Proletari di tutto il mondo, leggete!

    "Se non le dispiace, un po' di birra non le farebbe male. Ha bisogno di dormire."
  Le portarono una bottiglia ghiacciata; Shannon non avrebbe mai bevuto la mia. Si accomodò tra le mie braccia, stringendo la bottiglia, sorseggiando la birra con aria soddisfatta e leccando la schiuma.
   
    "Sissignore, Shannon è una bambina meravigliosa. Vorrei fosse mia figlia" commentò il droghiere.

    Non dissi nulla ma pensai. Pensai: be', perché non l'hai avuta tu? Perché non tu, invece che noi? O perché noi non abbiamo avuto la tua sicurezza, in modo da poterla volere come la vuoi tu? Per, oh, Dio, sdraiata qui tra le mie braccia, esausta ma terrorizzata alla sola idea di dormire, vivendo di odio? Persino il pensiero che non abbiamo voluto desiderarla mi fa sentire un criminale. E non lo sono. E Roberta non lo è. Volevamo Jo, e volevamo Shannon, e volevamo Mack. Sei in tutto, sognavamo; e una grande casa bianca con un prato folto e tante camere da letto e una dispensa sempre piena. Li volevamo, ma volevamo anche quello. Non per noi, per loro. Lo volevamo perchè sapevamo cosa avrebbe voluto dire non averlo. Io sapevo com'ero fatto, e Roberta sapeva com'era fatta. Ed entrambi sapevamo come sarebbe andata: proprio com'era andata per noi.
    La volevamo. Maledizione, vi dico di sì! La vogliamo ora. Sono stato un pazzo a dire il contrario. Ma ci stiamo stancando, e abbiamo talmente tanti guai, e talmente tante cose da fare.
    Perchè? Mi chiedo, perché è andata a finire così?
Non per Roberta, non per me; ma per tutti noi.
    Perché, Karl? E cosa farai tu per cambiare le cose?
Tra meno di vent'anni, quando Shannon e tutte le altre Shannon saranno cresciute, e una piaga dilagherà sulla terra, e il fratello ucciderà il fratello.
    Non a quel punto, quando sarà già troppo tardi, ma ora!
    E tu, Dio? Cos'hai da offrire? Dolce musica? Castelli in aria? Sì. Ma, sulla terra…?
    Qui, ora e sulla terra?
    "Sissignore," continuò il droghiere "una bambina meravigliosa. Dovrebbe essere orgoglioso di lei."
    "Sono orgoglioso" asserii. "Solo non sapevo quanto, né quanto le volessi bene, fino a stasera."
    La bottiglia scivolò dalle mani di Shannon e si fracassò a terra. La testa le ricadde sul mio braccio, e un tremore le percorse il fragile corpicino. E un istante dopo si addormentò. E per quanto possa tentare, non riuscirei mai a descrivere la bellezza del suo sorriso.


(Jim Thompson, "L'inferno sulla terra" - 1942)



Foto di Weegee:

Summer, the Lower East Side, c. 1937
Heat Spell, May 23, 1941
Sleeping Child in Mother's Arms



Commenti

  1. L'amore, non la guerra, dovrebbe essere sempre una folgorazione.

    Grazie per questo bel testo..

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  2. l'avevo già fatto, ma sono passata a rileggerlo :)

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  3. Grazie prole-tarie, presenti e future!


    Mi raccomando di dare un occhio al link con la biografia di Thompson. Lo adoro.

    RispondiElimina

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