Lettera al contrario
Qui si relativizza e si
sbeffeggia tutto. Ma leggo di un Papa che sta cambiando il profondo
della Chiesa nel senso che dicevi tu, compreso il dialogo con le sue
parti ostracizzate, il teologo delle liberazione Boff, e addirittura
con gli atei. Un Papa che a partire dalla scelta del nome si è posto
l'obbiettivo di tornare pastore, spezzare catene, mettere in discussione
dogmi secolari circa omosessualità, aborto, divorzio, non certo
cambiando la dottrina come vorrebbero gli illusi e i maicontenti, ma
l'approccio. Significa tantissimo, apre varchi enormi. Il suo
predecessore scrive una lettera pubblica di grande livello a un - per
mio conto - mediocre ateista, facendo volare i concetti e le idee.
Concetti e idee che attraversano il mondo, si incarnano in un presidente
statunitense che per la prima volta nella storia, dopo la differente
vicenda della Baia dei Porci, mette in OFF una campagna militare che era
già in ON, e poi riprende il ragionamento da dove lo aveva lasciato,
dando senso a quel Nobel che in Svezia gli diedero a buona ragione, con
buona pace dei maicontenti. "Io vi tendo la mano, non stringetela a
pugno". Un discorso che partì da Gerusalemme, che ha insufflato le
energie del cambiamento nelle aree più delicate del mondo, che hanno
riscoperto la primavera. Una lunga, difficile primavera, ostacolata da
schegge di gelo. Ma che ovunque i popoli stanno portando avanti,
impedendo derive oltranziste. Quell'energia, la forza delle parole e
della grande politica, rompe muri granitici. Ascolto oggi la più
rivoluzionaria delle frasi. Il capo della Repubblica Teocratica Islamica
che irradia un nuovo discorso: "Pronti a un'intesa con gli USA,
l'Olocausto un grande crimine". Nessuno sottolinea la portata immensa di
questa rivoluzione delle parole e dei fatti di pace, la comunicazione
ormai è solo uno scambio di bicchieri mezzi vuoti. La riflessione
permette di fermarsi e riempirli. Se continuiamo arriveremo al nocciolo,
alla Terra Santa, a Israele da decongestionare dalle paure che quasi
per forza si fanno crimine, a quel popolo senza stato segregato in un
buco nero della storia, in una striscia di terra, che quasi per forza si
fa crimine. Se continuiamo, muteremo i crimini in speranza, l'acqua in
vino.
C'è tutto un filo magico che mi riporta un po' a te. Io non credo ai miracoli, se non a quelli che possiamo fare noi, anche quando non ci siamo più. Tu ne sei un esempio, Carlo Maria Martini, uomo di pace, fede e concetti. Uomo planetario.
L'omaggio di un ateo, visto che è di moda.
C'è tutto un filo magico che mi riporta un po' a te. Io non credo ai miracoli, se non a quelli che possiamo fare noi, anche quando non ci siamo più. Tu ne sei un esempio, Carlo Maria Martini, uomo di pace, fede e concetti. Uomo planetario.
L'omaggio di un ateo, visto che è di moda.
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