caso Di Bella" con tutto il centrodestra schierato dalla sua parte e sostenuto dalle tv di Mediaset, contro la cosidetta "sanità pubblica". Nesuuno ne ha più parlato, purtroppo, di quella che a mio parere fu una vera e propria vergogna nazionale orchestrata da AN ( che candidò anche il figlio di Di Bella) sulla pelle di ammalati che persero tempo prezioso per illudersi dietro la previsione del miracolo.


    Quanto a Sanremo concordo con Lorenzo. Mi è piaciuto molto, anche per la presenza di alcubi giovani che hanno cantato canzoni di qualità anche sui testi.

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  3. Uffa, io mi son perso l'ultima puntata di Medium. Odio il mercoledì, soprattutto se ho il turno di chiusura al giornale.

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  4. Ultima puntata?!…

    Adesso che faccio al mercoledì. Chiedi se mi assumono al giornale! ;)

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  5. Non posso vedere "L'infedele". Mannaggia alla miseria che non vedo LA7 (con o senza decoder).

    Ma è bello leggere i tuoi pensieri, che faccio un po' miei, in questi giorni di strani pensieri di vita e di morte.

    Il Festival non lo perdo mai, per tradizione. Ma quest'anno sono finalmente felice. Ho trovato canzoni ottime ed impegnate. E non solo Concato, che adoro. Penso all'amore tra matti, di Cristicchi...

    Mia sorella ha lavorato per tanti anni in un ex ospedale psichiatrico, e questa canzone mi ricorda i dolci e agghiaccianti racconti che lei mi faceva.

    C'è anche "Pensa" di non mi ricordo chi (un giovane) che è splendida.

    E la Ruggiero, e persino Milva con quel testo di Faletti, chi l'avrebbe mai detto. E la Paranza di Silvestri? Mi fa morire!

    Ma già me lo sento che vinceranno gli Zero Assoluto. Già... proprio uno zero assoluto...

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  6. Per forza di cose, lo vedo a spizzichi e bocconi. Oltre a quelli che dicevi tu mi ha colpito molto Tosca.

    E ieri sera Cammariere e Cristicchi, immensi.


    In generale, sembra che un briciolo di analisi sociale in più faccia capolino. E' un segno interessante.

    Infatti Del Noce, sta già parlando di epurare tutto per il prossimo anno! ;)

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  7. Ciao Lorenzo.

    Voglio invitarti ad una iniziativa in piedi sul mio blog "manifesto bloggers per il Pd".

    Si tratta di un tentativo di radunare le idee dei bloggers per farne un unico documento con le idee per il futuro Pd.

    Un tentativo di partire dal basso per la costruzione del Pd.

    I due temi attivi sono "collocazione europea" e "Pd e mondo del lavoro:quali idee?".

    Ti aspetto e spero nel tuo contributo.


    Valentino

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  8. Chiederò se ti assumono al giornale ma se facciamo cambio, ed io mi metto a scrivere Julia, finisce che ci rimettono i poveri lettori. Lasciamo tutto così che è meglio. :-)

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