Ciao, Julietta. Qui si parla pochissimo di te. Ho sempre avuto pudore, sei donna riservata,caratterialmente così diversa da me. Ti esponi solo lo stretto necessario. Questo, è uno di quei momenti per cui vale la pena, direi. Domani, sono dieci anni che ci conosciamo. Ti sei affacciata alla ribalta del nostro paese esattamente il primo ottobre del 1998. Ci ha presentato Giancarlo Berardi, l'artefice del tuo avvento. Da allora è cambiato il mondo, e le nostre vite. La mia, sicuramente. Tutti i santi giorni, ore e ore insieme a questa misteriosa femmina, a trasformarmi in lei. I suoi mal di testa, la Morgan 4x4 del 1967, quella grande casa, le avventure, la città immaginaria e così reale. I criminali, l'università. Leo, Webb, Irving. Quel che resta della sua famiglia. Vestire abiti femminili. Insomma, calarsi nella testa di una donna del nostro tempo. Con i suoi problemi, i suoi spazi, le sue gioie, i suoi travagli. Un'esperienza che non auguro al mio peggiore ...
ho letto la tua lettera pubblicata da l'unità.
RispondiEliminasecondo te realmene si può pensare di andare a congresso adesso? con le elezioni ad aprile?
ho molti dubbi.
ciao
la
quale lettera sull'unità? la voglio! subito!
RispondiEliminaE
Ti prego dammi uno straccio di interpretazione altrimenti sono costretta a dare la mia...
RispondiEliminaAndreotti, Valeria Marini, Ave Ninchi e ? Prodino?
E
Interpretazione interessante, rikotta. Ma forse è materia più 'tosta'. Con la lente d'ingrandimento decifra il titolo dell'opera! ;)
RispondiEliminaLa. Anch'io ho molti dubbi. Che accada qualcosa per dissiparli. Tempo ce n'è, opportunità pure.
in effetti i dubbi ci sono.
RispondiEliminacredo che vada trovata una strada comune per capire dove stiamo andando, di che cosa stiamo parlando. possiamo parlare di economia e di finanza, ma non con i furbi. anche a sinistra ci si può occupare di certi temi, ma l'attenzione deve essere altra, ai metodi, alle pratiche politiche. si deve distinguere bene chi siamo noi e chi sono loro.
ciao lorenzo!
laura f.
Inquietante questa piramide capitalistica che rappresenti nel quadro.. Il borghese autoritario e fallocratico, la borghese asservita ma distante, la classe media sprezzante, e infine il lumpenproletariat, il nuovo proletariato degli straccioni, servile e per questo inadatto alla rivoluzione.
RispondiEliminaAd ogni modo.. passo di qui per proporti (e proporre a tutti i frequentatori del blog) il mio nuovo quizzone.. stavolta ancora più intrigante, visto che ci sono ben 56 ritratti a cui bisogna dare un nome.. su su, che potresti essere tra i favoriti ;)
Buona giornata,
-Doc
A me l'immagine Mi suggerisce una "fantasticheria"
RispondiEliminaLa luna entrò in casa
La luna entrò in casa
e non lo seppe nessuno.
Penetrò per la finestra,
ma era già accesa
la lampada,
ed essa restò ignorata,
modestamente, in un angolo.
Disse il padre:
- Sta per cambiare la luna.
La gamba torna a dolermi -.
La fanciulla stava in silenzio,
assorta in nostalgie romantiche
di quei castelli sotto la luna
delle oleografie tedesche.
E mamma, che non aveva
nè ideali nè reuma,
disse: - Andiamo a coricarci,
spegneremo la lampada -.
Appena tutti se ne andarono
i fiori che erano posati
sul tavolo
videro la loro anima disegnata
con luna e ombra di luna
sulla pace bianca della parete.
Pedro Salinas
Doc. Padre ingombrante ma evanescente e cieco.
RispondiEliminaMadre assente.
Figlia anafettiva, che giàssa come capezzolare la vita. Servitù e cani in proporzioni realistiche.
Per rinterpretarlo userei più l'ebreo con la F., che quello barbuto con la M.
Comunque, sempre spaccato borghese.
Il quiz m'ha fatto venire il mal di testa, la pagherai.
Giuseppe. 'Nè ideali nè reuma', geniale!
Il quadro mi gusta, perchè almeno uno di questi pensieri l'abbiamo fatto di sicuro.
Felice che ti sia piaciuta questa poesia che mi piace tanto... :-)
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