Un fetido vicolo cieco



"Voglio avvertirla, dottore. Beh, vede, c'è qualcosa in lui che sta crescendo. Una cosa viva, una...".

"Non dire sciocchezze. Dov'è la sua tenda? Tu aspetta fuori".

Trascorsi pochi secondi, il dottore riapparve barcollando, l'aspetto era di chi sia stato appena colpito alla giunzione delle gambe.
"Allora, l'ha visto?"
Sconvolto, accennò di sì con il capo. "Una via di mezzo tra un centopiedi e una pianta, cresce negli intestini, le sue radici si stanno propagando".
"Potremmo avvelenarlo, magari. Con un'iniezione".
"Una situazione delicata. E' collegato al flusso sanguigno di Reggie, poveraccio. Beh, o così, oppure...".

Ci rivolgemmo uno sguardo d'intesa. Fortunatamente avevamo del rotenone. Il dottore riempì la siringa ed entrammo dentro. Il tanfo era tale da stendere un uomo con il culo per terra, ti penetrava in gola e nei polmoni soffocandoti.
Mio Dio, adesso possiamo vederlo, si agita dappertutto sotto la pelle. Gli somministriamo una dose massiccia di morfina e largactile.
Il dottore, rapido, incide la carne e affonda le pinze per tentare di afferrarlo; la testa è investita da un orribile spruzzo rossastro - la creatura si agitò e si contorse, ovunque spuntarono radici e testoline. Il dottore prese la siringa e gliela conficcò a fondo, ma l'ago fu strappato via. Fece un balzo all'indietro.
"Via di qui, sta sputando uova e larve". Reggie perdeva ogni sembianza umana a mano a mano che le testoline e le radici spuntavan fuori da ogni centimetro dei suo corpo, inondando l'ambiente di larve con denti aguzzi e trasparenti.
Mi fermai, il tempo di sparare alla testa di Reggie. Poi fuggimmo difilato per salvarci la pelle, ma era troppo tardi, eravamo ricoperti di larve che si infilavano avide dentro gli occhi, il naso e tutti gli orifizi aprendosi la strada con i loro dentini affilati...
Ma riuscimmo a salvarci. Ci cospargemmo di kerosene che fortunatamente era a portata di mano. Come tutti gli organismi mutanti, anch'esso era particolarmente suscettibile ad agenti biologici e chimici, in quanto privo di immunità - una zaffata di kerosene e il mio naso è pulito. La tenda e il campo attorno li trasformammo in una pozzanghera di fuoco purificatore. Fuori discussione accamparci qui.
Camminiamo finché la fatica e l'oscurità ci impongono la sosta. Dopo una cena a base di carne in scatola, Wilson si accende la pipa.
"Quel tipo deve essere inciampato in qualcosa".
"Vuoi dire che quella creatura infernale è stata prodotta in laboratorio?"
"Ho paura di sì, vecchio mio".
"Allora nessuno di noi è in salvo!"
"Temo di no, vecchio mio. Sai cos'è che fa saltare il fagiolo saltellante? E' il baco saltellante che sta dentro".
"Cosa, proponi?"

"Cercheremo il laboratorio e lo distruggeremo".
"Con cosa? Con tre rivoltelle e un fucile?"
"Quest'opera completa di Shakespeare è impregnata di modernissimi agenti implosivi. Molto più distruttivi di qualsiasi formulazione estroversa ed espansiva".
"Come si attiva?"

"In svariati modi. Se vieni catturato e sei di fronte a... non devi far altro che dire: 'fuori! fuori! candelina', oppure puoi attivare il libro con il controllo telepatico a distanza".
"Sai dov'è il laboratorio?'
"Certo. Ho le mie disposizioni e le coordinate".
Partimmo all'alba. Fine di un vicolo cieco - è questo che stiamo cercando.

1) Tre indizi. Pareti alte. Una specie di volto stampato su una camera d'aria.
2) Un museo. Ero in una sala dove erano esposti oggetti d'arte - niente uscite. Mi volto alla mia destra e vedo in lontananza uno spazio aperto, e una parete illuminata dal sole a trenta metri di distanza. C'è qualcosa di strano nella parete. E' un dipinto. Una parete affrescata. Ma non è esterna al museo.
3) Il fetido vicolo cieco, che puzza di tempo e di luce putrefatti.


William Burroughs
da "Vicolo del Tornado", Stampa Alternativa


opera di Patricia Chidlaw, "Jimmy's bar"



Commenti

  1. Il fetido vicolo cieco, che puzza di tempo e di luce putrefatti


    rende perfettamente l'idea...

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  2. Yzma. Già...


    Cwiz. Intanto, tutte le sere, prima di andare a letto recita il 'fuori! fuori! candelina'!... ;)

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  3. Una volta distrutto il laboratorio il baco continuerà a saltare. Ormai è troppo tardi.

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  4. E' la tesi degli orticoltori di Ferrara, Radiofax, ma è un copione che fa parte dell'esperimento. Nessun baco viene dal nulla, nessun baco tornerà nel nulla.


    L'importante è liberare il fagiolo!

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  5. Volevo dire che, indipendentemente dalla liberazione del fagiolo (che mi auguro avvenga), c'è un virus che impiegherà anni a scomparire (ed io mi auguro che scompaia). Fuor di metafora, la "cultura" prodotta in questi anni si è radicata nella società (lo era già da prima). Speriamo in bene.

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  6. Non l'ho ancora visto, ma mi pare sia il punto di vista de "Il Caimano", no?


    Credo che una robusta iniezione di "normalità", sia il giusto antidoto contro la santificazione di questo semidio mediatico.


    Ieri sera ho ascoltato alcuni ragionamenti teoconici del frutto senatoriale-popperiano. Realmente pericolosi. Questo è il buio che avanza, non il fenomeno da baraccone che usano come architrave.

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  7. Temevo che "Il Caimano" potesse essere, suo malgrado, un prodotto della santificazione di cui sopra ma, se l'oggetto del film è la "cultura" che sta alla base del fenomeno, la faccenda si fa più interessante. Magari vado a vederlo.

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  8. Si, il buio che avanza...mi dichiaro provocatoriamente contro "quegli altri", i finti che vogliono un giorno fatto di luci al neon...non posso dimenticare la luce del sole.

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  9. radiofax. Il cinema parroccchiale sottocasa non lo passerà mai, c'è "Crash". Che è moralista e tranchant, quindi innocuo. Andrò in centro.


    Sermau. Accidenti, siamo a livelli del platonico mito della caverna! ;)

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  10. Ciao, sono tornata ieri sera, giusto in tempo per vedere un pezzetto del faccia a faccia Berlusca - Bonino/Bertino, e per tirarmi un po' su: tra le gaffes internazionali e qualcuno che gliele canta chiare, forse ce lo scrolliamo di dosso. Giusto la campagna elettorale del Perù (votano anche loro il 9 aprile, e le analogie non si fermano qui...) è peggio della nostra... Con 7 ore di fuso orario sulle spalle, ma già dal suo palloso posto di lavoro, ti saluta la tua amica Erika

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  11. ...vabbè che ti viene l'asma a scrivere "parrocchiale", comunque ha 2 C!

    :)!Erika

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  12. No, dai, crash non è così male (il caimano ancora non so). pera invece è folle, ma non popperiano (povero Popper, va difeso, da certe presunte parentele culturali :)...

    Temo abbia ragione radiofax (e Moretti), questo tipo di "cultura" ormai è dentro -___-'

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  13. Crash, forse era popperiano?

    A un certo punto mi sembra di aver scorto Robert Alman in un cameo, ripreso in Campo Lungo.


    Ecco il mio giudizio sul film: un Altman in campo lungo, lunghissimo...

    ;)

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  14. Bentornata, Erikotta!

    Per le allergie, seguo la terapia d'urto. Non so se lo sai, ma vivo a fianco di un campanile e sul portoncino di casa ho una placca di bronzo con due dita che benedicono e un "In hoc signo vinces!" ;-|

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