Teen Giapporno free style in a caged world


L'altra sera, svolazzando, ho provato a entrare nei sogni di un ragazzino.

Volevo capire la sua pornografia. Perchè ricordo cos'era stata per noi.
    Se è vero che tutto questo è uno specchio, vale la pena studiarne i riflessi.
Ancora prima di noi, c'è stata un'epoca in cui la libertà dei corpi coincideva con la Libertà tout-court.
    Oggi, a ben guardare, mistica ed estetica del porno sono basate sull'ingabbiamento.
    In Giappone va di moda avvolgersi nel tetrapak fino a soffocare, storpiarsi i genitali in modi sempre più orrendi e creativi, con spilli martelli e macchine infernali. C'è un fiume punk e autodistruttivo che scorre sotto le strade del consumo. Leggevo un articolo proprio sul Giappone, sui teenager che si chiudono in una stanza, anoressici di vita. Ci restano anni, senza mai uscire, stanchi di mangiare la pietanza competitiva e prestazionale servita dalla società e dalla famiglia. Li chiamano hikikomori, coloro che "si ritirano".
    Negli Usa si organizzano pestaggi nei parcheggi assolati. Due improvvisati kick-boxer, all'ombra di una mall abbandonata, si picchiano a mani nude filmati dagli amici. Le ragazze poi, sono molto gettonate. Vince chi resta in piedi, chi ha la faccia meno spaccata. E' istruttivo sentirli tutti ridere come Beavis & Butthead. Ci racconta dell'era dei teo-con.
    Quel ragazzino.
Ho provato a scrutare i suoi sogni, le ragazzine. A "le Jene" ne ho vista una piccola-piccola che per guadagnare (e parecchio) offriva "spettacolini" on-line dalla sua stanzetta, tramite webcam. Magari coi genitori che guardavano la tivù nella stanza a fianco. Raccontava che gli arrivavano richieste sempre più estreme, molto japan-style. Di sicuro, a Natale si siederà a tavola, composta e pudica. I genitori si chiederanno: "Cosa è seduto a tavola, davanti a me?"
    A ben guardare, se tutto questo è un unico grande corpo umano, sta solo provando a capirsi.
Magari umiliandosi, cospargendosi di schifo, per poi ripulirsi e sentirsi rinato.
Chi si inchioda i testicoli a un'asse, chiede equilibrio. I miliardari e chi fa la guerra non possono darglielo.
Non c'è molto altro da dire.
   
Alla fine, sono rimasto colpito dal sogno del ragazzino.
Era a cena, coi genitori. Li guardava e si chiedeva:
"Cosa è seduto a tavola davanti a me?"





























Kyle M. Stone, "Story Time"
Kyle M. Stone, "Three Haiku"

Commenti

  1. Paradossalmente spesso è così... Umiliandosi e toccando il fondo di sè stessi si può riuscire davvero a capirsi ed amarsi, e capire ed amare gli altri... O sprofondare per sempre nell'alienazione del proprio io.

    Io speriamo che riemergo!

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  2. In questo periodo, in Giappone, si festeggia l'Hanami, che consiste nel rendere omaggio ai ciliegi in fiore.

    Da un lato si ammirano i fiori, dall'altro si annusano le mutandine usate.

    Che gran casino!

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  3. LaRugiada. Tra qualche giorno il giardinaggio ti sarà d'aiuto!


    Seaweeds. Chiaramente, quello era un altro servizio offerto dal sito per cui lavorava la ragazzina. Tramite corriere, recapito olfattivo a casa!

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  4. Lò, domenica ho già tolto la polvere (ehm... ruggine) da forbici e rastrello! Mi dai una mano per concimare le rose?? :-)

    Si dice in giro che conosci uno speciale concime...

    E a proposito... Julia si è poi giardinizzata?

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  5. I bambini cinesi sono i migliori, costano poco, bollono prima e sono abituati ;)

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  6. "...Chi si inchioda i testicoli a un'asse, chiede equilibrio..."

    ma soprattutto richiede mano ferma ed una gran mira ;)

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  7. il primo sesso (se così lo vogliamo chiamare) per me è stato condiviso e comunitario, una squadra di decenni slogantisi di fronte a stracciate e sbruciacchiate pagine di giornali porno trovati in riva al fiume, tra rifiuti e lamiere carbonizzate... fellini e borgata pasoliniana allo stesso tempo...

    sicuramente molto diverso dallo starsene in una stanzetta da soli con internet, certamente non meglio o peggio, diverso

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  8. La gang degli slogantisi! ;)

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  9. già, eravamo sporchi, casinari, trasandati, su bici da ferrivecchi e con palloni rabberciati e parlo di nord italia della fine anni settanta primi ottanta, mica aspromonte del pre-boom.

    adesso verremmo affidati ai servizi sociali.

    mah, in fondo sono stato un albanese anch'io...

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  10. Peccato non conoscere gente così...ognuno è libero di infliggersi ciò che vuole, ed è libero di vivere la propria sessualità come preferisce....mi sembra tutto molto inoffensivo, però...ammissione di un'impotenza che travalica il sesso.

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  11. Ciao, per non spegnere mai il cervello, anche di fronte a un pugno allo stomaco che fa girare la testa:

    Il piccolo Onofri e la pena di morte


    E’ un orrore che si possa rapire un bambino e ucciderlo così. La vita è sempre sacra e la vita dei bambini rappresenta tutta la vita del mondo, è una violenza inaccettabile, è una barbarie. Per questo il dolore dei familiari è accompagnato da quello di tante persone comuni, uomini e donne di tutto il paese e anche dalla solidarietà anche di tanti della Comunità di Sant’Egidio.


    Ma abbiamo visto le scritte negli stadi. Abbiamo sentito le parole di chi chiede la pena di morte, e di esponenti politici che in piena campagna elettorale la chiedono in nome del paese.


    Vogliamo ricordare a tutti che nessuna morte, inflitta dallo stato, restituisce mai la vita. Al contrario conferma e fa crescere una cultura di morte. Il dolore, l’orrore, non possono esser una occasione perché chi compie il crimine più efferato ottenga anche l’effetto, terribile, di farci diventare come lui. L’Italia è il paese in Europa che più di ogni altro si è speso perché questa barbarie sparisca dai codici penali del mondo intero, ed è un grande onore fare parte di questo paese anche per questo.


    Chiediamo a tutti responsabilità, nelle parole, nel non incoraggiare gli istinti peggiori del paese, che ci fanno essere tutti peggiori. Non c’è mai giustizia senza vita. Occorre ricordarlo tutti, cominciando da chi ha più responsabilità e da chi ha un ruolo pubblico.


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  12. Mutation. "mah, in fondo sono stato un albanese anch'io" è un gran slogan! ;)


    Sermau. Cosa intendi con "peccato non conoscere gente così"?


    Erikanonima. Il comunicato di S. Egidio in questo post ha un esito post-moderno. ;)

    Cmq, sacrosanto. Sentir parlare di pena di morte, da quelli che dicevano "quell'Onofri lì non mi ha mai convinto", è straordinario. A quando la fustigazione per i cretini?

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  13. Ci restano anni, senza mai uscire, stanchi di mangiare la pietanza competitiva e prestazionale servita dalla società e dalla famiglia. Li chiamano hikikomori, coloro che "si ritirano


    Ho letto anch'io questo articolo, e mi ha colpito molto. Ciao!

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  14. Uno di loro ha rapito una bambina, tenendola nascosta nella sua stanza per anni. E nessuno se n'è accorto. E' una delle storie più estreme che abbia mai sentito.


    Ciao!

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