LA GRAMMATICA DELLE NUVOLE - per un ritorno al fumetto popolare
Questa è la storia di un bambino che negli anni Settanta trascorre i pomeriggi tra le lavoratrici di una sartoria di Piacenza. Lì, quando i rotoli di stoffa sono finiti, si impossessa delle anime di cartone divenute ormai inutili, le sistema sul tavolo e comincia a disegnare, una dopo l’altra, decine di figure. Centinaia. Migliaia. Quel bambino – che si chiamava Lorenzo Calza e che è oggi uno dei migliori autori del fumetto italiano – non lo sapeva ancora, ma stava dando inizio alla propria storia d’amore con le vignette. E ora che l’amore è diventato mestiere, scrive un libro appassionato per raccontare come questo medium , troppo spesso derubricato a cugino minore del cinema, abbia contribuito a plasmare l’immaginario del Novecento. La grammatica delle nuvole è dunque un viaggio nel tempo, alla scoperta di albi che non solo hanno fatto sognare generazioni di bambini, ma hanno anche favorito l’alfabetizzazione di massa. È inoltre un manuale per chi volesse provare a destreg...



... e questo sì che è AMORE!
RispondiEliminaBellissimo :-)
RispondiElimina-Stefano
........dio, che bell'età......
RispondiEliminaSì, Truth, incondizionato. Resiste perfino alle valanghe verdognole e scatologiche ;)
RispondiEliminaSì, devo ammetterlo, Ste. E soprattutto simpaticissimo.
La nostra o la sua, Davidia?
bellobellobellobello :))
RispondiEliminaMa che guanciotte ha! Che baci! Che morsi! Ehm... Ops!
RispondiEliminaBellissimo!
daiiiiiiiiiiiiiiiiii vado pazza per i bimbi cosi piccoli! i miei li tenevo sempre con me a quel età. appicciccatissimi! eheheh :))))))
RispondiEliminabuona domenica!
Tri
Il problema è che canta, tu gli suoni la chitarra e lui canta.
RispondiEliminamadonna...ma quanto è bello Lorenzo?
RispondiElimina..a me viene voglia di averne ancora uno quando li vedo così patatosi..
..poi mi riprendo e mi accontento dei due che c'ho.. :-)
complimente e baci a te a lui e alla mamma
sono marina iulliano non so bene se ti arriveràil mio messaggio entusiasta per Jacopo. E' veramente una creatura che sa di tutto il bello che abbiamo vissuto in Grecia....ho tempo di scrivervi perchè mi sono rotta una spalla
RispondiEliminaElisa. Stamattina mi ha fatto quelle facce durante tutta la poppata. Mi è passata la "sindrome di Buttiglione".
RispondiEliminaMari', tesoro. E' così.
"Mi chiamo Jacopino, non sono ancora un bambino…"
Verrai telefonata al più presto.
Un bacio e tieni duro.